Nel
Novecento si affermano le grandi
opere e i grandi nomi. Mentre, nel
1911, esce l’undicesima edizione
della Enciclopedia Britannica, che
è considerata la sua migliore
edizione, in Spagna, viene
pubblicata, a Barcellona, l’Enciclopedia
universal ilustrada
europeo-americana (1908-1930).
E’ un’opera colossale, forse la
più estesa, in 70 volumi, con
l’aggiunta di numerosi
aggiornamenti ed indici. E’
ritenuta, tuttora, la più
autorevole enciclopedia in lingua
spagnola. Nei vari paesi,
durante il XX secolo, si creano,
quindi, edizioni enciclopediche du
riferimento. Nei paesi marxisti,
ad esempio, lo fu la Grande
Enciclopedia Sovietica, che
venne pubblicata a partire dal
1926 ed ebbe tre distinte
edizioni, con traduzione anche in
inglese e greco. Tra le altre
enciclopedie di riferimento
nazionale, citiamo: in Polonia, la
Wielka Encyklopedia PWN
(del 1962), e, in Portogallo e
Brasile, l’enciclopedia in lingua
portoghese, la Grande
enciclopédia portuguesa e
brasileira, edita, tra il 1935
ed il 1960, in 40 volumi.
Anche in Italia si decise di dare
vita ad una edizione enciclopedica
universale di stampo italiano.
Dopo i primi insuccessi, si creò,
nel 1925, l'Istituto
dell'Enciclopedia Italiana
intestato a Giovanni Treccani. La
carta vincente fu la nomina
a direttore scientifico del
filosofo Giovanni Gentile. Nel suo
intenso lavoro di coordinamento,
egli chiamò e coinvolse studiosi
di ogni campo e materia. Tra le
stelle del firmamento, che
lavorarono alla prima edizione, vi
furono anche Enrico Fermi (per la
fisica) e Guglielmo Marconi (per
le telecomunicazioni). L’Enciclopedia
Italiana di scienze, lettere ed
arti, fu ultimata a livello
redazionale, nel 1937. Prima della
guerra vi fu una parziale
pubblicazione negli opuscoli della
Biblioteca della Enciclopedia
Italiana. Nonostante la
presenza di una enciclopedia di
carattere ufficiale, in Italia,
l’iniziativa privata produsse
buoni frutti. Furono editate,
infatti, il Grande Dizionario
Enciclopedico, della casa
editrice UTET (1933-'39) curato
dal professore
Pietro Fedele, e l’Enciclopedia
Bompiani, in due volumi (nel
1936), che, essendo dedicata alle
classi popolari, divenne
l’enciclopedia delle famiglie
italiane.
Negli anni
sessanta, con il benessere
economico e l’espansione
dell'obbligo scolastico fino alla
scuola media, in Italia, diverse
enciclopedie a fascicoli
raggiunsero il nuovo mercato molto
più ampio. Così nacquero le
Garzantine (nel 1962) e
l’enciclopedia Rizzoli-Larousse
(tradotta dal testo francese).
Molto popolare fu anche
Conoscere stampata dalla
Fratelli Fabbri Editori. Nel
decennio successivo, alcune case
editrici, tentarono la creazione
di enciclopedie di più alto
livello. Nel nostro paese, dove
imperava l’enciclopedia Treccani,
vennero pubblicate delle versioni
alternative ad essa. Apparvero,
così, sul mercato due
enciclopedie: l’Enciclopedia
Einaudi, stampata nel 1977
(formata da 15 volumi), ma
ordinata in monografie, e la
Enciclopedia Europea Garzanti,
uscita nel 1979 (divisa in 12
volumi).
Sempre tra gli
anni sessanta e settanta, in
Francia, si tentò di dare origine
ad una enciclopedia francese del
livello di quella britannica. Fu
stampata, tra il 1968 ed il 1975,
l’Encyclopædia Universalis,
con la collaborazione della stessa
redazione dell’Enciclopedia
britannica. Il suo ultimo
aggiornamento (il sesto) è
avvenuto nel 2009, con la
pubblicazione cartacea in 30
volumi.
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