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DA DIDEROT A WIKIPEDIA
 

  STORIA DELLE ENCICLOPEDIE
     

Enciclopedie e dizionari

 

La lunga storia delle enciclopedie

 

Poco prima di Denis Diderot

 
  L'ENCYCLOPEDIE
   

Tentativi e successi

 

L’avventura per l’Encyclopedie

 

Lo spirito enciclopedico

 

Denis Diderot

 
D’Alembert

LE ENCICLOPEDIE NAZIONALI
   

Il binomio enciclopedia-cultura

 

Le enciclopedie di riferimento nazionale


L’Enciclopedia britannica

 

L’Enciclopedia Treccani

 
  LE ENCICLOPEDIE DIGITALI
   

Le Enciclopedie informatiche

 

Wikipedia, la cultura veloce

 
 
 
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Verso la fine del Novecento (gli anni novanta), con la diffusione di computer, si è aperta la possibilità di consultazione di enciclopedie registrate su CD-ROM. Forse la più importante, fu l’edizione dell'enciclopedia Encarta, prodotta dalla Microsoft. E’ stata la prima ad essere un enciclopedia senza la versione su carta. Ugualmente, è successo con l’enciclopedia Omnia, della De Agostini, che fu suddivisa in aree tematiche.
Le versioni informatiche hanno da subito offerto standard molto alti, basandosi sulla multimedialità. Su di esse, infatti, hanno trovato posto, non solo bellissime fotografie, ma anche files audio e video, e la possibilità di utilizzare collegamenti in ipertesto.

Queste prime enciclopedie, compre altre, utilizzabili on-line, sono state offerte al pubblico previo registrazione e pagamento di una quota di abbonamento. Se questo tipo di enciclopedia, come avveniva nelle precedenti, sono realizzate da persone, spesso accademici, sotto contratto, non ugualmente avviene nel caso delle open content , quali, ad esempio, Wikipedia, Everything2 e Open Site. Su questo tipo di piattaforme, è possibile consultare tematiche, redigere delle voci testuali, correggerle e aggiungere proprie fotografie. Il tutto liberamente e senza pagamenti. Wikipedia “l’enciclopedia libera”, attraverso il lavoro condiviso e la volontà di tutti, è divenuta l’enciclopedia più ampia, mai realizzata, e conta più di 20 milioni di voci (dato aggiornato al novembre 2011) in oltre 280 lingue, con un testo pubblicato attraverso una licenza copyleft. Tuttavia, non sempre vi è la certezza di qualche informazione, non essendoci un controllo sistematico da parte di esperti. Sono possibili, quindi, errori o una qualità degli inserimenti, a volte banali. Ciononostante, la sicurezza delle informazioni, ottenute da Wikipedia tramite open source, è stata controllata dalla rivista Nature. In un raffronto tra l’enciclopedia on line e quella britannica, ha evidenziato una percentuale simile di errori, tra le due entità.

Il prepotente successo, nonostante tutte le critiche delle enciclopedie open source, ha fatto variare il mercato stesso delle enciclopedie. Quelle informatiche a pagamento hanno subito un rallentamento, mentre le cartacee, spesso hanno mandato in pensione le enciclopedie stampate stesse. Esse rimangono, comunque, come testimonianza del passato storico, sotto il profilo delle conoscenze (scientifiche e tecnologiche) e del pensiero nelle diverse epoche e nazioni.

I vantaggi del digitale
La tecnologia informatica permette delle funzionalità prima impossibili. Innanzi tutto la praticità legata allo spazio e dimensione. Una enciclopedia in 70 volumi entra agevolmente in un solo CD.ROM: può essere trasportata ovunque, con facilità e consultata in qualsiasi computer.
Il formato DVD ha prestazioni multimediali impossibili per un supporto fisico. Così in una enciclopedia digitale è possibile ammirare di tutto: fotografie, files audio e video. Non solo, l’informatica va oltre. Nel DVD si esprimono animazioni, ricostruzioni virtuali e rappresentazioni 3D.
Lo stesso DVD permette, inoltre, collegamenti internet, ampliando, così, le possibilità di approfondimento e relazioni concettuali.
Ultimo elemento, ma forse il più importante, sono i collegamenti ipertestuali tra voci, ma anche tra nomi, parole, concetti e quant’altro. Questa possibilità rende vivo un testo enciclopedico, che di per sé ha tale impostazione. La praticità della consultazione regala un’efficacia mentale a qualsiasi ricerca effettuata nell’enciclopedia. Le enciclopedie digitali, quindi, hanno sperato la necessaria (prima) organizzazione delle singole voci attraverso un ordine alfabetico. Quelle moderne, basandosi, invece, su un data base e sull’ipertesto, offrono la ricerca libera, secondo le proprie necessità.
C’è poi l’aspetto del supporto. Molte enciclopedie sono consultabili in rete, e permettono di collegarsi ad internet ed effettuare la ricerca. Quest’ultima, non si lega più neanche al solo computer, ma può realizzarsi su formati “mobile”. Ecco quindi, i tablet e gli iphone, che permettono la consultazione praticamente ovunque e in qualsiasi momento. E’ veramente il futuro che avanza, anche nel campo del sapere.

C’è un ulteriore aspetto, da non sottovalutare, perché è legato al tempo. L’enciclopedia, quelle in rete soprattutto, ma anche quelle su DVD, possono essere aggiornate e accresciute con grande facilità. Non c’è più da aspettare la pubblicazione dell’aggiornamento o la nuova ristampa cartacea di 70 volumi, poiché l’enciclopedia viene trasformata in un computer e immediatamente messa in rete. Questo permette l’evoluzione progressiva dei “70 volumi” con una rapidità immediata e, sotto il profilo dell’editore, a basso costo.
Superato il metodo dell’aggiornamento, che presentava problemi di lettura delle singole voci, oggi, per quanto riguarda le enciclopedie su formato digitale e consultabili con un personal computer, si può effettuare l’aggiornamento online, con il pagamento di un piccolo abbonamento.

 
 
 
 
 
 
   
   
   
   
 
 

 
 
 
 

   
 
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