Les Demoiselles d’Avignon (Le signorine di via Avignone) fu il primo quadro cubista di Pablo Picasso. È considerato il manifesto del Cubismo, nonché l’opera che ne segnò l’avvio
Il termine “cubismo” ebbe origine casualmente. Nel 1908, la giuria del Salon d’Autunno di Parigi respinse il dipinto di Georges Braque “Le case dell’Estac”. Henri Matisse, membro della giuria, descrisse scherzosamente l’opera come “dipinta con cubi”. I critici adottarono questo appellativo e Louis Vauxcelles, nel recensire la mostra di Braque alla galleria Daniel-Henry Kahnweiler, definì l’artista un uomo coraggioso che scomponeva forme e figure in schemi geometrici, “a cubi”.
Un’altra versione attribuisce la genesi del termine al poeta Max Jacob nel giugno 1907, durante incontri artistici con Pablo Picasso, Fernanda Olivier, Guillaume Apollinaire e Marie Laurencin. Un contributo significativo a questa rivoluzione artistica fu dato dalla pittura di Cézanne esposta a Parigi nel 1907 e dallo studio dell’arte africana, in particolare la scultura.
La storia del cubismo è generalmente divisa in tre fasi: il periodo cezannista o proto-cubismo (1904-1910), il cubismo analitico (1911-1912) e il periodo sintetico (1913-1914). Tuttavia, i confini cronologici di queste fasi possono variare tra diversi autori.
Pablo Picasso emerge come il principale esponente del movimento, affiancato da Georges Braque, originario degli espressionisti. Il celebre capolavoro di Picasso, “Les Demoiselles d’Avignon”, realizzato nel 1907, rappresenta una sorta di manifesto del cubismo, ispirato dall’antica scultura iberica e dalle maschere africane. Gertrude Stein definì i paesaggi di Picasso del 1909 come “i primi dipinti cubisti”.
Nella fase iniziale, Picasso e Braque collaborarono così strettamente che spesso risulta difficile distinguere i singoli autori delle opere. Un altro esponente significativo del gruppo è lo spagnolo Juan Gris. Nei primi anni, il cubismo suscitò scandalo e polemiche, comprese interrogazioni parlamentari, per la sua tecnica pittorica innovativa. Gli artisti vivevano in condizioni di povertà a Montmartre e St. Germain, e le loro opere erano vendute a basso costo. Solo dopo il 1912, con mostre presso il Salon des Indépendants e la Galerie de la Boétie, il cubismo ottenne un ampio riconoscimento, diffondendosi in tutta Europa, come dimostrano alcuni lavori dell’italiano Severini.
Sebbene molti interpretino il cubismo come un’astrazione, esso intende rappresentare una raffigurazione “realistica” mediante l’invenzione di oggetti esistenti in quanto dipinti. Picasso e Braque utilizzavano oggetti comuni, quali strumenti musicali, bicchieri, carte da gioco, lettere dell’alfabeto, stoffe e pezzi di giornale, per creare composizioni astratte, rendendo questi oggetti quasi irriconoscibili agli spettatori meno esperti.
La Prima Guerra Mondiale indebolì l’impulso anticonformista del cubismo, mentre la vittoria dell’Intesa generò un grande bisogno di pace e serenità nella popolazione. In questo contesto, nelle mostre d’arte riapparve Matisse con la sua arte solare, mediterranea e raggiante.
Storie-in-breve 7
A chiarimento delle problematiche relative al copyright delle immagini.
Le immagini eventualmente riprodotte in pagina sono coperte da copyright (diritto d’autore). Tali immagini non possono essere acquisite in alcun modo, come ad esempio download o screenshot. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di Legge, per iniziativa di ogni avente diritto, e pertanto Experiences S.r.l. è sollevata da qualsiasi tipo di responsabilità.