Il nuovo percorso virtuale immersivo per il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna si è dotato di un nuovo strumento: un percorso virtuale che consentirà a tutti gli utenti del web di accedere agli spazi espositivi e conoscere la storia produttiva della città di Bologna dal tardo Medioevo alla fabbrica 4.0.

Istituzione Bologna Musei | Museo del Patrimonio Industriale

VN 360°

Nuovo percorso virtuale immersivo ideato dallo Studio Veronesi Namioka
per il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Ingresso

Dopo il Museo internazionale e biblioteca della Musica, il Museo Civico Medievale e il Museo per la Memoria di Ustica, un’altra sede dell’Istituzione Bologna Musei si apre alla tecnologia immersiva virtuale con l’intento di porre l’utente e i suoi diversi bisogni e interessi al centro della progettazione di contenuti che vadano a integrare l’esperienza di visita fisica negli spazi museali, sfruttando al meglio le potenzialità del digitale.

Grazie al percorso virtuale immersivo VN 360° che lo studio di comunicazione Veronesi Namioka ha realizzato per il Museo del Patrimonio Industriale, navigando sul sito www.museibologna.it/patrimonioindustriale sarà possibile accedere a una visita virtuale panoramica lungo l’intero percorso espositivo, situato all’interno della fornace da laterizi Galotti costruita nel 1887, e visualizzare un ricco apparato video che spiega e approfondisce i principali snodi narrativi del museo.

Come nella realtà, la visita prende avvio al piano terra, dove si viene accolti dalla ricca collezione di stampi in gesso degli anni Venti e dalle forme monumentali del forno Hoffmann, cuore della fornace, in cui – fino agli anni Sessanta del ‘900 – avveniva la delicata fase di cottura delle terrecotte.
All’interno del forno si entra nella Bologna del XIX secolo, una città che vive una profonda crisi economica legata alla fine dell’industria tessile e che cerca nuove strade produttive. La voce narrante dell’economista David Ricardo ricorda il dilagare della povertà in città mentre le voci di Giovanni Aldini e Luigi Valeriani, docenti universitari, rimandano alle loro volontà testamentarie che condurranno alla nascita della prima scuola tecnica cittadina nel 1844, ancora oggi attiva come una delle più antiche scuole tecniche d’Italia e d’Europa.
La tecnologia virtuale consente di visualizzare in alta risoluzione modelli, strumentazione scientifica e macchine funzionanti provenienti dall’Istituto Aldini Valeriani che raccontano la storia e lo sviluppo della città nel corso del XIX secolo nonché gli apparati di lettura come pannelli e didascalie.

Area Macchina a vapore

Spostandosi all’esterno del forno, sotto le arcate del portico, è possibile attivare alcuni video e vedere in funzione macchine e prototipi risalenti agli anni 1940-1960: dosatrici e confezionatrici per dadi da brodo Corazza, confezionatrici per carta Cassoli e per caramelle ACMA.

Il percorso prosegue al secondo piano dove un tempo avveniva la fase di essiccazione delle argille e che oggi ospita la sezione dedicata all’antica Bologna dell’acqua e della seta. Modelli ed exhibit ci immergono nella suggestiva città dei canali e delle ruote idrauliche.

Due video sottotitolati per persone sorde, attivabili lungo il percorso, mostrano la complessità del sistema idraulico e il viaggio del velo di seta da Bologna a Venezia lungo il canale Navile. Un terzo video mostra il funzionamento del mulino da seta alla bolognese, tecnologia raffinata e insuperata dal XV al XVIII secolo.

La segnaletica virtuale che guida i percorsi conduce alla sezione dedicata al moderno distretto industriale bolognese. Le riprese a 360 gradi visualizzano la complessità del distretto mostrando le macchine da pasta, le macchine automatiche e le motociclette. I video attivabili in remoto illustrano il funzionamento delle macchine, le innovazioni, la diffusione delle tecnologie e delle capacità competitive.

Il ruolo giocato dalla formazione tecnica nell’affermazione industriale della città viene ripercorso nello spazio legato alla Scuola Officina, parte integrante dell’educazione tecnica impartita per prima nell’Istituto Aldini Valeriani. Il tecnigrafo, gli strumenti di fucina, il tavolo da aggiustaggio, gli apparati iconografici storici e il video Testa punta contropunta costituiscono gli ingredienti di questa parte del tour che si conclude scendendo al primo piano nella Fabbrica del Futuro. Questo spazio ha le caratteristiche di un laboratorio interattivo e multimediale e documenta le linee di sviluppo che stanno modificando l’ambiente e l’assetto produttivo e organizzativo delle aziende del nostro territorio. Le stazioni che lo compongono, dalla realtà virtuale alla robotica, consentono di visualizzare i processi produttivi di un sistema in continuo aggiornamento e di valorizzare le potenzialità del settore industriale bolognese.

Scuola Aldini Valeriani, Officina

Un’ultima sezione, che si modificherà nel tempo, è dedicata alla mostra temporanea Moto bolognesi degli anni 1950-1960 in cui oltre trenta motociclette testimoniano la sorprendente vivacità produttiva e la grande cura sia tecnica, nella meccanica e nella ciclistica, che estetica. Tra le principali produttrici di moto spiccano F.B Mondial, Ducati, Moto Morini e DEMM.

La nuova esperienza virtuale restituisce una visione a 360° del percorso di visita e rinnova la vocazione del museo a luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori ma anche da appassionati, turisti e bambini.
La scelta di arricchire il tour immersivo con numerosi video e narrazioni interattive persegue l’idea di uno strumento attrattivo e funzionale per molteplici obiettivi: approfondire le tematiche affrontate, fornire spunti per progetti educativi, lasciare ai visitatori la scelta di riprendere in un secondo momento le suggestioni e i temi del museo.

Dal confronto e dall’attiva collaborazione tra il Museo del Patrimonio Industriale e lo studio Veronesi Namioka, guidato da Fuyumi Namioka e Silvia Veronesi, ha preso vita il progetto VN 360°. Il percorso virtuale è dunque il risultato della fusione tra competenze storico-culturali e tecnologie digitali di ultima generazione, che consentono di integrare l’offerta espositiva del museo fisico con esperienze emotive e multimediali virtuali, in stretta sinergia con la competenza dello staff del museo che ha curato la parte dei contenuti informativi selezionando contributi audio e video per accompagnare il racconto per immagini.

La regia dello Studio Veronesi Namioka ha restituito la complessità delle fonti e degli strumenti di visita impiegati in museo, utilizzando riferimenti grafici e segnaletica che permettono di identificare i contenuti informativi del percorso, consentendo, ai potenziali pubblici, di percorrere virtualmente gli spazi del museo, guidati da più mappe virtuali nella fruizione degli oggetti esposti, suscitando così l’intenzione di pianificare, per approfondirne la conoscenza, una prossima visita fisica al museo, o viceversa, di ritornare virtualmente a visitarne le sale, dopo la visita, da casa.



Informazioni

Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara 123 | 40133 Bologna
Tel. +39 051 6356611
museopat@comune.bologna.it
http://www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Facebook: Museo del Patrimonio Industriale
Instagram: @museopat
YouTube: MuseoPatrimonioIndustriale


Studio Veronesi Namioka
www.veronesinamioka.com

Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Ufficio Stampa Istituzione Bologna Musei
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it

IMMAGINE DI APERTURA – Area Mulino da seta

About the author: Experiences