Istituto Nazionale di Studi Romani: Una MOSTRA racconta L’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma 1890 – 1930

Istituto Nazionale di Studi Romani

L’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma 1890 – 1930

In un’Italia postunitaria, l’Associazione diventò un riferimento importantissimo per la valorizzazione, il restauro e la salvaguardia dei monumenti di architettura di Roma e diede il via alla Scuola di Architettura, oggi Facoltà di Architettura de la Sapienza Università di Roma

Dal 10 ottobre 2022 l’Istituto Nazionale di Studi Romani accoglie la mostra che racconta la storia dell’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura (AACAR), fondata nel 1890 a Roma dall’architetto Giovanni Battista Giovenale (1849-1934) e da un gruppo di soci promotori legati al mondo artistico, architettonico e letterario dell’epoca.

In un’Italia postunitaria, l’Associazione diventò in breve un riferimento importantissimo per la valorizzazione, il restauro e la salvaguardia dei monumenti di architettura, grazie al prestigio e l’intensa operosità dei suoi membri.

Nell’impegno dell’Associazione affondano pure le radici della Scuola di Architettura, la cui l’attività didattica iniziò nel 1921 e che da poco ha festeggiato i “100 anni di Scuola di Architettura alla Sapienza di Roma“.

L’esposizione (fino al 7 novembre), promossa e curata dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (CSSAr) è realizzata con il contributo di Sapienza Università di Roma nell’ambito delle Iniziative di Terza Missione 2020 e organizzata dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura con il Dipartimento di Storia Disegno e Restauro dell’Architettura, presso l’Istituto Nazionale di Studi Romani.

La mostra – divisa in cinque sezioni – raccoglie materiale inedito a illustrare i progetti collegati al ruolo di Roma Capitale, dalle problematiche urbanistiche a quelle edilizie, dal restauro all’archeologia, dal verde fino alle strutture per lo spettacolo: dipinti, schizzi, disegni, fotografie e documenti testimoniano la grande attività dell’Associazione, dai progetti per i villini di Anzio presentati per un concorso del 1921, ai bozzetti del Ministero della Marina e del Ministero della Pubblica Istruzione in mostra alla I Biennale romana (1921); dal disegno per la sistemazione del palazzetto di Venezia (1910), allo studio della torre degli Anguillara, unico esempio di residenza medioevale a Roma; dal progetto di sistemazione tra piazza San Silvestro e via due Macelli, a quello per la sistemazione delle pendici del Campidoglio; dalla veduta prospettica della nuova borgata marina di Ostia agli schizzi delle case cooperative per impiegati a piazza Caprera; dal progetto per la sistemazione del Borghetto Flaminio a quello per il restauro del portico della chiesa di San Lorenzo in Lucina.

Evento eccezionale all’interno della mostra è la presentazione al pubblico di otto grandi tele realizzate in occasione dell‘Esposizione Universale di Roma del 1911 e mai più esposte da allora, che rappresentano i principali progetti su Roma dell’Associazione, come lo studio per il restauro della chiesa di San Saba; il piano per il nuovo assetto della piazza davanti Santa Maria in Cosmedin e la Bocca della Verità; il disegno della sistemazione del Foro Boario e del Tempio della Fortuna Virile per finire con gli studi dedicati a via dei Coronari.

Create da Umberto Amati e presentate all’epoca nel Palazzo delle Belle Arti a Vigna Cartoni – oggi Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Valle Giulia -, le tele sono state conservate nell’archivio dell’Associazione prima e nel Centro di Studi poi e recentemente restaurate e intelaiate in modo da garantire una più adeguata protezione e conservazione e consentirne l’esposizione dopo oltre cento anni dalla loro prima apparizione.

I progetti sviluppati dall’Associazione – i cui elaborati sono conservati nell’Archivio e nella Biblioteca del Centro di Studi – rappresentano un patrimonio documentario di particolare importanza per la storia dell’architettura e dell’urbanistica di Roma: il fondo comprende oltre i disegni anche fotografie, scritti e carteggi riconducibili a numerosi architetti e progettisti tra i quali – oltre il fondatore Giovanni Battista Giovenale – anche Gustavo Giovannoni (1873-1947), fautore della nascita della Scuola di Architettura e fondatore del Centro Studi, personaggio di spicco, autore di molte opere edilizie nella prima metà del XX Secolo; per non dimenticare Marcello Piacentini (1881-1960), architetto di primo piano tra le due Guerre.

Catalogo curato dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura, BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI PER LA STORIA DELL’ARCHITETTURA, Anno 2021 N. 5 (n.s.), Edizioni Quasar


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