Parma – In mostra il sottile fascino della porcellana

La mostra propone un viaggio nella storia del gusto e della ricchezza decorativa attribuito alla porcellana che durante il Settecento inebriò le Corti d’Europa, divenendo identificativo dello status sociale di chi la possedeva e, quindi, veicolo di diffusione del gusto e delle mode.

Parma, Reggia di Colorno – 15 Maggio 2021 – 19 settembre 2021
Le porcellane dei duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo
Mostra a cura di Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi

Bottega Meissen: Allegoria dell’Europa, Porcellana, cm 25,5

La mostra propone un viaggio nella storia del gusto e della ricchezza decorativa attribuito alla porcellana che durante il Settecento inebriò le Corti d’Europa, divenendo identificativo dello status sociale di chi la possedeva e, quindi, veicolo di diffusione del gusto e delle mode. Compatta, lucente e leggera, la porcellana si presta naturalmente alla realizzazione di quegli oggetti dalle linee agili ed eleganti, impossibili da ottenere con i materiali fino ad allora noti. Rimasta a lungo un segreto delle manifatture cinesi, fu ricreata in Europa nel secondo decennio del Settecento presso la corte di Augusto il Forte, Principe Elettore di Sassonia e re di Polonia e da qui si diffuse gradualmente in tutta Europa, nonostante i disperati tentativi di nasconderne la formula. Impiegata subito in campo ornamentale per realizzare statuine e vasi di fragile grazia, è sulla tavola che essa trova il suo naturale impiego, accompagnando quella sorta di riforma che interessa nello stesso periodo la cucina. Nella mensa nobiliare il lusso si mostra non più attraverso monumentali portate che identificano lo sfarzo nella semplice abbondanza, ma attraverso pietanze dai sapori meno forti e consistenze delicate.  Il nuovo stile alimentare, d’importazione francese, moltiplica il numero delle portate, ne riduce le porzioni che vengono servite in vasellame minuto, fragile, delicato e sempre diverso. È tuttavia la nuova passione per le bevande esotiche, il the, la cioccolata, il caffè che crea recipienti dalle forme nuove, adatte a degustare, fuori dai pasti, bibite dai sapori rari.

Bottega Meissen: Allegoria dell’Asia, Porcellana, cm 30,5

Il percorso espositivo evidenzia la piena adesione della corte di Parma al gusto imposto nel XVIII secolo dai modelli francesi; ricchezza decorativa e desiderio di ostentazione che in tutta Europa accompagnavano l’allestimento delle tavole. Anche sulle tavole dei duchi di Parma si può riscontrare una crescente specializzazione degli strumenti e del vasellame: dall’impiego di caffettiere, cioccolatiere, teiere, sorbettiere, che confermano il regolare consumo delle bevande esotiche di gran moda nel Settecento, fino alla presenza di surtout e trionfi da tavola. Grazie a Luisa Elisabetta, figlia prediletta del Re di Francia Luigi XV, moglie di Filippo I di Borbone, si afferma l’amore per la decorazione della tavola e la porcellana fa il suo ingresso trionfale prendendo il posto dei metalli preziosi. Soprannominata dal padre Babette condivideva con lui la passione per le porcellane ed il buon rapporto con Madame de Pompadour, attiva protettrice della manifattura di Vincennes e poi di Sevres, aveva rafforzato in lei il gusto per quei raffinati oggetti. Nei suoi frequenti viaggi a Versailles non trascurava di fare acquisti a spese del padre sia per dotare la sua “modesta residenza parmense” di adeguato vasellame alla moda sia per far dono al marito (“cher Pippo”) che mostrava di condividere con lei il piacere per le preziose porcellane.

Bottega Meissen: Vendemmiatori, Porcellana, cm 21

Numerose lettere documentano la passione dell’infanta Luisa Elisabetta per la porcellana e non solo per quella francese, Vincennes, Sèvres e Chantilly, che acquistò sia direttamente sia per il tramite di agenti, ma anche per quella di manifattura tedesca di Meissen. La magnificenza di questo pregiato impasto, è celebrata in mostra mediante l’esposizione di un importante selezione di oggetti in porcellana, che un tempo arricchivano le dimore dei Duchi di Parma, che offre una panoramica di quasi tutte le manifatture europee;  Meissen, Sèvres, Vincennes e Chantilly e quelle di produzione italiana di Doccia, Capodimonte e Cozzi. Raffinati servizi da tavola, servizi da the e caffè, statuine, tazze da gelato e oggetti da tavola curiosi appartenuti alla corte parmense e proveniente da importanti prestiti di musei e collezioni italiane.

IMMAGINE DI APERTURABottega Meissen: Allegoria del Fiume, Porcellana, cm 15,5

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