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I CASTELLI MEDIEVALI
 

     

Il Castrum, tra guerra ed urbanistica

 

Il Genio militare nell’antichità

 

Dal castrum al castellum romano

 

L’incastellamento, o la mutazione feudale


Gli elementi architettonici medievali
 

L’architettura arabo-normanna in Sicilia

 

Il mix degli stili nell’architettura normanna

 
I Castelli svevi di Federico II
 

I Castelli fortificati “alla moderna”.

 

Dall’assedio alla guerra “mobile”

 

La meccanizzazione della  guerra moderna

 
  I CASTELLI SICILIANI
   

Il Castello Maniace a Siracusa

 

Il Castello di Eurialo a Siracusa


Il Castello di Milazzo

 

Il Castello di Pietrarossa a Caltanissetta


Il Castello di Carini

 

IIl Castello Ursino a Catania

 

Il Castello di Aci Castello

 

Il Castello di Adrano

 

La Torre di Federico ad Enna

 
 

Il Castello di Lombardia ad Enna

 
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Con i suoi 23.000 metri quadri Il Castello di Lombardia, posto ad est dell’abitato di Enna, è il più vasto dei castelli siciliani. Ha origini antichissime  legate alla fondazione stessa della città Enna, infatti, risale al tempo dei Sicani, che incalzati dai Siculi, si spinsero verso l’interno della Sicilia. Sull’altissima montagna (970 m slm) diedero vita all’abitato di Henna. A protezione sulla parte più alta costruirono le prime strutture militari difensive. Lo stesso culto della dea delle messi (divenuta in epoca romana la dea Cerere), fu posizionato sulla Rocca, difesa anch’essa dal castello. Del tempio ne parla Cicerone . La città all’epoca delle polis, passò in mano ai greci, che ne irrobustirono le difese, tanto che per espugnare la roccaforte, i Romani dovettero passare per le fognature del maniero.
Dopo la decadenza dell’impero romano, il sito venne rinvigorito dagli arabi, tanto che sotto il loro dominio la città prese il nome di Castrogiovanni, con la sua specificità di Urbs Inexpugnabilis. Durante l’epoca sveva, l'architetto Riccardo da Lentini, con poderosa creatività progettuale, arricchì i già possenti bastioni con la costruzione di ben 20 torri. Federico II di Svevia prese ad utilizzare il castello come residenza estiva. Lo stesso  Parlamento del Regno svevo fu riunito nella roccaforte per due volte. La fama della roccaforte di Enna e della sua inespugnabilità varcò i confini della stessa Sicilia. Ma, con l’invenzione delle artiglierie e del loro sviluppo,  i castelli persero progressivamente d’importanza militare. Il Castello ennese, come molti altri, in età borbonica fu trasformato in prigione. Nel 1923, quattro grandi sale dei sotterranei della costruzione, sotto il prato del secondo cortile,  sono state trasformate in vasche per la rete idrica di Enna. L’acqua potabile viene pompata in alto al castello, per poi ridiscendere per pendenza e distribuirsi agli abitanti del centro storico cittadino.

Oggi, ad Enna, è la struttura più visitata dai turisti, Dal 2002 sono iniziati importanti scavi archeologici, che hanno portato a numerosi ritrovamenti, notevoli per qualità e quantità. Si pensa che questi potrebbero dare luogo alla costituzione di un museo.
Nel Castello, per quasi cinquant’anni, ospitato nel Piazzale degli Armati, ha avuto la propria sede il Teatro Lirico ennese, con una capienza di circa 5.000 posti. Attualmente, a causa proprio degli scavi archeologici, il teatro è chiuso. Il fatto che si trovi ad un’altitudine di circa 1000 metri sul livello del mare, lo ha fatto romanticamente battezzare: “il Teatro più vicino alle Stelle”.
Inizialmente, però, questi scavi avevano portato alla chiusura, non solo del teatro, ma di tutta la struttura militare. Con interessamento della Soprintendenza e degli enti locali, si è arrivati ad una soluzione molto interessante e innovativa. Oggi, infatti, il Castello è interamente visitabile e, grazie a delle passerelle, ai turisti è data la possibilità di assistere nella zona degli scavi al lavoro degli archeologi.

Il giro turistico del castello si svolge lungo i tre piazzali: : il Piazzale degli Armati, il Piazzale delle Vettovaglie (detto anche della Maddalena) ed il Piazzale di San Nicola.
Il Piazzale delle Vettovaglie è in posizione centrale rispetto gli altri due. Vi si accede tramite la maestosa Porta della Catena. Ospita un ampio giardino all'inglese e alti pini. Nel piazzale è presente il centro d'informazione e assistenza.
Il Piazzale degli Armati, di cui usufruisce  il Teatro lirico all’aperto, è normalmente utilizzato come punto d’accesso alla Cittadella. E’ il punto dove dal 2002 si svolgono gli scavi archeologici.
Il Piazzale di San Nicola è quello più interno, dove si svolgeva l’ultima difesa del Castello. Per questo ospitava le zone più importanti, quali: gli appartamenti reali, la cappella vescovile di San Martino di Tours, una basilica intitolata proprio al santo (di cui sono rimaste delle mura perimetrali), un oratorio rupestre, alcune torri, ed altro.

Sempre dal Piazzale di San Nicola si erge maestosa la torre più bella delle sei rimaste delle 20 d’epoca sveva: la Torre Pisana, caratterizzata da una preziosa merlatura, che alleggerisce la sua forma massiccia. In età araba era denominata Torre delle Aquile, per i rapaci che vi dimoravano, anche a simbolo del vasto panorama che vi si gode. Da qui è possibile, infatti, ammirare quasi tre quarti dell’intera isola siciliana. E’, anche, la torre più visibile dalla provincia e che annuncia Enna già all’avvicinarsi lungo l’autostrada A19.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
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