Nell’Europa del Ventunesimo secolo, un attraversamento stabile dello Stretto tra Scilla e Cariddi sarebbe più che opportuno, a patto che sia un progetto realizzabile in tempi umani e a costi sostenibili, accompagnato da una serie di miglioramenti delle reti viarie e ferroviarie sia sull’isola che sul continente, come coronamento a Sud dell’ambizioso corridoio scandinavo-mediterraneo che dovrebbe essere ultimato entro il 2030 nella rete TEN-T del progetto infrastrutturale paneuropeo CORE.
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Sabato 23 febbraio la nuova proposta dell’ingegnere Giovanni Saccà
