A Bucha fra i morti abbandonati nelle piazze con il piede straniero sopra il cuore

L’insulsa e sistematica negazione dei fatti da parte russa non può oscurare l’orrore generalizzato contro una intera Nazione. Da noi, si produrranno nuove diatribe televisive e si solleveranno spelacchiati dubbi accademici. Tutto per spiegare dove stia la verità. Contro il positivismo, basato sulla certezza dei fatti, Nietzsche replicava che «no, i fatti proprio non esistono, bensì esistono solo interpretazioni». Per questo vogliamo dare qualche esempio di come questa mattina sulle pagine dei quotidiani, nazionali e internazionali, l’interpretazione sia unanime. Vorremmo, però, anche aggiungere che la guerra è sempre orrore: oggi e in passato. Con questi versi, Salvatore Quasimodo testimoniava sommessamente come il silenzio, in momenti particolari, sa fare molto rumore.

Alle fronde dei salici
«E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».

(Salvatore Quasimodo, da Giorno dopo giorno)

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Una selezione dei quotidiani di oggi Lunedì 4 aprile 2022 in Italia e all’Estero
come compaiono sul sito web IL GIORNALONE

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