Alla
fine degli anni quaranta, il campo
dei trasporti accoglie
l’invenzione degli scooters.
Questa innovazione è siglata
Italia. Nascono, quasi
contemporaneamente, la Vespa
V98 farobasso del progettista
Corradino D'Ascanio, prodotta
dalla Piaggio, e la Lambretta,
su design di Cesare Pallavicino e
Pierluigi Torre, costruita dalla
Innocenti. La freschezza
dell’innovazione fa nascere il
made in Italy
La
progettazione nel settore
dell’arredamento e l’innovazione
della Vespa e della Lambretta, ci
portarono all’attenzione del mondo
intero. A questi si aggiunse, nel
1953, l’uscita della
microvettura a tre ruote
Isetta, disegnata da
Ermenegildo Preti, costruita dalla
Iso Rivolta. Intanto,
all’interno della FIAT, operava lo
strabiliante designer Dante
Giacosa, che diede vita, in pochi
anni, alla 600, alla Nuova 500 e
alla 600 multipla (che ha
un’abitabilità simile alle auto
moderne). I nuovi veicoli
creati nel nostro paese, ci
condussero al boom della
motorizzazione di massa.
L’arredamento
dei trasporti
Sempre nel settore dei trasporti
all’avanguardia, in Italia vengono
progettati interni di lusso per
ferrovie, aerei e grossi
transatlantici. Nelle ferrovie
Giulio Minoletti disegna l'ETR
300, conosciuto come
Settebello, una macchina
panoramica per i trasporti veloci
molto utilizzata dalle Ferrovie
dello Stato. In campo
aereonautico, Ignazio
Gardella arreda la prima classe
dei DC10 Alitalia (nel
1960), dove il suo interno
somiglia più ad un salotto che ad
un aereo. Vi sono poltrone in
pelle, tavoli e boiserie in legno
decorate con quadri e litografie.
Ugualmente fa Salvatore Fiume, che
compone, nel 1953, l’arredamento
del transatlantico Andrea
Doria, al cui interno viene
collocato un banco bar disegnato
da Lucio Fontana. Nel 1958-1959,
si ebbe il prestigioso arredamento
della motonave Leonardo da Vinci,
da Vincenzo Monaco e Amedeo
Luccichenti.
Il design della tecnologia
Arredamento,
non significa solo disegnare dei
mobili, ma anche creare lo stiling
di elettrodomestici di varia
natura. La crescita swlla domanda
di elettrodomestici in Italia e
nel mondo, attenziona i designers
italiani. Vengono concepite,
nel 1953, le lampade da terra
Imbuto e Monachella da
Luigi Caccia Dominioni. Nel 1956,
invece, entra sul mercato il
televisore Phonolo 17/18,
il cui design si deve a Berizzi,
Buttè e Montagni. La tecnologia,
allora nascente, della televisione
chiama sul campo i nostri design.
Come per il Movision
disegnato da Pierluigi Spadolini,
nel 1954, per RadioMarelli, o il
modello Orion della
Brionvega, del 1961, progettato su
una base metallica, da Franco
Albini e Franca Helg. In questo
settore anche il design può essere
“visionario”. In questi anni,
Marco Zanuso crea per la Brionvega
il televisore portatile Doney,
che ha come caratteristica una
scocca in plastica
trasparente, che mette in mostra
la tecnologia contenutavi. E’ una
soluzione che verrà ripresa dalla
Apple per i suoi computer del
1998, su disegno di Jonathan Ive.
Negli anni cinquanta, il
designer italiano Marcello Nizzoli
disegna, per la Olivetti, la
macchina da calcolo elettrica
Divasumma (1956) e la macchina
per cucire Mirella,
prodotta dalla Necchi (1957). Tra
gli elettrodomestici “pratici”
inventati da designers italiani,
possiamo annoverare
l'aspirapolvere Spalter,
del 1960, ideato dai fratelli
Castiglioni per la REM. Oltre ad
essere più contenuto nel volume,
nel suo uso va portato a tracolla.
Il design italiano si sposa con le
nostre abitudini quotidiane. Il
rito del caffè ristretto al bar,
sbizzarrisce i nostri progettisti
sul design delle macchine da caffè
per i bar. Comincia Gio Ponti, nel
1949, con la macchine per
il caffè della Pavoni.
Sempre per la stessa azienda, nel
1956, arriva sul mercato il
modello Diamante, concepito
da Bruno Munari ed Enzo Mari
Negli anni cinquanta il nostro
stile di vita si vende insieme al
nostro design. Nel decennio che va
dal 1951 al 1961 le nostre
esportazioni aumentarono del 259%.
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