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DARWIN
E L'ANELLO MANCANTE
 

  DARWIN
     

Le Galapagos nel destino di Darwin
e dell'Umanità

 

Una verità scomoda per capire
il mondo naturale
.

 

Ma quali erano le verità della teoria
evoluzionistica?

 
  WALLACE
   

L'immaginaria linea di divisione
tra lui e Darwin.

 

Stessa teoria, modi diversi di interpretarla.

 
  L'ANELLO MANCANTE 
   

L’Evoluzionismo

 

La Teoria nella prospettiva storica

 

Il percorso evolutivo dell’Uomo

 

L’ anello mancante

 

Uomini ed ominidi

 

L’Antievoluzionismo

 

Evoluzionismo e religione Cattolica

 

L’Evoluzionismo e le altre religioni

 
Tra Devoluzionismo ed extraterrestri
 
 
 
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Da quando Darwin presentò alla comunità scientifica la sua teoria dell’Evoluzione delle specie, nel 1859, le critiche e le ipotesi alternative sono state molte. L’insieme di tutte queste ha creato una specie di fronte antievoluzionista. Molte di queste opposizioni sono considerate ascientifiche in quanto pregiudiziali, oppure semplicemente non dimostrate secondo il metodo scientifico. Tuttavia, nel corso del dibattito si sono evidenziate ipotesi molto attente, alcune delle quali sono state assorbite nella attuale sintesi neodarwinista. Tra queste la teoria di Lamarck (superata nel corso del tempo), la teoria degli equilibri punteggiati e la teoria del saltazionismo.

Nuovi dubbi nel dibattito
I recenti sviluppi nella sequenziazione del DNA hanno portato a delle obiezioni su eventi reali di evoluzione. in ambito biologico. Nel 1997, nell’analisi genetica di due specie di pesci, che vivono molto distanti tra loro, si è scoperto un gene comune. L’impossibilità di un antenato unico, essendosi evoluti da due ceppi diversi, ha fatto pensare ad un caso di evoluzione convergente, essendoci stata una selezione del gene  indipendente tra le due specie di pesci. All’interrogativo gli evoluzionisti osservano che i due organismi analizzati, essendo sottoposti alla stessa pressione selettiva, vi possa essere la probabilità di un’evoluzione convergente.

La chimica belga Marie-Claire van Oosterwyck-Gastuche (nota per le critiche sulla datazione della Sindone di Torino) critica apertamente i risultati ottenibili tramite la datazione al radiocarbonio, che sono, a suo dire, del tutto inattendibili. La prof. Gastuche, docente di chimica fisica all'Università di Lovanio, si è recentemente occupata dell’interazione ed arricchimento isotopico nei cristalli che porterebbero a problemi di datazione. In Paleontologia, nell’applicazione del radiocarbonio sui fossili, i risultati sarebbero “anomali”, falsando in avanti o all’indietro i dati ottenuti. L’evoluzionismo, che poggia sulla datazione dei fossili, in base a prove paleontologiche o geologiche, non potrebbe costituire una scala evolutiva corretta, a dimostrazione delle proprie teorie.
La comunità scientifica neoevoluzionista risponde che la professoressa belga faccia confusione tra stratigrafia relativa (che adopera i fossili) e la stratigrafia assoluta (che avviene sulle datazioni radiometriche). Sul metodo radiometrico, inoltre, poggiano analisi anche non in presenza di fossili (come ad esempio nelle datazioni dell'Archeano).  Esistono le datazioni incrociate o su differenti proprietà fisiche, non relazionate tra loro.

La posizione di Antonino Zichichi
Anche il famoso fisico italiano Antonino Zichichi, nel suo libro "Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo" (1999), ha portato avanti critiche da una posizione antievoluzionista. Partendo dalla sua fede cattolica, lo scienziato attacca l'evoluzionismo darwiniano. Lo giudica privo di ogni dimostrazione scientifica di tipo galileiano. Scrive “Una teoria con anelli mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse non è Scienza galileiana” Come tale unitamente alla teoria dimostrata, sarebbe dovuta esserci una parallela dimostrazione matematica. Infatti scrive: “una teoria priva di una pur elementare struttura matematica e senza alcuna prova sperimentale di stampo galileiano”.
La sua convinzione è: “Ciò che distingue la nostra specie è in realtà l'evoluzione culturale. Possiamo ragionevolmente discutere solo di questo aspetto. Biologicamente gli esseri umani sono al 95 per cento uguali alle scimmie, ma più di loro abbiamo l'evoluzione culturale, che è il vero nocciolo della querelle. La verità è che la Creazione è il passaggio da materia inerte a materia vivente, ma quale sia il mutamento nessuno è ancora riuscito a dimostrarlo”.

E’ ovvio che l’opinione di Antonino Zichichi non è condivisa dagli scienziati evoluzionisti o neoevoluzionisti. Sta di fatto che il dibattito sia ancora aperto e che non vi sia concordanza di opinioni. I dubbi, quindi, sono ancora molti e, all’aprirsi di nuove branche della scienza, nuove discordanze li ripropongano. E’ solo un problema di comunicazione? 

 
 
 

   

 
 
 

 
 
 
 

   
 
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