IL DIPINTO
Il mercante di tartarughe (Le Marchand de tortues) è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1854 dal pittore francese Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898), considerato un precursore del simbolismo, influenzato da Ingres. Questo dipinto è conservato nella collezione del Musée d’Orsay dalla sua acquisizione nel 2014. Il dipinto, che misura 89 × 118 cm, mostra un esterno diurno su un canale a Venezia, in primo piano, un giovane venditore di tartarughe, poco vestito, mezzo appoggiato a una colonna, lo sguardo rivolto verso una signora apparentemente benestante che sta giocando con dei cani. Al centro del dipinto una donna, accompagnata dal suo bambino, porta due secchi per mezzo di un giogo. Quale messaggio vuole trasmettere Puvy de Chavannes?
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L’ARTISTA
Pierre Puvis de Chavannes (Lione, 14 dicembre 1824 – Parigi, 24 ottobre 1898) è stato un pittore francese. Appartenne alla corrente simbolista e fu l’ultimo esponente della Scuola di Lione. È considerato uno dei maggiori rappresentanti della pittura francese del 1800. Pierre-Cécile Puvis nacque in un sobborgo di Lione, figlio di un ingegnere minerario discendente da un’antica e nobile famiglia della Borgogna. Solo in seguito aggiunse “de Chavannes” al suo cognome, con lo scopo di acquisire più prestigio. Compì i suoi studi al Liceo Enrico IV di Parigi, seguendo in particolare i corsi di Retorica, di Filosofia e di Diritto, con l’intenzione di seguire la professione paterna. Ma nel 1844 e nel 1845 si ammalò e dovette recarsi in convalescenza a Mâcon. Si recò poi in Italia e vi trascorse un anno. L’incontro con le opere dei grandi maestri italiani e con lo stesso paesaggio italico gli dischiusero nuove prospettive e sconvolsero i suoi programmi per il futuro. Al suo ritorno annunciò di voler rinunciare agli studi di ingegneria per divenire un pittore. Si stabilì così in un ampio studio presso la Gare de Lyon e iniziò a seguire i corsi di Henry Sheffer. A questi primi studi seguì un secondo soggiorno di studio in Italia, quindi, rientrato a Parigi, per breve tempo si recò nell’atelier di Eugène Delacroix, ma costui, per ragione di salute, cessò la sua attività. Puvis decise allora di continuare il suo apprendistato nella scuola di Thomas Couture. Gli studi di Puvis non seguirono però la prassi consueta. Egli preferì frequentare irregolarmente i maestri e lavorare spesso da solo. Di sua iniziativa, inoltre, si iscrisse ad un corso di anatomia presso l’Accademia di Belle arti.
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