Primo piano Argomenti Schede Anteprime Editoriali
 
 
 
 
   
 
 

 

 
 
 
       CATALOGO DEI PRODOTTI
 
 
 
 

Minisiti

 
 
 
 
 

 

 

 
 

 

 

 

 

 
 
 
 
   



 

 
 
 
Marcello Crinò
EUTICHIO AJELLO
Dalla Sicilia alla Spagna
Pagine 104
Versione brossura
Formato 15,24 x 22,86
Editrice - Experiences

 

Costo: Brossura:
Euro 10,00

 
  2/4  
  IL SETTECENTO
 
 
 

 

 

"sarem letti se saremo ragionevoli, non lo saremo (letti) se cesseremo di esserlo". (Cesare Beccaria)

Nel 1761 viene fondata a Milano l'Accademia dei Pugni, al cui interno si svilupparono ragionamenti e studi tali che molti dei suoi iscritti finirono nel 1764 per fondare la rivista periodica denominata "Il caffè". A differenza delle pubblicazioni erudite e accademiche del tempo, il nuovo giornale gioca mascherandosi con l'ironia il nuovo pensiero: nella bottega del caffè, il cui proprietario è un greco, Demetrio, stabilitosi a Milano, si colloquia amabilmente; il giornale finge di riportarne semplicemente le conversazioni. Nulla di "minaccioso o pericoloso". Dal giugno 1764 al maggio 1766, ogni dieci giorni, il periodico (stampato a Brescia allora sotto dominio veneziano), piegato in quattro, fu inviato ai suoi abbonati (gli iniziali erano circa 100 lombardi e 50 toscani), per circa due anni. Alla fine dell'esperienza de "Il Caffè" ne fu fatta una raccolta, completata, verso la fine del 1766. I circa 74 quattro fogli, furonodivisi in due tomi, per una tiratura di 500 copie (che per i tempi era notevole). Da quest'ultima, analizzandola, si rileva un lento ma costante cambiamento, nei due anni di pubblicazione, dello stile degli articoli. Nel primo volume è caratterizzato dal tono discorsivo e dalla presenza di aforismi. Nel secondo volume vi si trovano articoli di maggiore dimensione e dottrina filosofica, giuridica e politica.
Fondatore e animatore dell'impresa fu Pietro Verri, responsabile anche della redazione con il compito di revisore-censore. Tra i collaboratori ebbe: il fratello Alessandro, Cesare Beccaria , e inoltre Gianrinaldo Carli , Giuseppe Colpani , Carlo Sebastiano Franci, Paolo Frisi , Luigi Stefano Lambertenghi, Alfonso Longo, Pietro Francesco Secchi Commeno, Giuseppe Visconti di Saliceto, Carlantonio Pilati. Molti di loro facevano parte dell'operoso governo della lombardia asburgica; molti ne furono chiamati. e questo ne caratterizza l'opera e il pensiero, che finì per incidere nell'amministrazione della stessa Milano. A differenza degli altri pensatori, i collaboratori de "Il Caffè" furono, forse, meno teorici e più pratici e conoscitori di una società in cui erano inseriti e in cui vissero (partecipando al suo cambiamento).

 

 

   
Pagine      
 
 
 
   
   
 
  HOME  
 
   

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini, la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 

   
 
     
 
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2011. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768