Hermann Rorschach – Andy Warhol ne interpretò le famose macchie

 

I nostri lettori conoscono senza dubbio il famoso test di Rorschach. Conoscono anche le “Warhol’s Rorschach”? È una serie di sessanta dipinti realizzati da Warhol nel 1984, modellata sul famoso test “inkblot”, concepito dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach. Il test si compone sostanzialmente di 10 tavole: su ognuna di esse è riportata una macchia d’inchiostro simmetrica: 5 sono monocromatiche, 2 bicolori e 3 colorate. Le tavole sono sottoposte all’attenzione del paziente una per volta. Senza limiti di tempo, lo psichiatra chiede al paziente di esprimere tutto ciò che la tavola gli ispira, descrivendo una propria sensazione oppure raccontando una storia stimolata dall’immagine rappresentata. Non esistono risposte giuste o sbagliate, nondimeno Rorschach ha compilato un complesso elenco per la valutazione del test. Dall’interpretazione delle risposte è possibile delineare il profilo del paziente (attitudini, personalità, eventuali problematiche). Mentre il test effettivo, del tipo psicologico proiettivo, fornisce dieci macchie standardizzate per penetrare la personalità del paziente, Warhol dal canto suo con le “Rorschach Paintings”  ha inventato una personale interpretazione del test piuttosto che dell’osservatore delle sue macchie. Le ha ottenute dipingendo un lato della tela per poi ripiegarla verticalmente per imprimere l’altra metà.

Ironia del caso è che Warhol, inizialmente, aveva compreso erroneamente il processo clinico, credendo che i pazienti creassero loro stessi le macchie d’inchiostro e i medici interpretassero i disegni prodotti: «I thought that when you went to places like hospitals, they tell you to draw and make the Rorschach Tests. I wish I’d known there was a set». Pensava, cioè, che quando ci si recava nella sede di un ospedale, i medici chiedessero di realizzare le macchie e che in questo consistesse il test di Rorschach. Non era assolutamente a conoscenza che ci fosse un set di 10 tavole già predisposte. A causa di questo iniziale equivoco, la serie “Warhol’s Rorschach” è una delle poche opere in cui l’artista statunitense non si basa su immagini preesistenti. Nel saggio di catalogo predisposto per una mostra dedicata a questi particolari dipinti, il critico Rosalind Krauss, legge la serie “Rorschach” come una “parodica visione dell’astrazione Color Field”, praticata da Helen Frankenthaler e Morris Louis, Kenneth Noland e Jules Olitski. Questo movimento pittorico è, infatti, caratterizzato dall’uso di tele interamente dipinte con estensioni di colore, escludendo qualsiasi interesse nei confronti di segno, forma, materia.

 

HERMANN RORSCHACH (Zurigo, 8 novembre 1884 – Herisau, 2 aprile 1922) è stato uno psichiatra svizzero. Deve la sua fama soprattutto alla creazione di un originale metodo psicodiagnostico creato indipendentemente dai presupposti freudiani. Tale metodo, detto Test di Rorschach, si avvale di una serie di dieci tavole coperte di macchie d’inchiostro nere o policrome che il paziente deve interpretare. Hermann Rorschach nacque nel 1884 a Zurigo, la “capitale svizzera della psichiatria” dell’epoca (in quei decenni operarono presso l’Ospedale Psichiatrico della città, il celebre Burghölzli, psichiatri del calibro di Eugen Bleuler, Carl Gustav Jung e C.Velvet). (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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Rorschach e il suo test, anima e moda

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