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Sergio Bertolami
e Rosa Manuli -
EX AQUA -
Il braccio di San Raineri
Pagine 240
Versione brossura
Formato 15,24 x 22,86
Editrice - Experiences Srl
 

Costo Brossura:
Euro 16,00

  1/4  
  LA FILOSOFIA IN ITALIANO
 
 
 

 

 

Bernardino Telesio compì i suoi primi studi con lo zio Antonio, dotto umanista, a Cosenza. Poi, insieme allo zio, si recò prima a Milano e poi a Roma, dove soggiornò per diversi anni. Si trovava ancora a Roma nel 1527, quando i  lanzechinecchi di Carlo V occuparono la città realizzando il famoso “sacco di Roma”. Anche Telesio, in quell’occasione, fu incarcerato. Liberato partì prima per Venezia e poi per Padova, dove si fermò per concludere i propri studi nella famosa università. Prese il dottorato nel 1535. A quei tempi , a Padova, si trattava ancora della polemica contro gli averroisti e alessandrini sulla interpretazione di Aristotele. Telesio, cercando qualcosa di nuovo, come tutti i giovani, iniziò la sua critica alla fisica aristotelica in proiezione naturalista.


Viaggiò moltissimo, in lungo e in largo per l’Italia. Appoggiato da diversi papi, come Clemente VII a Gregorio XIII, godette, soprattutto, dell’appoggio del Duca di Nocera, Alfonso III Carafa. Questi gli diede l’ospitalità (a Napoli) e la tranquillità necessaria (tra gli anni 1544-1552) per comporre il trattato che poi si rivelerà fondamentale nel pensiero telesiano: De rerum natura iuxta propria principia ("Intorno alla natura delle cose secondo i loro principi").. L’opera completa in nove volumi fu stampata nel 1586 (i primi due libri lo furono nel 1565).


Telesio, nell’ultima parte della sua vita, risiedette a Cosenza. Nella città vi era un’Accademia filosofica, che egli sviluppò, approfondendo gli
studi filosofici-scientifici. L’Accademia prese poi il suo nome: Accademia telesiana. Morì famoso proprio a Cosenza nel 1588, pianto dai suoi affezionati allievi. Il suo pensiero, invece, durante il periodo della Chiesa della Controriforma, fu molto contrastato, tanto che il De rerum natura fu inserito nell'Indice dei libri proibiti nel 1593.

Per quanto riguarda il pensiero telesiano, la novità di certe osservazioni non poteva che suscitare forti polemiche, come, ad esempio, quella con con il filosofo neoplatonico Francesco Patrizzi, riguardo alla natura della massa corporea o terra, molto simile ai principi metafisici aristotelici. Il successo della sua filosofia si registrò soprattutto nell’Italia meridionale e tra i suoi seguaci possiamo citare, uno per tutti, il filosofo Tommaso Campanella, anch’esso calabrese. Lo stesso Bacone confessò di aver appreso dal suo De rerum natura iuxta propria principia il concetto che non ci si poteva limitare alla conoscenza dei fenomeni naturali, ma che attraverso l’esperienza questi potevano essere dominati.
Il lascito filosofico di Telesio fu comunque rilevante, tanto che molti lo ritengono l’ispiratore di correnti quali: il sensismo, l'empirismo e l'utilitarismo.
 
   
   
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