L’unione tra Barcellona e Pozzo di Gotto,
avvenuta nel 1835, fece sì che nascesse un interesse teso alla
conoscenza della storia del suo territorio, ai motivi della
nascita dei due nuclei abitativi avvenuta alcuni secoli prima, e
al ruolo ed alla storia delle frazioni collinari, ben più
antiche della città.
Si cominciano quindi a scrivere delle
storie locali, e la più antica risulta essere una monografia
redatta da A. De Trovato per la “Storia delle città di Sicilia”
diretta dal professore Salvatore Raccuglia. Si compone di
trentuno pagine stampate nel 1898 a Ragusa.
Un’altra monografia, inserita nel
“Dizionario illustrato dei Comuni siciliani” di Francesco
Nicotra, venne pubblicata nel 1906. Il testo su Barcellona, di
quarantatre pagine, è stato redatto da Antonino Di Benedetto
(1873-1955), ed in parte ha seguito il
manoscritto della storia del Rossitto, non ancora
pubblicata. E’ un lavoro abbastanza completo che oltre alla
storia della città riporta dati statistici, notizie su
archeologia, monumenti ed opere d’arte, personaggi illustri,
attività economiche, usi e costumi, religione, chiese e
amministrazione pubblica. Tutte notizie che saranno ampiamente
utilizzate in seguito dagli studiosi di Barcellona.
Nel 1910 vede la luce la Storia di
Barcellona di Sebastiano Mazzei (1839-1901), finita di scrivere
nel 1893 e pubblicata postuma dai figli. Sono sessantotto pagine
e trattano soprattutto delle vicende per ottenere l’autonomia da
Castroreale.
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