Primo piano Argomenti Schede Anteprime Editoriali
 
 
 
 
   
 
 

 

 
 
 
       CATALOGO DEI PRODOTTI
 
 
 
 

Minisiti

 
 
 
 
 

 

 

 
 

 

 

 

 

 
 
 
 
   



 

 
 
 
Marcello Crinò
EUTICHIO AJELLO
Dalla Sicilia alla Spagna
Pagine 104
Versione brossura
Formato 15,24 x 22,86
Editrice - Experiences

 

Costo: Brossura:
Euro 10,00

 
  3/7  
  IL SETTECENTO
  La Rivoluzione Americana
 
 
 

 

 

Nell’estate del 1782 iniziarono le trattative tra inglesi e i due eserciti. Il trattato fu firmato dal primo ministro inglese William statunitensi. A novembre si raggiunse un accordo sul cessate il fuoco tra Petty, marchese di Lansdowne, e da Benjamin Franklin per la parte americana. I britannici riconobbero come stato autonomo gli Stati Uniti d’America. La pace definitiva fu rinviata a data da stabilirsi.
Le trattative iniziarono anche tra Inghilterra e Francia. Si iniziò nel gennaio del 1783 a Versailles e si concluse a settembre dello stesso anno. Il trattato che concludeva di fatto ogni ostilità fu firmato il 3 settembre 1783 si concludeva definitivamente la guerra. Le giubbe rosse abbandonarono New York il 25 ottobre.

Con i trattati ufficialmente si riconosceva al nuovo stato federale la piena sovranità sui territori ad este del Mississippi e la sua possibilità di espansione verso l’ovest. Non erano ancora compresi i territori della Florida e parte della Louisiana, perché in mano agli spagnoli. Veniva di nuovo garantita la  libera navigazione marittima.  Nonostante la lunga guerra, le possibilità di ripresa economica erano concrete.

Fatto poco noto, in genere, è l’emigrazione dei lealisti, che ne seguì. Questi, alla fine della guerra, circa 170.000 lasciarono le “ex” colonie americane per insediarsi in altro loco. Mentre 70.000 ritornarono in Inghilterra, ben 45,000 si spostarono nel vicino Canada, potenziando le aree di lingua inglese e isolando quelle francofone. Molti si spostarono nelle colonie francesi e spagnole dell'ovest, o non ancora raggiunte dalla giurisdizione statunitense. A causa dell’emigrazione dei lealisti, la perdita fu abbastanza importante, poiché si trattava di un'élite numerosa e raffinata culturalmente e nello stesso stile di vita.
Tuttavia, la parte dei lealisti che decise di rimanere in territorio statunitense (un numero molto alto) non subì particolari persecuzioni, cosa che non si può dire della rivoluzione francese e russa che seguirono.

Il Regno Unito, pur se sconfitta, mantenne il controllo delle Antille, del Canada e di buona parte dell'India. La flotta inglese, inoltre, rimase, sostanzialmente, padrone dei mari e questo gli permise lo sviluppo del suo vasto impero.
Non altrettanto bene andò a Spagna e Francia. Dopo la riconquista di Minorca e il mantenimento della Florida (ottenute con il trattato di pace), l’impero spagnolo si sfaldò a causa di una forte crisi politica. Ugualmente avvenne per la Francia. Nonostante che al suo impero si aggiunsero i terreni del Senegal, Trinidad e Tobago (dal trattato di Parigi) e la conquista dell’Indocina, scoppiò al suo interno una grave crisi finanziaria, a cui seguiranno i fatti della Rivoluzione francese.
   

 

   
Pagine

 
 
 
 
 
   
   
 
  HOME  
 
   

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini, la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 

   
 
     
 
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2011. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768