Bologna, MAMbo: “Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT”

Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MITVeduta della mostra al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Foto Ornella De Carlo

Non sono dove mi cercate
Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT
A cura di Michele Bertolino
con un’installazione sonora di ALMARE, Non siamo dove ci cercate

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Project Room 11 novembre 2022 – 8 gennaio 2023
Opening giovedì 10 novembre 2022 h 18.00

La Project Room del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, spazio tematico in cui vengono ricostruite, raccontate e valorizzate le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo, si apre a un nuovo progetto espositivo che sarà vi- sibile dall’11 novembre 2022 all’8 gennaio 2023: Non sono dove mi cercate. Porpora Mar- casciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT.

La mostra, a cura di Michele Bertolino, presenta una selezione di disegni inediti, che Marca- sciano realizza dagli inizi degli anni Settanta, quando per la prima volta scende le scale dello Studio Uno Underground, un centro sociale, sede politica e galleria d’arte gestita da alcuni hip- pies nel suo paese natale, San Bartolomeo in Galdo (Benevento).

Prodotti tra il 1973-1977 e ancora dal 1981 alla metà del decennio, e dimenticati per diversi anni in soffitta, i disegni sono composizioni psichedeliche in cui gli immaginari di un’intera generazione prendono la forma di surreali paesaggi meccanici e formazioni stratificate in cui corpi alieni, mani e labbra, seni, vagine, falli e tubi si fondono l’uno nell’altro.

La stessa tecnica riflette la porosità del contesto in cui le opere sono state eseguite: la carta è spesso lavorata con il diluente, o acqua ragia, che permette di trasferire colori e immagini da quotidiani o fotografie e giocare con macchie e sfumature, facendo emergere favole e incastri. Il rock acido dei Pink Floyd e il teatro anarchico del Living Theater prima, poi la pratica rivolu- zionaria, creativa e “frocia” e l’esperienza in transito: tutto si condensa in acquerelli e collage da cui trasuda l’immagine di un corpo collettivo senza organi, espanso e resistente.

Sui disegni è la stessa Porpora Marcasciano a raccontare:
Qualche anno prima di morire, mia mamma sistemando la soffitta di casa, fece una scoperta archeologica per me importantissima: una vecchia cartella contenente circa cinquanta di miei disegni datati 1973-1977 e alcuni più recenti datati prima metà degli anni Ottanta. Da aggiun- gere alla narrazione la mia passione nel dipingere e disegnare che si interruppe in una fase cri- tica della vita a metà degli anni ottanta. I disegni più che un valore artistico hanno, a mio av- viso, un valore simbolico poiché incarnano nei segni e nel significato il senso profondo di quegli anni. Io la considero pura creatività psichedelica”.

Le vicende del ‘77 italiano, i convulsi anni del Movimento Frocio che conquista il Cassero di Por- ta Saragozza nel 1982, l’affermarsi politico dell’esperienza trans con l’approvazione della legge 164, che consente alle persone trans di vedere riconosciuto il proprio genere elettivo, sono pas- saggi importanti, iscritti nel significato e nell’iconografia dei disegni di Marcasciano.

Tali fermenti e movimenti politici, di cui Bologna è uno dei principali laboratori, si lasciano in- travedere nella Project Room del MAMbo, tramite una raccolta di materiali d’archivio. Ritagli di giornali, fotografie, libri, comunicati stampa, documenti politici, flyer e copertine di dischi so- no riprodotti su pannelli semitrasparenti che riconfigurano l’architettura della sala. In questo modo il pubblico è immerso in cronologie non lineari, obbligato a spostare continuamente lo sguardo in un viaggio alla ricerca di genealogie personali.

Le stesse atmosfere vengono attualizzate nell’installazione sonora Non siamo dove ci cercate realizzata per l’occasione da ALMARE, in cui testimonianze, canzoni, registrazioni e materiali d’archivio ci proiettano nel mezzo di rumori e sogni tuttora attuali.

Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT prova così a tracciare la pagina del diario di un’epica plurale e favolosa, mescolando i dise- gni con voci singole e canti collettivi dove possano prendere corpo la creatività psichedelica, il sesso anarchico, la felicità radicale e l’utopia.

La mostra si realizza con la collaborazione di: MIT – Movimento Identità Trans, Divergenti – Festival internazionale di cinema trans, Archivio storico del MIT.
Si ringraziano inoltre: Centro di Documentazione “Aldo Mieli” e Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTI+ Center.

Porpora Marcasciano (San Bartolomeo in Galdo, Benevento, 1957) è tra quellə che “nel 1977 avevano vent’anni e ora sono minorenni” (A. Pazienza): attivista, sociologa, attrice, figura di riferimento del movimento queer italiano, artista. Le sue tante vite hanno attraversato Napoli e Roma, e sono approdate a Bologna; si sono intrecciate con il movimento del ‘77, i collettivi gay e il movimento trans; hanno scritto libri, intessuto storie altrimenti dimenticate, disegnato ri- tratti collettivi.


SCHEDA TECNICA

Mostra:
Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT

A cura di:
Michele Bertolino

Promossa da:
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Sede:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna via Don Minzoni 14 | Bologna

Periodo di apertura: 11 novembre 2022 – 8 gennaio 2023 Opening giovedì 10 novembre 2022 h 18.00

Orari di apertura:
martedì e mercoledì h 14-19
giovedì h 14-20
venerdì, sabato, domenica e festivi h 10-19 chiuso lunedì non festivi

Ingresso:
Intero 6 euro | ridotto 4 euro | gratuito per possessori Card Cultura

Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
e-mail UfficioStampaBolognaMusei
Elisa Maria Cerra e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it
Con la collaborazione di Ornella De Carlo

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