I commerci con l’Asia avvenivano da est
tramite l’Asia minore. La caduta di Costantinopoli in mano turca
nel 1453 rese molto più difficoltosa e pericolosa la via e i
commerci stessi. Si iniziò a pensare ad altre possibili
rotte alternative.
Due scuole di pensiero si
contrapposero.
La prima (definita tolemaica) sosteneva la possibilità di
giungere in Cina o tramite circumnavigazione a nord dell’Europa
o con un possibile passaggio a sud dell’Africa. Gli spagnoli e i
portoghesi aprirono quest’ultima strada con Bartolomeo Diaz che
doppiò Capo di Buona Speranza e con la circumnavigazione di
Vasco da Gama che nel 1498 raggiunge l'India.
La
seconda (detta oceanica) prefigurava un possibile passaggio
attraverso l’Atlantico, sulla base degli studi del geografo
fiorentino Paolo Toscanelli, convinto della rotondità della
Terra. A seguito di questa teoria vi fu il viaggio di Cristoforo
Colombo.
Il 12 ottobre 1492 il navigatore genovese
raggiunse il nuovo continente. La scoperta segna una tappa
fondamentale nella Storia umana (alcuni studiosi lo ritengono il
vero inizio dell’era moderna) Naturalmente non si era giunti
nelle Indie, come i primi naviganti ritenevano. Giovanni Caboto,
italiano, nel 1497, si spinse fino all'isola di Terranova. Tra i
primi a capire che le nuove scoperte avevano portato ad un nuovo
continente vi fu il toscano Amerigo Vespucci che percorse il
litorale atlantico del Sudamerica. In suo onore il nuovo
continente venne chiamato America.
Ferdinando Magellano,
nel 1520, al servizio della Spagna, oltrepassò la Terra del
Fuoco e si inoltrò nell'Oceano Pacifico. Raggiunse le Filippine,
dove, però, trovò la morte. Una parte del suo equipaggio decise
di continuare il viaggio intrapreso. Giunsero in India e poi
costeggiarono l’Africa, tornando in Spagna. Per la prima volta
era stato circumnavigato il globo terrestre. Il nuovo oceano
attraversato fu chiamato col nome che gli aveva dato il capitano
Magellano: Oceano Pacifico. Giovanni da Verrazzano, nel 1523,
approdò nell’area della attuale New York. Essendo la traversata
del Pacifico oltremodo lunga e pericolosa, alcuni esploratori
iniziarono a cercare il famoso Passaggio a Nord-Ovest, tentando
la via dell’Artico. Alla fine del XVI secolo era abbastanza
conosciuta la maggior parte delle coste dei continenti
principali (dell’Africa, dell'America e dell'Asia meridionale).
Rimanevano da esplorare l’Australia, l'Antartide e l'Artide
(abbastanza conosciuta era, invece, la Groenlandia).
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