Le fasi preparatorie
La prima fase di un
cartone animato è uguale ad ogni film,
anche per quelli non d’animazione. Si
parte, ovviamente, dall’ideazione. Vengono
redatte poche righe sommarie, con la
generica descrizione del film. Nel breve
testo , si precisano i personaggi con il
loro carattere, l’ambientazione scenica e
l’epoca in cui si svolge il cartone
animato. Dopo di che (se accettata l’idea)
si scrive in poche pagine il soggetto. E’
una narrazione in breve delle vicende del
film. Arrivati a questo punto si stende
la sceneggiatura, che si chiama così
perché in essa vengono presentate, scena
per scena, le vicende, con i personaggi
che appaiono nel brano, cosa dicono, cosa
fanno ed altro. Messa a punto la
sceneggiatura, si realizza
l’importantissimo storyboard. In esso
appaiono le singole inquadrature, che
vengono schizzate, con il dialogo
dell’azione, posto al di sotto dello
schizzo. Insieme a queste si collegano le
annotazioni appuntate per lo svolgimento
di ogni inquadratura o scena. I disegni,
non dovendo essere belli, servono come
appunto grafico, per evidenziare al meglio
il taglio dell’inquadratura. Lo storyboard
(come è stata la sceneggiatura), viene
studiato, modificato e messo a punto. Alla
fine si otterrà il reale svolgimento del
film. Partecipano a questa fase, oltre al
regista, anche gli artisti che dovranno
realizzare i singoli disegni, dei
personaggi e degli sfondi. In
pubblicità lo storyboard, avendo lo scopo
di presentare al cliente lo svolgimento
dello spot propagandistico, deve essere
confezionato al meglio (a differenza di
quello cinematografico), con l’intervento
di artisti del disegno, che realizzano le
singole inquadrature dello storyboard. Ad
esempio, per lo storyboard dello spot del
profumo Chanel n°5, fu chiamato Milo
Manara. Nella definizione del documento,
hanno un ruolo anche gli attori e gli
sceneggiatori della registrazione sonora.
Fasi iniziali
proprie dell’animazione
Prima di iniziare i disegni
esecutivi, viene nell’animazione
realizzata una pista audio di riferimento
per far sì che si possa “prevedere” la
durata e quindi la quantità di disegni.
Naturalmente l’audio esecutivo sarà
realizzato alla fine, contenendo effetti
sonori, doppiaggi e tempi esatti da
sincronizzare con la parte video.
Successivamente, allo storyboard e alla
pista audio di riferimento, viene
realizzato un videoboard, che consiste in
un montaggio delle prime due fasi. Come
per la fase audio, viene montata
grossolanamente un Animati, per
l’ultima verifica delle scene, le
inquadrature e i movimenti dei personaggi
previsti dallo storyboard iniziale.
I disegni
A questo punto entra
in gioco il timing. Viene effettuata la
misurazione dei tempi di ogni singola
scena, di ogni sequenza, per ottenere il
numero esatto dei disegni da comporre.
Solo adesso si può iniziare la stesura dei
disegni. Dai primi cartoni animati ad
oggi, la tecnica di realizzazione è
cambiata notevolmente. All’inizio si
lavorava in frame by frame, cioè i
disegni erano completi sia del personaggio
che di sfondo. Poi si è passati all'uso
del rodovetro. Che prevedeva vari fogli di
acetato trasparente, che permetteva il
disegno di ogni singolo soggetto, dalla
figura allo sfondo. Oggi la tecnica si
avvale della grafica computerizzata, che
permette realizzazioni straordinarie, a
volte anche in 3D. L’animazione di una
rappresentazione grafica si può ottenere o
tradizionalmente, o in animazione
computerizzata. Anche gli sfondi, che
venivano, prima, dipinti sull’ultimo
foglio su carta bianca e poi si
sovrapponevano i personaggi animati, oggi,
si lavorano all’interno stesso del
computer, che permette un esecuzione
strabiliante delle luci e delle ombre del
disegno.
Fasi
conclusive
Terminati i disegni non si è ancora
concluso il lavoro. Le ultime fasi
prevedono (come la normale
cinematografia), il montaggio, il
doppiaggio e l’inserimento di effetti
sonori e del commento musicale. Il
doppiaggio si esegue a ciak in una sala di
registrazione insonorizzata, dove operano
gli attori in gruppo per un migliore
rispetto dei tempi di registrazione.
|