L’Estetica L’Estetica
crociana si riferisce al mondo
delle raffigurazioni ed alle sensazioni che noi abbiamo della
realtà che ci circonda. E’ il nostro primo modo di conoscerla
(logicamente), anche se tutte le quattro forme sono compresenti
nello Spirito. Tra i vari aspetti dell’estetica e della
nostra viota spiriyuale, certamente vi è l’arte. Essa è
concepita come conoscenza intuitiva del particolare, così come è
intuizione-espressione. L’artista intuisce nella sua ispirazione
l’immagine che creerà, per cui l’opera risultante è l'unità
indifferenziata della percezione del reale e della semplice
immagine del possibile. Avere intuizioni, anche se
forti, come quelle degli artisti, ma non riuscire ad esprimerle,
non vuol dire essere artista, in quanto la vera intuizione
artistica è inscindibilmente legata all’espressione. Non solo.
Avere intuizioni artistiche, senza attuarle, vuol dire secondo
Croce non avere nessuna intuizione artistica. Questo perché la
forma non è una semplice aggiunta all’intuizione-espressione, ma
vi è legata inscindibilmente, come un vero atto spirituale.
Poiché l’arte è legato ad espressioni come la poesia, anche il
linguaggio verbale e quindi scritto può essere vissuto
spiritualmente. L'estetica di Croce è quindi intesa
come una "linguistica in generale".
La Logica
La Logica è un passo avanti alla coscienza intuitiva
dell’Estetica. Essa vi si unisce nella razionalità e produce
verità e concetti puri, universali e concreti. I concetti
scientifici, secondo Croce, sono, invece, pseudo concetti,
risultanti da una conoscenza fittizia sorta da strumenti
pratici. Poiché ogni cosa ha una genesi e uno sviluppo, anche
la Logica nella sua filosofia è legata alla Storia. “La realtà è
storia e solo storicamente la si conosce,e le scienze la
misurano bensì e la classificano come è pur necessario, ma non
propriamente la conoscono né loro ufficio è di conoscerla
nell'intrinseco”
Parlando di logica bisogna soffermarsi
un attimo per precisare che quella crociana non ha nessun
carattere scientifico-razionale, come potremmo percepirla noi:
La sua logica si riferisce alla metodologia dell'immaginazione
artistica e dell'eleganza estetico-letteraria.
Inoltre egli per logica intende una dialettica basata
sulla ricerca storiografica, il suo vero fulcro.
E’ proprio questa divaricazione del pensiero crociano dalla
cultura delle scienze fisiche, matematiche e
naturali, che porterà agli inizi del XX secolo ad una
contrapposizione fra visione filosofica-letteraria e una basata
sui risultati scientifici. Lo stesso Giovanni Gentile, molto più
vicino al pensiero scientifico, realizzò la sua riforma della
scuola basata su un indirizzo storico-umanistico e poco su
quello scientifico.
L’economia e l’etica In
Filosofia della pratica. Economica ed etica (del 1909)
Benedetto Croce si occupa delle due altre forme: l’economia e
l’etica. L’economia apparentemente ha poco da spartire con la
filosofia, ma Croce mette in evidenza le necessità e le pulsioni
da essa espressa in funzione della vita umana. Ogni uomo ha
un’idea di utile diversa e personale, ma l’insieme degli utili
crea una realtà degli utili sociali, somma degli utili
individuali. Così pure il diritto, che appartenendo ad una
sfera autonoma, non sempre è legata alla morale, così come
concepita. Terzo elemento appartenendo ad un mondo anch’esso
generale, è la politica, luogo di incontro-scontro, che
caratterizza comunque il vivere umano.
L’economia,
il diritto e la politica porterebbero al concetto di Stato. Ma
su questo punto Croce rifiuta l’idea di Stato di Hegel. La sua
opinione è che esso non ha nessun valore filosofico e morale.
Esso dipende solo dall’aggregazione degli individui. In esso si
definiscono soltanto le relazioni sia giuridiche che politiche
tra i cittadini.
Il concetto di Etica, la quarta forma,
ben si collega a quel divenire della storia, e al continuo
miglioramento umano, tanto caro a Croce. Egli afferma che non
esiste un'etica naturale, né un'etica formale, o un concetto
eterno di essa, ma essa si definisce come attuazione dello
spirito, cioè in modio razionale e generale le azioni e i
comportamenti individuali e particolari.
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