Verso
la fine del Novecento (gli anni
novanta), con la diffusione di
computer, si è aperta la
possibilità di consultazione di
enciclopedie registrate su CD-ROM.
Forse la più importante, fu
l’edizione dell'enciclopedia
Encarta, prodotta dalla
Microsoft. E’ stata la prima ad
essere un enciclopedia senza la
versione su carta. Ugualmente, è
successo con l’enciclopedia
Omnia, della De Agostini, che
fu suddivisa in aree tematiche.
Le versioni informatiche hanno da
subito offerto standard molto
alti, basandosi sulla
multimedialità. Su di esse,
infatti, hanno trovato posto, non
solo bellissime fotografie, ma
anche files audio e video, e la
possibilità di utilizzare
collegamenti in ipertesto.
Queste prime enciclopedie,
compre altre, utilizzabili
on-line, sono state offerte al
pubblico previo registrazione e
pagamento di una quota di
abbonamento. Se questo tipo di
enciclopedia, come avveniva nelle
precedenti, sono realizzate da
persone, spesso accademici, sotto
contratto, non ugualmente avviene
nel caso delle open content
, quali, ad esempio, Wikipedia,
Everything2 e Open Site. Su questo
tipo di piattaforme, è possibile
consultare tematiche, redigere
delle voci testuali, correggerle e
aggiungere proprie fotografie. Il
tutto liberamente e senza
pagamenti. Wikipedia
“l’enciclopedia libera”,
attraverso il lavoro condiviso e
la volontà di tutti, è divenuta
l’enciclopedia più ampia, mai
realizzata, e conta più di 20
milioni di voci (dato aggiornato
al novembre 2011) in oltre 280
lingue, con un testo pubblicato
attraverso una licenza copyleft.
Tuttavia, non sempre vi è la
certezza di qualche informazione,
non essendoci un controllo
sistematico da parte di esperti.
Sono possibili, quindi, errori o
una qualità degli inserimenti, a
volte banali. Ciononostante, la
sicurezza delle informazioni,
ottenute da Wikipedia tramite open
source, è stata controllata dalla
rivista Nature. In un raffronto
tra l’enciclopedia on line e
quella britannica, ha evidenziato
una percentuale simile di errori,
tra le due entità.
Il
prepotente successo, nonostante
tutte le critiche delle
enciclopedie open source, ha fatto
variare il mercato stesso delle
enciclopedie. Quelle informatiche
a pagamento hanno subito un
rallentamento, mentre le cartacee,
spesso hanno mandato in pensione
le enciclopedie stampate stesse.
Esse rimangono, comunque, come
testimonianza del passato storico,
sotto il profilo delle conoscenze
(scientifiche e tecnologiche) e
del pensiero nelle diverse epoche
e nazioni.
I vantaggi
del digitale La
tecnologia informatica permette
delle funzionalità prima
impossibili. Innanzi tutto la
praticità legata allo spazio e
dimensione. Una enciclopedia in 70
volumi entra agevolmente in un
solo CD.ROM: può essere
trasportata ovunque, con facilità
e consultata in qualsiasi
computer. Il formato DVD ha
prestazioni multimediali
impossibili per un supporto
fisico. Così in una enciclopedia
digitale è possibile ammirare di
tutto: fotografie, files audio e
video. Non solo, l’informatica va
oltre. Nel DVD si esprimono
animazioni, ricostruzioni virtuali
e rappresentazioni 3D. Lo
stesso DVD permette, inoltre,
collegamenti internet, ampliando,
così, le possibilità di
approfondimento e relazioni
concettuali. Ultimo elemento,
ma forse il più importante, sono i
collegamenti ipertestuali tra
voci, ma anche tra nomi, parole,
concetti e quant’altro. Questa
possibilità rende vivo un testo
enciclopedico, che di per sé ha
tale impostazione. La praticità
della consultazione regala
un’efficacia mentale a qualsiasi
ricerca effettuata
nell’enciclopedia. Le enciclopedie
digitali, quindi, hanno sperato la
necessaria (prima) organizzazione
delle singole voci attraverso un
ordine alfabetico. Quelle moderne,
basandosi, invece, su un data base
e sull’ipertesto, offrono la
ricerca libera, secondo le proprie
necessità. C’è poi l’aspetto
del supporto. Molte enciclopedie
sono consultabili in rete, e
permettono di collegarsi ad
internet ed effettuare la ricerca.
Quest’ultima, non si lega più
neanche al solo computer, ma può
realizzarsi su formati “mobile”.
Ecco quindi, i tablet e gli
iphone, che permettono la
consultazione praticamente ovunque
e in qualsiasi momento. E’
veramente il futuro che avanza,
anche nel campo del sapere.
C’è un ulteriore aspetto, da
non sottovalutare, perché è legato
al tempo. L’enciclopedia, quelle
in rete soprattutto, ma anche
quelle su DVD, possono essere
aggiornate e accresciute con
grande facilità. Non c’è più da
aspettare la pubblicazione
dell’aggiornamento o la nuova
ristampa cartacea di 70 volumi,
poiché l’enciclopedia viene
trasformata in un computer e
immediatamente messa in rete.
Questo permette l’evoluzione
progressiva dei “70 volumi” con
una rapidità immediata e, sotto il
profilo dell’editore, a basso
costo. Superato il metodo
dell’aggiornamento, che presentava
problemi di lettura delle singole
voci, oggi, per quanto riguarda le
enciclopedie su formato digitale e
consultabili con un personal
computer, si può effettuare
l’aggiornamento online, con il
pagamento di un piccolo
abbonamento.
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