14/16

DA ERCOLE A SUPERMAN
 

  OMERO
     

Iliade e Odissea: Omero tra MIto e Storia

 

La "questione omerica": Omero è mai esistito?

 

I poemi Ciclici e le problematiche legate al Ciclo Troiano

 

L'Odissea tramandata oralmente

 

Ulisse: tra l'azione e i flash-back

 

Le tre lingue dell'Odissea e la narrazione metrica

 
  LA MITOLOGIA
   

La Mitologia dalle fonti letterarie ed archeologiche

 

Cronologia e trasformazione della Mitologia

 
Il progresso avanza, la Mitologia svanisce
 
  MITOLOGIA E MODERNITA'
   

Interpretazioni moderne della Mitologia

 

L'Eroe moderno e quello mitologico

 
  IL "CICLO" DEI SUPEREROI
   

Arrivano i supereroi!

 

Breve storia del genere dei supereroi

 

I supereroi degli anni sessanta e settanta

 

I supereroi degli anni ottanta e novanta

 
Caratteristiche e superpoteri degli eroi moderni
 
 
 
 
 BOOKSHOP
VIDEO
     
HOME
SUPEREROI
 
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
 
 
   
 
 
 
 
La DC Comics, a metà degli anni cinquanta, pensò bene di rilanciare i supereroi in una versione rivista e corretta, che fosse maggiormente fedele ai nuovi tempi e alle nuove mentalità. Nel 1956, fu messo in commercio un nuovo Flash aggiornato, vincendo la scommessa, con un grande successo. A quel punto i vecchi eroi della Golden Age riapparvero sul mercato completamente rinnovati, come Hawkman, Lanterna Verde ed altri eroi. I personaggi così modernizzati, presentavano una maggiore profondità psicologica ed un taglio quasi cinematografico. Riapparve in edicola anche il gruppo della Justice League of America. Tra i maggiori promotori del cambiamento vi fu il redattore Julius Schwartz, che richiamò forze e nuove idee. Nacque così la Silver Age. Tra i protagonisti, annoveriamo Garnder Fox, Joe Orlando, John Broome, Curt Swan, Joe Kubert e soprattutto Carmine Infantino.

Alla DC Comics, che rilanciava i suoi vecchi supereroi, Stan Lee della Atlas Comics di Goodman, ed artisti come Jack Kirby e Steve Ditko (e molti altri) si unirono formando la nuova Marvel Comics, che, per prima cosa fece l’opposto, cioè ne creò di nuovi. L’approfondimento psicologico e la ricerca di nuove tipologie di  eroi produsse risultati stupefacenti, che andavano oltre i cliché della Golden Age. Nel 1961, fu lanciato l’originale gruppo dei Fantastici Quattro. Tra loro, ad esempio, vi era La Cosa, una mostruosa creatura indefinibile ma imbattibile, con la pelle simile a roccia, e, perciò, vittima di momenti di scoraggiamento, che finiva spesso  per autocommiserarsi (nel gruppo vi era anche Susan Storm, la Donna Invisibile). Il mito del Dr. Jekyll e Mr. Hyde fu ripreso e rilanciato nel personaggio di Hulk, con il suo alter ego Bruce Banner. E se gli X-Men erano dei mutanti, temuti ma anche odiati, l’Uomo Ragno era un povero ragazzo che si arrangiava per vivere. Decisamente sorprendenti.
Ma i rinnovamenti non finirono qui. Abbiamo detto che la Silver Age era maggiormente connessa con la nuova società (e le sue spinte rinnovatrici) degli anni sessanta. Se il tipico supereroe nella Golden Age, degli anni quaranta, era bianco, di giovane o media età, di ceto medio-alto, eterosessuale e con un lavoro da professionista, ecco che invece, nella Silver Age, tra gli anni sessanta e settanta, cominciarono ad apparire i primi supereroi afro-americani e non solo. Furono pubblicati i primi fumetti con Pantera Nera, re di una fantastica nazione africana (il Wakanda), Luke Cage, un afro-americano e Shang-Chi, un eroe di provenienza asiatica, naturalmente esperto nelle arti marziali. Tuttavia, essendo in un periodo di sperimentazioni, le case editrici rischiarono di aggiungere nuovi stereotipi ai vecchi. Tra questi, la lingua dei neri utilizzata nei film della blaxploitation o il tipico cinese, che doveva essere per forza esperto di arti marziali. Approfondendo il carattere dei personaggi e la loro tipicità, nacque, ad esempio, l’invenzione del linguaggio afro-americano Cyborg.
Negli anni settanta, periodo di grandi
cambiamenti nella società, spuntarono eroine femministe come la Donna Ragno e Tempesta o ne furono “ristrutturate” di vecchie, come Black Canary, Fenice e Power Girl.
La nuova moda dei supereroi contagiò persino la Disney, che, sul finire degli anni sessanta, tirò fuori dal cilindro i teneri Superpippo (1966) e Paperinik, eroi a misura di bambino.
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
  HOME  
 

 

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini,
la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 
   
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2013. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768