Dylan Dog
è un personaggio a fumetti, eroe
della serie omonima, che fu creata
nel 1986 da Tiziano Sclavi e
stampata dalla Sergio Bonelli
Editore.
Attualmente è il terzo
fumetto per numero di copie
vendute in Italia, dopo solo a Tex
e Topolino.
Dylan
Dog debuttò con un nuovo
albo mensile alla fine del 1986,
dal titolo
L'alba
dei morti viventi. Aveva
sceneggiatura di Tiziano Sclavi e
grafica di Angelo Stano. Divenne
quasi subito un cult, tanto che i
primi numeri della serie furono
riprodotti da falsari, che fecero
girare tra i collezionisti
delle copie malamente falsificate.
Sclavi, il creatore, ha
composto sceneggiature per il suo
personaggio soltanto
episodicamente. Ugualmente per la
parte grafica si sono avvicendati
vari fumettisti, quali Claudio
Chiaverotti, Mauro Marcheselli,
Pasquale Ruju e Paola Barbato.
Per divisione e numero di
pagine, la Bonelli editore
assicura uscite assolutamente
regolari. L’albo contiene 96
pagine e 4 di copertina, per un
totale di cento. I fumetti
iniziano, ora, da pagina 5, mentre
sulla terza appare un frontespizio
della puntata contenuta.
Normalmente le storie sono inedite
e autoconclusive. Agli albori
della serie, il compito di
realizzare il frontespizio era
riservato al copertinista Claudio
Villa,
che, dal numero 42, lo
passò ad Angelo Stano. La pagina 4
dell’albo, contiene una rubrica
dedicata ai lettori e appassionati
della serie. Nel tempo sono
state pubblicate solo otto storie
"doppie" (una storia suddivisa in
due episodi). La prima volta
accadde nei numeri 16 e 17, per un
totale di 192 tavole (96 per
puntata). E’ la storia di Dylan
Dog più lunga stampata finora.
Gli innumerevoli Media
NEL CINEMA Dal romanzo
Dellamorte Dellamore di
Tiziano Sclavi,
Giovanni Romoli trasse una
sceneggiatura per il film omonimo
del libro, girato nel 1994, dal
regista italiano Michele Soavi.
Per un curioso caso del destino,
il manoscritto del libro, che era
stato realizzato dallo Sclavi
alcuni anni prima della nascita
del fumetto, andò perduto per poi
essere ritrovato a serie
iniziata. Il rapporto tra film e
fumetto non è sottinteso ma
espresso chiaramente. Sul
manifesto del film, infatti, vi
era scritto chiaramente:
"che ha ispirato il personaggio di
Dylan Dog".
Nel libro, il
protagonista è Francesco
Dellamorte, che è il custode del
cimitero di Buffalora. In esso
iniziano a manifestarsi strani
fenomeni, dove Dellamorte e il suo
assistente Gnaghi sospettano che i
morti stiano risorgendo,
misteriosamente. L'indagatore
dell'incubo e il suo braccio
destro si incontrano di persona
con gli zombi e tutti quei
personaggi che inizieranno a
popolare il fumetto di Dylan Dog.
Nel film il personaggio
principale è ricoperto dall’attore
inglese Rupert Everett, mentre la
protagonista femminile è
interpretata dall’italiana Anna
Falchi. La fisionomia dello stesso
Everett era servita, anni prima,
per disegnare il volto di Dylan
Dog, su precisa richiesta di
Tiziano Sclavi.
Negli anni
successivi vi furono diversi
annunci da parte della Platinum
Studios sulla probabile uscita di
un film dedicato a Dylan Dog (nel
1998). Il regista avrebbe dovuto
essere Breck Eisner e girato su
una sceneggiatura di Thomas Dean
Donnelly e Joshua Oppenheimer.
Intanto, nel 1999, iniziarono ad
uscire in America i fumetti della
Bonelli, ad opera della Dark Horse
Comics,
tra i quali proprio Dylan Dog. Il
risultato fu lusinghiero, tanto
che la notizia della realizzazione
del film fu confermata dalla
Platinum Studios. Ma non se
ne seppe più nulla. Negli anni
successivi vi furono altri
annunci. Nel 2004, di un film in
computer grafica su Dylan, diretto
da Ian Pearson,
dal titolo "Dylan
Dog: The Fourth Kingdom".
Nel 2005, invece, si tornò sulla
realizzazione del film, ma con
attori in carne ed ossa. La regia
sarebbe stata di Breck Eisner.
Finalmente, nel 2011, è uscito
realmente nelle sale
cinematografiche il film
Dylan
Dog - Il film.
Brandon Routh è il protagonista,
mentre la regia è di Kevin Munroe.
E’ stato finanziato dalla Arelight
productions e dalla, già citata,
Platinum Studios,
per un costo totale di 35 milioni
di dollari.
ALLA RADIO
Dylan Dog è presente anche alla
radio. Nel 2002, Radio 2 ha
trasmesso 20 storie radiofoniche
dell’eroe, sceneggiate da
Armando Traverso. Sempre Radio 2,
nel 2004, ha mandato in onda 4
sceneggiati radiofonici, dal
titolo
Dylan Dog – Necropolis. La
sceneggiatura, sempre di Armando
Traverso, è tratta dall’albo
omonimo scritto in precedenza da
Paola Barbato. Sono stati
trasmessi, da Radio 2,
immediatamente dopo altri 6
episodi, dal titolo Dylan Dog -
L'uccisore di streghe, anche
questo ispirato all’omonima storia
a fumetti, scritta stavolta da
Pasquale Ruju
NELLA MUSICA
E’ stato realizzato, ispirandosi a
Dylan Dog, un videoclip musicale
degli 883,
della canzone Il grande
incubo, che faceva parte
dell'album denominato “La donna il
sogno & il grande incubo”.
L'indagatore dell'incubo viene
citato in alcune canzoni degli
Articolo 31 e dei Bolero.
NEI VIDEOGIOCHI A partire dal
1988, sono usciti sul mercato
diversi videogiochi con Dylan Dog
per protagonista. Si comincia con
la Systems, il file girava
su computer Commodore 64
intitolato
Le
notti della luna piena.
Seguì, tra il 1991 e il 1993, la
pubblicazione di altri 19 titoli,
venduti nei negozi e in edicola,
che giravano su piattaforma
ms-dos, Amiga e C64. Nel 1999,
scese in campo la Rizzoli New
Media che, unitamente alla
genovese NewMediaRound, ha
concretizzato, per Windows,
il videogioco dal titolo Dylan
Dog Horror Luna Park. Nel
videogioco si svolge
un'avventura grafica, con la
possibilità di fasi arcade,
in cui l’eroe viene imprigionato
nel suo stesso incubo.
NEI
GIOCHI DA TAVOLO La Das
Production, di Firenze, ha
messo in commercio, nel 1991, il
gioco da
tavolo: Il gioco di
ruolo di Dylan Dog, ideato e
creato da Roberto Chiavini,
Alessandro Ivanoff, Michele
Gianni, Jacopo Garuglieri e
Fabrizio Biasiolo. A questo si
sono aggiunti in seguito,
parecchie appendici d’avventura.
Unitamente al gioco di Dylan, è
affiancato anche il supplemento
riservato a Martin Mystère, con
nuove regole e una lunga
avventura, ideata da Roberto
Chiavini.
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