L’Art Nouveau e Mucha

PROSPETTIVE.

All’inizio del secolo scorso, erano già esistenti alcune correnti artistiche, diverse tra loro per contenuti ed ispirazione, quali il Futurismo e l’Art Nouveau. Ma mentre il Futurismo non è sempre bene accetto a tutti, non abbiamo mai incontrato qualcuno a cui non piaccia l’Art Nouveau. Fu, tuttavia, presente nel panorama dell’arte nuova come una cometa veloce, intensa ma temporanea. Si spense nel giro di un paio di decenni.

Il Tema
La Belle Époque fu incoronata dall’Art Nouveau. Dolce e sensuale. I disegni pubblicitari dell’artista ceco Alfons Mucha (1860-1939), protagonista tra i massimi della corrente di inizio Novecento, sono stati in passato anche oggetto di varie mostre, attestazione dei contenuti artistici di questo stile “moderno”.

Le grandi città europee, tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento, tra macchine e fiori, s’ingentiliscono. Le linee diventano flessuose e morbide, appaiono dolci e luminosi volti di fanciulle, la decorazione prende forma vegetale. Compaiono rose, narcisi, ninfee, pavoni e farfalle. Il tutto fluttuante nello spazio pubblicitario, nei manifesti e nelle riviste. In Italia lo stile Art Nouveau prende il nome di Stile Floreale o Liberty. Quest’ultimo termine ha origine da Arthur Liberty, commerciante britannico, che tra i prodotti dei suoi Grandi Magazzini di Londra vende oggetti d’arte di questa nuova corrente, così diversa da tutte le altre.

Contemporaneo del Liberty è anche il Movimento futurista, che anziché ispirarsi alla natura, si rifà al concetto di macchina e di velocità. È uno stile forte, duro e “maschile”, mentre il Liberty potrebbe essere definito “femminile”. Sono quindi stili contrapposti. Ambedue, però, utilizzano l’asimmetria della composizione grafica. È il segno dei nuovi tempi che si annunciano.

Alfons Mucha, artista Art Nouveau, viaggia in Italia, prima a Milano, poi a Genova. Nel suo passaggio lascia traccia di sé. Natura, trasparenze, presenze femminili botticelliane, sono alla base dell’arte di Mucha; sono il “marchio di fabbrica” che caratterizza ogni sua opera. Ma non è solo grande intelligenza grafica. Unitamente, ecco la malinconia, il lirismo di una interpretazione poetica. Se il Futurismo è forza, velocità, la macchina su tutto che apre nuovi scenari, Mucha si rifà, invece, alla Danza, alla Musica e alla Pittura, forse ispirato dalle composizioni dei Preraffaelliti.

Le ragazze di Mucha sono ben vestite, ma spesso anche velate e sensuali. Angeli e contemporaneamente “femmes fatales”. Moderne ninfe, licenziose ed ammiccanti, trasformano un prodotto nel desiderio di comprarlo e provarlo. Pubblicizzano lo Champagne Ruinart, le Bières de la Meuse, i biscotti Lefèvre-Utile e le sigarette Job. Questi sono soli alcuni dei prodotti presentati servendosi della sua opera geniale e raffinata. I suoi disegni sono così originali da oscurare lo stesso prodotto offerto.

Le numerosissime composizioni e applicazioni di Mucha, tra disegni, realizzazioni grafiche, litografie a colori, poster e illustrazioni, ma anche maioliche, gioielli e oggetti d’ogni tipo, fino ai Vasi Daum e Gallé, declinano ampiamente tutta la sua creatività, in vari temi e utilizzi.

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