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GALILEO GALILEI ED IL METODO SCIENTIFICO
   

 
Da giovane scopre l'isocronismo delle oscillazioni del pendolo
 
Pratica artigianale e pratica scientifica
 
Galileo e Simplicio ovvero il "Dialogo" della discordia
   
 
  IL METODO
   

Metodo scientifico, definizione ed aspetti correlati

 

Mondo Antico: la nascita dei metodi filosofici

 
Mondo Medievale: molta filosofia ma poca scienza
 

Galileo Galilei dà avvio alla scienza e alla conoscenza

 

La Rivoluzione del metodo di Albert Einstein

 

Elementi del Metodo induttivista

 

Elementi del Metodo deduttivista

 
Differenze nell’utilizzo del metodo scientifico
 

Il punto di vista di Karl Popper

 
Critiche al metodo scientifico

 
 
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Tra i maggiori esponenti della Scolastica medievale, vi è, senz’altro, Tommaso d’Aquino (1225-1274). Ispiratosi alle teorie aristoteliche, egli individua una correlazione tra intelletto ed oggetto, da cui scaturisce la conoscenza come concezione di verità. Essa è universale e indipendente, non basandosi da imput soggettivi o contingenti. Essa è assoluta. In quanto tale essa non può essere mutabile, come sono le cose materiali e temporali (il mondo circostante), ma dipende da una realtà propria dell’intelletto. Il mondo sensibile non darebbe conoscenza, ma è dal nostro intelletto a cui attingiamo. Quando la scienza iniziò ad operare nacque la corrente filosofica detta realismo.

Sempre riconducibile alla sfera della scolastica, sono anche li teorie di Ruggero Bacone (1214-1274). Rifacendosi anch’esso alla filosofia di Aristotele, cercò di recuperare e valorizzare le teorie legate alla sperimentazione. Fu chiaramente critico delle teorie allora imperanti (che poggiavano sulla tradizione), pur non distaccandosene totalmente.

Leonardo da Vinci
Leonardo (1452–1519) fu una specie di traghettatore tra vecchie e nuove teorie. Se da una parte adottò il pensiero ipotetico-deduttivo aristotelico, dall’altra rifiuto il principio di autorità.
Poco rimane degli scritti di Leonardo andati perduti, ma quelli giunti sino a noi, tratteggiano la figura di un ricercatore e al contempo inventore. Basti pensare ai progetti d’ingegneria, le macchine , gli studi sul corpo umano, oltre a quelli sulla prospettiva, tipici del Cinquecento.
Due furono i contributi essenziali: l’importanza data alla sperimentazione empirica, come verifica dei concetti teorici e la prova matematica come dimostrazione di garanzia logica. Egli sosteneva, infatti, che tutti i fenomeni naturali comportassero una struttura razionale, quindi, si manifestavano secondo leggi matematiche.

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

   
 
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