Laura Parrivecchio – Il progetto di ri-uso nella città contemporanea

La città contemporanea si presenta oggi come una realtà eterogenea costituita da un insieme di ambienti diversi e discontinui nei quali si esplicitano il passare del tempo e dell’azione umana. Tali ambienti si configurano come vuoti urbani, spazi interstiziali distribuiti in vario modo all’interno di città costituite da centri storici, aree industriali dismesse, complessi residenziali periferici, a cui si aggiungono i tanti edifici e spazi abbandonati. Una realtà urbana in cui i «piani terra con le saracinesche abbassate ed edifici sfitti creano una scenografia che comincia ad essere familiare e quasi passa inosservata, da cui emergono le sagome di scheletri incompiuti, capannoni vuoti, retaggi rurali incastonati nel costruito» (Ferorelli, Cariello, 2014, domusweb).Tali luoghi sono il risultato sia della grande espansione urbana della metà del Novecento, sia dei vuoti lasciati dall’esodo degli insediamenti produttivi nei primi anni ’90che, come scrive Marc Augè, fungono da rovine.

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IMMAGINE DI APERTURA – Rielaborazione grafica della copertina della rivista   

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