Museo Nazionale Romano presenta ULISSE E GLI ALTRI. Alla scoperta dei capolavori nascosti del Museo Nazionale Romano

Mosaico con Ulisse e le Sirene
Mosaico
Da Quarto di Corzano, ambiente termale di una mansio (stazione di posta)
Terme di Diocleziano, depositi (Olearie), inv. 519957
Metà-fine II secolo d.C.

La scena principale è inquadrata da una cornice vegetale: Ulisse è legato all’albero maestro di una
nave con le vele arrotolate e le corde sciolte, mentre i suoi compagni continuano a remare; a
sinistra una sirena in tunica corta suona una lira, mentre di quella di destra si riconoscono solo le
zampe di uccello. In corrispondenza dei diversi personaggi sono indicati alcuni nomi in greco. A
un secondo momento di vita del mosaico risalgono invece le iscrizioni latine che rimandano
probabilmente ai gestori della mansio.

Testa di Ulisse
Marmo greco a grandi cristalli
Roma, dal sepolcreto degli Statili
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 130
Prima età imperiale

La testa ritrae un uomo maturo con chioma fluente e folta barba, che si volta vigorosamente verso destra; l’identificazione con Ulisse è dovuta alla presenza del copricapo conico e rigido, il cosiddetto pileus, che aderisce alla testa, ricadendo sulla nuca a coprire i capelli lunghi.

Testa di Penelope
Marmo pario
Da Roma, Tevere
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 580
Prima metà del II secolo d.C.

Nonostante lo stato di conservazione molto compromesso, nella testa è possibile riconoscere la replica di un tipo statuario noto come Penelope. La scultura si caratterizza infatti per la posa reclinata del capo, sostenuto dalla mano destra (di cui resta una piccola parte sopra la tempia) e coperto da un copricapo su sui si posa un pesante mantello, e per la disposizione dei capelli che si susseguono in piccoli riccioli a virgola lungo il contorno del viso.

Testa di Circe
Marmo greco
Da San Felice Circeo (vetta del monte Circeo, ruderi del santuario c.d. di Circe, 1928)
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 108914
Prima metà del I secolo a.C.

L’identificazione di questo ritratto femminile con Circe si deve al suo ritrovamento sul promontorio del Circeo; come indica il taglio alla base del collo, la testa doveva appartenere a una scultura modellata a parte, forse la statua di culto del santuario a lei dedicato. Il ritratto, caratterizzato da lineamenti marcati che indicano una bellezza dura e sicura di sé, era arricchito con un diadema che sormontava l’acconciatura, come dimostrano i tre perni visibili sul capo.

Ulisse e gli altri
Alla scoperta dei capolavori nascosti del Museo Nazionale Romano

8 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023
(prima esposizione)

APERTURA AL PUBBLICO da giovedì 8 dicembre 2022

Terme di Diocleziano
Viale E. De Nicola 78, Roma

Il Museo Nazionale Romano apre le porte dei propri depositi e svela alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile un patrimonio culturale inaspettato.

Attraverso Depositi (ri)scoperti si avvia infatti il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo“, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi.

La prima tappa del viaggio tra i depositi del Museo Nazionale Romano è dedicata a “Ulisse” (8 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023) che, con la sua inappagabile sete di conoscenza, incarna l’incapacità di arrendersi di fronte a un mondo inaccessibile.

Viaggiatore per eccellenza, Ulisse è guida ideale per iniziare questo percorso alla scoperta di opere sconosciute, (ri)scoperte ed esposte nelle maestose Aule delle Terme di Diocleziano.

Il viaggio di Ulisse continuerà idealmente nel secondo momento espositivo dedicato a “gli altri” (14 gennaio – 19 febbraio 2023), approfondendo il rapporto tra gli antichi Romani e le altre culture. Una riflessione sul modo in cui gli antichi percepivano e rappresentavano popolazioni diverse tra stereotipi, diffidenza e curiosità.

Il Museo Nazionale Romano conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente. È nostro dovere – dichiara Stéphane Verger Direttore del Museo Nazionale Romano – far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. Grazie al programma “Urbs, dalla città alla campagna romana” finanziato dal Programma Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, il Museo Nazionale Romano sarà in grado nei prossimi anni di aprire nuovi spazi espositivi che permetteranno di ampliare il percorso museale. Nelle more del completamento dei lavori nelle quattro sedi del Museo, si proporranno delle presentazioni tematiche temporanee nelle quali si riuniranno delle opere poco note, mai viste o da tempo nascoste nei magazzini. Il primo di questi Depositi (Ri)scoperti è il frutto di un proficuo partenariato pubblico-privato, un tipo di collaborazione che si augura possa essere rinnovato e ampliato nel futuro. La scelta del tema – Ulisse e gli altri – è particolarmente adatta al momento che sta vivendo il Museo Nazionale Romano, che inizia un’impegnativa avventura attraverso la quale contribuirà a traghettare il pubblico verso le nuove realtà del mondo, della Storia e della contemporaneità.”

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di ANAGINA – Associazione Nazionale Agenti Imprenditori Assicurativi e l’allestimento a cura di Contemporanea Progetti – che da oltre venti anni organizza mostre in Italia e nel mondo – si avvale di un’esposizione immersiva e multimediale ad alto contenuto emozionale.Sul sito istituzionale del Museo Nazionale Romano (museonazionaleromano.beniculturali.it) saranno disponibili testi in linguaggio facilitato realizzati dal Servizio Educativo del MNR, specificatamente dedicati a persone con disabilità cognitiva e ai loro caregiver, per permettere la preparazione della visita e facilitare la comprensione del percorso espositivo a questo pubblico con esigenze speciali.

Il percorso espositivo inizia dal grande mosaico di Ulisse e le Sirene (da Quarto di Corzano, provincia di Rieti, II secolo d.C.), che sarà presentato in un suggestivo allestimento multimediale che immerge il visitatore nel racconto del viaggio di Ulisse.

Intelligente, intraprendente, tenace e assetato di sapere e di avventura, Ulisse è rappresentato nelle sue fattezze dalla testa di Ulisse in marmo greco (proveniente dal sepolcreto degli Statili, prima età imperiale): un uomo maturo, con chioma fluente e fitta barba, riconoscibile dal caratteristico copricapo, il pileus, suo comune attributo.

A dare risalto alle virtù di Ulisse contribuiscono le numerose figure femminili che animano il mito: l’amata moglie Penelope (esposta una testa in marmo del II secolo d.C.); l’affascinante Circe, con i suoi magici sortilegi (esposto un suo ritratto in marmo greco rinvenuto nel 1928 sul promontorio del Circeo); e la sua protettrice divina Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma.

A raccontare le avventure di Ulisse, e degli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura, sono inoltre esposti un sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede (da Isola Sacra, seconda metà del II secolo d.C.) e un‘urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C.).

A partire dal 14 gennaio (fino al 19 febbraio 2023), un secondo momento espositivo sarà dedicato a coloro che ruotano intorno alla figura di Ulisse, ovvero “gli altri”: altri popoli, altre culture, altri mondi.

Lo sguardo si amplia e dal viaggio di un solo eroe si passa a quello dell’intero popolo dei Romani, qui raccontati per la loro capacità di rapportarsi con genti diverse – dai barbari ai minuscoli pigmei – e di confrontarsi con le tante popolazioni sconfitte e assoggettate.

Il progetto di valorizzazione dei depositi proseguirà (ri)scoprendo e restituendo ai visitatori altri straordinari reperti del Museo Nazionale Romano.

Marmo bianco a grana fine
Dall’Isola Sacra
Terme di Diocleziano, depositi (Aula V), inv. 115173
Seconda metà del II secolo d.C.

Sulla sinistra è raffigurato un gruppo di ragazze, le figlie del re Nicomede cui Teti, la madre di Achille, aveva affidato il figlio per proteggerlo dalla guerra; richiamato dal trombettiere, in secondo piano nella parte sinistra del sarcofago, e da Ulisse e Diomede, in primo piano sempre sulla sinistra, Achille, al centro della scena, è già in armi e pronto alla battaglia nonostante una delle ragazze, Deidamia, cerchi di trattenerlo.
Foto_Hartwig_Koppermann

Uffici Stampa

MUSEO NAZIONALE ROMANO
Angelina Travaglini | mn-rm@beniculturali.it
Adele Della Sala | ads@ufficiostampa-arte.it
Anastasia Marsella | am@ufficiostampa-arte.it

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