I viaggiatori del
Grand Tour erano ancora un espressione d'élite,
e il loro non può essere considerato Turismo. Per come lo si
intende oggi, il primo viaggio turistico fu effettuato nel 1841.
Il 5 luglio di quell’anno fu organizzato un viaggio in treno di
11 miglia da Leicester a Loughborough, a cui parteciparono 570
“turisti” al costo di uno scellino a testa. L’inventore
dell’iniziativa fu Thomas Cook, il quale dopo il successo
ottenuto con la prima proposta, si trasformò in un vero e
proprio venditore di pacchetti turistici. Possiamo dire che da
lui discende la moderna industria turistica.
Nel
1937 l’espressione turista
e turismo sono
stati coniati in via ufficiale alla Società delle
Nazioni, con la definizione: genti che viaggiano per periodi
di oltre 24 ore
Il viaggiare per turismo va considerato nella nostra società
come un nuovo bisogno di mobilità. Ad esso hanno concorso
diverse motivazioni. Innanzitutto l’enorme sviluppo dei mezzi di
comunicazione. Dopo il treno, oggi abbiamo automobili, autobus,
navi, aerei, sempre più potenti e capienti. I nuovi mass media
(come il grande potenziale di internet) ci permettono
un’informazione sempre più vasta. Le motivazioni del viaggiare
si sono moltiplicate. Le persone si spostano non solo per andare
in vacanza, ma anche per studio, pellegrinaggi, cure,
formazione, affari e attività culturali di diverso tipo. La
crescita dell’offerta e i prezzi sempre più convenienti hanno
ampliato sia la scelta che il target di riferimento.
La
parola Turismo ha un significato alquanto articolato.
L’”industria” turistica comprende:
servizi tangibili come
trasporti servizi di ospitalità servizi correlati come le
guide turistiche ingresso in musei o altre strutture similari
servizi di assicurazione per il viaggiatore servizi di
ristorazione e intrattenimento
Tra gli addetti specifici
abbiamo i venditori ultimi di servizi e gli intermediatori come
operatori turistici e agenzie turistiche.
Il volume d'affari prodotto dal Turismo ha
segnato una crescita quasi costante dagli anni ‘50 fino ad oggi.
E’ diventato una importantissima fonte economica per molti paesi
del mondo. Spesso questa attività favorisce lo sviluppo di
nazioni povere, tanto da essere usato come mezzo per la crescita
economica di questi paesi. Da esso è nato il turismo
responsabile cioè vincolato al rispetto per l'ambiente e le
culture locali Nella nuova ottica è nata la Carta sull'etica
del turismo e dell'ambiente, che considera il turismo come un
diritto dell'uomo, mezzo per lo sviluppo della
pace e della giustizia sociale.
L’Italia ha una
innata vocazione turistica, essendo ricca di un patrimonio di
beni culturali e ambientale del tutto inimitabile. Si colloca
tra i primissimi paesi meta di arrivi turistici. ”Per
l'Italia il settore turistico è un comparto economico di prima
grandezza con una incidenza nel Prodotto Interno Lordo
(ufficiale) del 7% e due milioni di occupati. Ogni anno le
strutture ricettive accolgono oltre 80 milioni di persone con
circa 350 milioni di pernottamenti”.
(Fonte: Legambiente)
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