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la critica letteraria
La pubblicistica del periodo illuminista, com'era facile
prevedere, messe in discussione sia la passata letteratura che
la forma linguistica. Alle impietose stroncature degli scrittori
passati, anche quelli di grande successo, come il Baretti e il
Bettinelli, corrispondono anche le analisi critiche dell'intera
tradizione letteraria italiana. Una polemica sulla lingua nasce
tra l'Algarotti che scrive nel 1785 il libro "Saggio sulla
filosofia delle lingue" e gli illuministi spinti verso
un'atteggiamento maggiormente modernista.
la poesia
Rivoluzionare il campo della poesia creò seri problemi. Non fu
possibile inserire le nuove idee con la forma tradizionale della
poesia. Giuseppe Parini si spinse con i versi nella direzione
della realtà quotidiana, cercando un miglioramento della società
civile, attraverso tematiche meno astratte o mitologiche.
Il teatro Possiamo
dire che il teatro in Italia nel secolo XVIII parlava veneziano.
Polemiche e confronti a colpi di opere teatrali portarono
Venezia al centro del rinnovamento del teatro. Chiaramente ciò
porta il nome di Carlo Goldoni (1707\1793), che modificò la
vecchia Commedia dell'Arte dandole dignità letteraria e
portandola allo stesso livello del melodramma, tenuto allora in
grande importanza. Non solo: così come il Parini cercò di
cambiare i temi trattati dalla poesia, Goldoni stravolse i
contenuti portando la commedia verso la quotidianità,
l'ambientazione reale, le storie proprie della vita, i caratteri
umani e non più leggendari. A tanto cambiamento di rotta non
poteva che corrispondere una polemica reazionaria. Carlo Gozzi
(1720\1806) scrisse le Fiabe per confermare al centro della
commedia, con successo, il teatro delle maschere. Anche Pietro
Chiari rivaleggiò con Goldoni, la cui partenza, amareggiato, da
Venezia alla volta di Parigi, chiuse le polemiche e, purtroppo,
il predominio della città nel campo della commedia. Il Teatro
italiano fu, forse, l'unico settore in cui la produzione
letteraria italiana fu equiparabile alla stregua dei modelli
francesi.
La narrativa
Ai nostri giorni la vasta produzione narrativa del secolo
settecentesco risulta del tutto sconosciuta. Forse priva di
autori di grande livello, forse i cambiamenti delle mode o dei
gusti, fanno di questa narrativa un grande mistero. Si sa, per
certo, che in questo secolo sia iniziata la moda del romanzo,
che solo nei secoli successivi hanno portato alla creazione di
inestimabili capolavori. Tra i "dimenticati" citiamo solo
Pietro Chiari, che scrisse romanzi contemporaneamente a opere
teatrali, il tutto, però, di non grande spessore.
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