8/14

DARWIN
E L'ANELLO MANCANTE
 

  DARWIN
     

Le Galapagos nel destino di Darwin
e dell'Umanità

 

Una verità scomoda per capire
il mondo naturale
.

 

Ma quali erano le verità della teoria
evoluzionistica?

 
  WALLACE
   

L'immaginaria linea di divisione
tra lui e Darwin.

 

Stessa teoria, modi diversi di interpretarla.

 
  L'ANELLO MANCANTE 
   

L’Evoluzionismo

 

La Teoria nella prospettiva storica

 

Il percorso evolutivo dell’Uomo

 

L’ anello mancante

 

Uomini ed ominidi

 

L’Antievoluzionismo

 

Evoluzionismo e religione Cattolica

 

L’Evoluzionismo e le altre religioni

 
Tra Devoluzionismo ed extraterrestri
 
 
 
 BOOKSHOP
   
DVD SHOP
   
VIDEO
     
HOME
DARWIN
 
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
 
 
   
 
     
 
 

L’evoluzione umana, a partire dai tipi umani ormai estinti, presenta notevoli difficoltà relative, soprattutto, alla loro datazione. Correlate ad esse vi sono numerosi dati che ne caratterizzano il contesto, come Il clima, la flora e la fauna, ma anche la cultura materiale e le tradizione magico-religiose proprie dei vari gruppi sociali per quanto riguarda gli ominidi.

La Paleontologia
La scienza che, genericamente, se ne occupa è la paleontologia e la collegata paleoantropologia. Essa è una “scienza storica” e, in quanto tale, non si basa sulla sperimentazione attraverso l’osservazioni degli effetti, ma sulle cause storiche. Nacque nell’Ottocento e si è sviluppata nel successivo Novecento, dagli studi sull'anatomia comparata di George Cuvier. La paleontologia, basandosi sui ritrovamenti fossili di organismi viventi, parte dall'era precambriana, risalente a 3.8 miliardi di anni fa. L’evoluzione seguente investe nella ricerca: animali, primi pesci, dinosauri, uccelli e mammiferi. Come scienza storica si colloca a metà tra geologia e biologia con collegamento, naturalmente, con l’archeologia. Divenuta recentemente una scienza molto complessa, con numerosi rapporti con altre branche, si relaziona, tra l’altro, con la biochimica, la matematica e l’ingegneria.

L’Antropogenesi
Quando si focalizza l’attenzione sull’evoluzione dell’uomo, il quadro diviene assolutamente interdisciplinare, accludendo la fisiologia, la primatologia, l'archeologia, la geologia, la linguistica e la genetica. Tale evoluzione, definita antropogenesi o ominazione, si interessa dell'origine, e successiva evoluzione, dell'Homo sapiens e della sua diffusione sulla Terra. Il genere Homo, acclude (catalogazione tassonomica) tutte le specie dei sette generi della sottotribù degli Hominina.
La famiglia Hominidae, possiede il suo progenitore in una famiglia di primati, stanziati nel Rift africano, che diedero origine agli scimpanzé (circa 5-6 milioni di anni fa) e al genere Homo (2,3-2,4 milioni di anni fa), a partire dall'Australopithecus.  L'Homo erectus iniziò la sua migrazione dall’Africa (circa due milioni di anni fa), dando origine a varie specie locali, come l'Uomo di Neandertal in Europa (detta Out-of-Africa 1). Sempre dall’Africa migrò (50.000 anni fa) nel mondo l’uomo fisicamente simile a noi, originatosi 200.000 anni fa circa (detta Out-of-Africa 2). Due sono le ipotesi sulla successiva trasformazione in Homo sapiens: quella dell'Ipotesi africana e quella detta "alternativa multiregionale". La prima suppone che l’uomo più simile a noi abbia sostituito nel tempo (uscendo dall’Africa) l'Homo erectus in Asia e l'Homo neanderthalensis in Europa, mentre la seconda ipotizza la trasformazione indipendente nei vari continenti in Homo sapiens.

Tra le tante teorie, sulla graduale trasformazione fisica e culturale, vi è quella che ritiene la pressione selettiva come causa principale. Nelle foreste tropicali, ma soprattutto nelle savane l’uomo iniziò a sollevarsi sugli arti posteriori, in avvistamento di possibili predatori e pericoli vari. Con le mani, rese libere, iniziò allora ad afferrare, spostare e trasportare, selezionare cibo e creare diversi oggetti (circa 20-15 milioni di anni fa).
Il genere australopiteco, da cui ebbero origine i vari ominidi, vissero nell'emisfero australe (Tanzania ed Etiopia) per circa 3 milioni di anni, finendo, però, per estinguersi circa 1 milione di anni fa. Tre sono i generi da essi sviluppatisi, ma, inizialmente, si ritenevano incapaci di creare strumenti. Ultimi ritrovamenti hanno, però, messo in crisi questo giudizio, in quanto ritenuti più antichi di quelli della tecnologia olduvaiana. Questi, rinvenuti con  fossili di A. garhi, sono stati datati tra 2,5 e 2,6 milioni di anni fa, quindi più antichi del periodo dell' Homo habilis, ritenuto uomo proprio grazie alla sua capacità di crearsi armi per la caccia. Naturalmente, tali utensili sono in forma ancora grezza. Ulteriori ritrovamenti, oltre 3.000 utensili in pietra, nell’area del fiume Awash nella zona desertica dell'Afar e a Bouri, in Etiopia, sono stati datati all’epoca "australopitecina", a circa 2,5 milioni di anni fa.
L'Homo erectus (corca 1 - 1,5 milione di anni fa), successivo all'homo habilis, possedendo una postura eretta e una più alta capacità mentale, realizzò utensili più “avanzati” del precedente.
Nell’Africa meridionale, 300.000 anni fa, sarebbe nato l'Homo Sapiens Sapiens, cioè, l’uomo moderno.

Riepilogo cronologico
L'Universo sarebbe stato creato, 13 miliardi di anni fa, per mezzo del Big Bang. Successivamente alla aggregazione per gravità si formarono laVia Lattea (la nostra galassia), quindi il  nostro Sole e infine la Terra (circa 4,57 miliardi e di anni fa.
La vita sulla Terra, inizia circa 3,5 miliardi di anni fa. Durante il Cretaceo (circa 85 - 95 milioni di anni fa), alcuni appartenenti alla classe dei mammiferi, nel superordine degli Euarchontoglires, si scissero dal gruppo dei Laurasiatheria, dando origine il ramo dei primati, che contiene con l'uomo tutte le scimmie. Nel Miocene, da questa classe, 18 milioni di anni fa, si formò il ramo delle attuali scimmie antropomorfe (dal gibbone 18 milione di anni fa, allo scimpanzé 3-5 milione di anni fa). oggi riunite con l'uomo in un'unica famiglia. Anelli importanti, quali l’Ardipithecus ramidus e l’Ardipithecus kadabba, produssero la transizione ad australopiteco (3 milioni di anni fa), mentre lo Kenyanthropus platyops si ritiene  basilare per capire la successiva transizione ad Homo.

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
  HOME  
 

 

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini,
la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 
   
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2013. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768