Città metropolitana di Bologna: Insediamento artiste/i e inizio residenze Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition: le artiste e gli artisti selezionati nella sede della Città metropolitana di Bologna.
Da sinistra a destra: Beatrice Favaretto, Davide Sgambaro, Lorena Bucur,  Giorgia Lolli, Valentina Furian, Lorenzo Modica.
Foto: Ornella De Carlo

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition: le artiste e gli artisti selezionati si insediano negli spazi dei sei Distretti culturali dell’area metropolitana di Bologna che li ospiteranno fino al 30 giugno 2023.

Sono arrivati e sono in fase di insediamento nelle rispettive sedi dei sei Distretti culturali dell’area metropolitana di Bologna le artiste e gli artisti selezionati con avviso pubblico per il Nuovo Forno del Pane Outdoor EditionLorena Bucur (Cremona, 1996), Distretto culturale Pianura Ovest, San Giovanni in Persiceto, Convento di San Francesco; Beatrice Favaretto (Venezia,1992), Distretto culturale Reno Lavino Samoggia, Casalecchio di Reno, Montagnola di Mezzo; Valentina Furian (Venezia,1989), Distretto culturale Savena – Idice, San Lazzaro di Savena, 10Lines e Kappa NÖUN; Giorgia Lolli (Reggio Emilia, 1996), Distretto culturale Pianura Est, Budrio, Le Torri dell’Acqua; Lorenzo Modica (Roma, 1988), Distretto culturale Appennino Bolognese, Castiglione dei Pepoli, Municipio di Castiglione dei Pepoli; Davide Sgambaro (Cittadella, Padova, 1989), Distretto culturale Imolese, Imola, Centro d’Arte Novella Guerra.

Il progetto è stato sviluppato su iniziativa e invito del Comune e della Città metropolitana di Bologna – sulla base dell’innovativa esperienza del Nuovo Forno del Pane, nata al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19 e supportare gli artisti offrendo loro uno spazio di produzione – aprendosi al raggio più ampio dei sei Distretti culturali della Città metropolitana di Bologna, che diventa una diffusa città creativa e culturale.
La possibilità di vivere, lavorare, interagire con il territorio, dar vita a progetti artistici individuali e condivisi, è stata, infatti, estesa dall’ambito esclusivamente cittadino al raggio più ampio di sei Comuni degli altrettanti Distretti culturali pubblicando un avviso pubblico finalizzato alla selezione di sei artiste, artisti o collettivi artistici destinati a risiedere e lavorare in strutture messe a disposizione nei Comuni stessi.
Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition offre la possibilità di creare una rete in grado di valorizzare le ricerche artistiche più contemporanee e divenire il connettore tra le diverse realtà già attive sul territorio metropolitano e le artiste e gli artisti che operano in Italia.
I nomi dei 6 vincitori dell’avviso pubblico sono stati annunciati il 9 febbraio scorso e sono stati selezionati tra una rosa di 126 candidature provenienti da tutta Italia da una commissione presieduta dal direttore del MAMbo e composta da membri esperti interni allo staff del museo. Potranno soggiornare e lavorare negli spazi messi a disposizione fino al 30 giugno 2023.

Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, commenta: La Città metropolitana di Bologna intende valorizzare il proprio protagonismo culturale contribuendo a realizzare un ricco e diversificato sistema culturale distribuito nel territorio e in stretta relazione con la città di Bologna. Il protagonismo dell’area metropolitana si accompagna alla volontà di valorizzare quello delle artiste e degli artisti. Questa edizione del Nuovo Forno del Pane,che abbiamo voluto metropolitana, muove un passo importante in tale direzione, coinvolgendo in prima persona i sei distretti culturali in cui è suddiviso il territorio metropolitano. Un o una artista e una residenza artistica per ciascun distretto. La risposta numerosa e qualitativamente rilevante, giunta da tutta Italia all’invito, sottolinea come sia presente nelle artiste e negli artisti contemporanei la volontà e il bisogno di portare avanti esperienze di vita e lavoro che interagiscano in maniera creativa con il territorio, rafforzando l’idea della Città metropolitana di Bologna quale città artistica e culturale diffusa”.

Giovanna Trombetti, dirigente Area Sviluppo Economico della Città metropolitana di Bologna, osserva: “Siamo nel quadro di una strategia complessiva per rendere il territorio metropolitano un luogo interessante per studiare, lavorare, sviluppare progetti, vivere. E in questo caso decliniamo in ambito culturale questa strategia, in un dialogo virtuoso tra eccellenze territoriali e giovani artisti”.

Per Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna: “La seconda edizione del Nuovo Forno del Pane che si diffonde nella Città metropolitana di Bologna costituisce un contributo molto importante anche per la creazione del sistema museale metropolitano oltre che per l’identità artistico-culturale e creativa del territorio”.

Aggiunge Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo e curatore del progetto: “Parte la seconda edizione del Nuovo Forno del Pane e lo fa diffondendosi nella Città metropolitana di Bologna, mettendo in rete sei realtà attive nella ricerca e nella produzione artistica dei sei Distretti culturali del territorio. I sei artisti selezionati avranno il compito di interpretare con le loro opere le relazioni e le peculiarità di questi luoghi e l’opportunità unica di misurarsi con le eccellenze e le professionalità locali“.

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition rientra nelle azioni di Officina Creativa per Bologna, percorso di creazione del sistema culturale metropolitano promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna, con il supporto di Fondazione Innovazione Urbana.
Il progetto è a cura di Lorenzo BalbiCaterina Molteni Sabrina Samorì ed è coordinato da Giulia Pezzoli.

Artiste ed artisti sono stati prescelti sulla base della documentazione presentata, tenendo in particolare conto il portfolio, la lettera motivazionale e l’idea progettuale, secondo parametri legati a fattibilità, originalità e impatto della proposta sul sistema culturale metropolitano.
Durante il periodo di residenza, saranno coinvolti in approfondimenti dedicati alle loro ricerche individuali, in un’ampia attività relazionale fatta di studio visit, conversazioni, open studio, relazioni pubbliche sui progetti realizzati, oltre a un programma pubblico di workshop e conferenze. Particolare attenzione sarà riservata alla creazione di un programma di auto-apprendimento, concepito dagli artisti insieme allo staff del museo, al fine di condividere collettivamente nuove pratiche, conoscenze e desideri.

Prima dell’inizio del periodo di permanenza, ai 6 vincitori viene offerta l’opportunità di conoscere i servizi e le vocazioni del territorio e dei sei Distretti culturali, grazie a un accompagnamento mirato realizzato in collaborazione con Bologna for Talent, il servizio della Città metropolitana di Bologna dedicato allo sviluppo di progetti per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti.

Le attività saranno divulgate e promosse tramite i canali di comunicazione dei soggetti coinvolti nel Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, mentre le opere e i progetti eventualmente prodotti da artiste e artisti rimarranno di loro proprietà. La rete dei Distretti culturali sarà parte attiva nel costruire occasioni di scambio e collegamento con il territorio cittadino e metropolitano.

In occasione del progetto è stata ideata una nuova identità visiva a cura di Giulio Ferrarella. A partire da una rielaborazione delle ciminiere del MAMbo, che avevano caratterizzato l’immagine creata da Aldo Giannotti per la prima edizione, è stato realizzato un nuovo logo lineare e tipografico che rafforza simbolicamente l’idea di produzione, alla base del Nuovo Forno del Pane.

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition rinnova inoltre la collaborazione con la web radio Neu Radio, già partner della prima edizione del progetto, che diventerà megafono delle progettualità delle artiste e artisti in residenza. Oltre all’ideazione di un appuntamento fisso all’interno del palinsesto, Neu Radio dialogherà attivamente con le/i partecipanti nella creazione di contenuti inediti.

Cenni biografici artiste e artisti

Lorena Bucur (Cremona, 1996) vive e lavora a Bologna. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles. Nel suo lavoro i temi di maggior interesse sono di carattere politico e sociale. Elemento e tecnica portante della sua visione artistica è la fotografia, per questa predilige l’utilizzo di macchine analogiche sovietiche, regali che ha ricevuto da parte della sua famiglia, nata e cresciuta in Romania. La sua ricerca nasce e prende forma nelle zone periferiche, per poi ricollegarsi al più movimentato spazio urbano, fatto di cemento, ferro, impalcature.
Tessuti industriali impressionati con scatti del limitrofo ambiente naturale, tondini di ferro, fotografie trasferite su cemento, lamiere di alluminio che fungono da supporto, diventando forme, architetture, basi per i suoi lavori. La restituzione di questo doppio paesaggio viene da lei portata a termine sotto forma di installazioni multimediali.

Beatrice Favaretto (Venezia, 1992) nel 2015 si Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 2018 ottiene una laurea specialistica in Nuove Tecnologie per l’arte – Cinema e Video Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Pur utilizzando il video come medium principale, la sua ricerca attraversa diversi linguaggi come editoria indipendente e fotografia d’archivio, ponendo particolare attenzione a tematiche legate alla caducità del corpo e all’esperienza della sessualità. Dal 2019 la sua ricerca si focalizza sulla rappresentazione della sessualità e della pornografia nel contemporaneo e sull’utilizzo del corpo come strumento di attivismo privato ed intimo. Le sue mostre recenti includono: Nel paese delle ultime cose, a cura di Caterina Taurelli Salimbeni, NAM – Not a museum, Firenze (2022); Poison Green, Gallerie di San Marco, Venezia (2022); Premio Artists’ Film Italia Recovery Fund curato da Lo schermo dell’arte, GAMeC, Bergamo (2022); CLAMOR, Sala Santa Rita, Roma (2021); partecipazione ad ART CITY Bologna, a cura di Caterina Molteni e Lorenzo Balbi, Cassero LGTBI+, Bologna (2021); PRIME TIME, a cura di Adrienne Drake, Ilaria Gianni e Maria Alicata, Fondazione smART, Roma (2021); Indistinti Confini, Cinema Giorgione, Venezia (2019). Nel 2021 è tra i finalisti della prima edizione delle Biennale College Arte curata da Cecilia Alemani e Marta Papini. Nel 2020 ha vinto con The Pornographer il Premio Artists’ Film Italia Recovery Fund promosso da Lo schermo dell’arte; l’opera è entrata in collezione della GAMeC di Bergamo ed è stata finalista al Ducato Prize 2020.

Valentina Furian (Venezia, 1989) Artista visiva, si occupa principalmente di moving-images. La sua ricerca si concentra sulla relazione tra realtà e finzione posizionandosi sul margine di questa dualità. Il suo lavoro ha origine dal rapporto interspecifico tra essere umano ed essere naturale, esplora il valore del selvaggio nella quotidianità e l’addomesticamento animale e umano come forma di potere.
Il suo lavoro è stato presentato in mostre collettive e personali tra le quali: Night shade, Collezione Farnesina – MAECI con Fondazione VOLUME!, Roma (2021); Auroras, Goyki3 Art Incubator, Sopot (2021); Re-creatures, Mattatoio, Roma; Encounter of imagination, Pearl Art Museum, Shanghai (2021); Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis con Lo schermo dell’arte, Firenze (2020); Cari Cani, UNA galleria, Piacenza (2020).
Ha lavorato con realtà istituzionali e sperimentali tra le quali: Rencontres Internationales | Paris Berlin, IIC Paris (FR); Sunaparanta Center for Contemporary Art Goa, IIC Mumbai (IND); MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; MUSE – Museo delle scienze, Trento; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; The Blank Contemporary Art, Bergamo; Fondazione Francesco Fabbri, Treviso; Casa Capra, Vicenza; Chez PLINIO, Case chiuse, Il Crepaccio, Careof , ViaFarini, Milano; Fondazione Bevilacqua La Masa, Microclima, Venezia; Cinema Visionario, Udine.

Giorgia Lolli (Reggio Emilia, 1996) si laurea in Danza Contemporanea presso Zürich University of the Arts e si sposta in Israele, completando la formazione con Kibbutz Contemporary Dance Company. Ha una collaborazione attiva come danzatrice in Finlandia per How the Land Lies, progetto di Bianca Hisse & Laura Cemin selezionato per Aerowaves 2023. Giorgia lavora con gruppi integrati ed è insegnante Dance Well, movement research for Parkinson’s in Triennale Milano, all’interno di un progetto Europeo 2022-24 coordinato da Operaestate. La sua pratica intreccia ricerca drammaturgico-coreografica e processi di comunità. Grazie alla collaborazione con Sophie Claire Annen e Vittoria Caneva nasce Eufemia, il suo primo progetto per la scena, selezionato per Anghiari Dance Hub 2020, Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2021 e presentato negli ultimi anni in Italia, Svizzera, Portogallo e Germania.

Lorenzo Modica (Roma, 1988) ha conseguito il diploma e la specializzazione in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e un MFA presso la Slade School of Fine Art di Londra. Oltre a mostre personali e collettive in Italia e all’estero (MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Fondazione Pastificio Cerere di Roma, Galleria il Ponte di Firenze, Institut français Centre Saint-Louis di Roma, ASC gallery e Spaceship/Dungeon/Zoo di Londra, Galleria Studio G7 di Bologna, Fondazione smArt di Roma) è attualmente docente di disegno e pittura presso la John Cabot University di Roma.
Tra il 2017 e il 2019 ha realizzato diversi progetti nel campo dell’educazione artistica nell’ambito delle istituzioni di salute mentale rivolte a giovani e adulti. Nel corso degli anni ha realizzato installazioni scultoree e sonore, progetti site-specific, stampe, libri d’artista, video, ponendo la pittura al centro della sua pratica e adottando un approccio sperimentale e installativo.

Davide Sgambaro (Cittadella, Padova, 1989) si è formato all’Università IUAV di Venezia, vive e lavora a Torino. Servendosi di differenti media l’artista esplora tematiche esistenziali relative alla condizione dell’individuo nel precariato contemporaneo. La sua pratica restituisce dinamiche irriverenti e di resistenza in risposta ai paradossi identitari e agli stereotipi insiti nell’ordine sociale e culturale.
Tra le mostre personali: Nope, Galerie Alberta Pane, Parigi (2022); Too much and not the mood, LOCALEDUE, Bologna (2022); Feeling Fractional, 9 FrenchPlace, Londra (2022); Kiss, kick, kiss, Istituto Italiano di Cultura, Colonia (2021); Paesaggi eterni, SpazioSiena, Siena (2019); White and black stripes and a red nose, Almanac Inn, Torino (2019). Ha partecipato a numerose residenze, collaborazioni e mostre collettive in istituzioni pubbliche e private come Fondazione Bevilacqua La Masa (2015); Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2015, 2018); Q-Rated con la Quadriennale di Roma e Castello di Rivoli (2018); GAM Torino (2018); Fondazione Monte dei Paschi di Siena (2019); Cantica 21, Ministero dei Beni Culturali, Ministero degli Affari Esteri (2020-2021); SUPERBLAST II NAM Manifattura Tabacchi (2022).
Il suo lavoro è presente nelle collezioni permanenti di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Fondazione CRT Arte di Torino per GAM Torino e Castello di Rivoli; Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Manifattura Tabacchi Firenze.

Spazi residenza

Distretto culturale Appennino Bolognese
Località: Castiglione dei Pepoli
Nome struttura: Municipio di Castiglione dei Pepoli – Officina15
Indirizzo: Municipio, Piazza Guglielmo Marconi, 1; Officina15, via Aldo Moro 31, Castiglione dei Pepoli
Sito internet: https://www.comune.castiglionedeipepoli.bo.it/http://www.ofcn15.com/
Vi sono due aree a disposizione del progetto, entrambe dotate di connessione a internet e attrezzatura per la videoproiezione e situate nel centro storico di Castiglione dei Pepoli, quindi vicine a tutti i servizi commerciali e ai principali luoghi di ritrovo. Lo spazio di lavoro principale è una sala all’interno del palazzo comunale, sulla piazza del paese. Inoltre sono disponibili per sessioni di lavoro condivise i locali di Officina15, associazione culturale e circolo ARCI che gestisce uno spazio polifunzionale, attivo per il coworking, con laboratori già in uso ad artisti locali, sala prove, sala mostre e bar.
L’alloggio messo a disposizione si trova a meno di 300 metri da tutti i servizi sopra elencati.

Distretto culturale Pianura Est
Località: Budrio
Nome struttura: Comune di Budrio
Indirizzo: Le Torri dell’Acqua, Via Benni, 1; foresteria, via Giuseppe Garibaldi 39, Budrio
Sito internet: https://www.comune.budrio.bo.it/
Le Torri dell’Acqua
Lo spazio messo a disposizione è una sezione della Sala BIG del complesso delle Torri dell’Acqua di via Benni n.1, uno dei principali centri culturali del Comune di Budrio. Arredato con postazioni computer, tavoloni da studio, sedie, zona ristoro-relax fornita di distributori per cibi e bevande ed Internet Wi-Fi gratuito.
La Sala BIG è vicina alla sede del Comune Di Budrio, alla stazione ferroviaria Budrio Centro (linea Bologna – Portomaggiore), alla fermata autobus Budrio Pretura e alla stazione ferroviaria Budrio. La Sala BIG ha inoltre a disposizione, nel raggio di 300 m tutti i principali servizi commerciali e i luoghi della cultura, come il Teatro Consorziale e i Musei di Budrio.
L’alloggio messo a disposizione si trova nel centro di Budrio, a 350 metri dall’area di lavoro.

Distretto culturale Reno Lavino Samoggia
Località: Casalecchio di Reno
Nome struttura: Montagnola di Mezzo
Indirizzo: Via Panoramica 21, Casalecchio di Reno
Sito internet: http://lemontagnole.lapiccolacarovana.net/montagnola-di-mezzo/
L’area di lavoro è un ex fienile ristrutturato, situato sul sentiero delle Montagnole e immerso nel verde del parco della Chiusa: un territorio di 110 ettari tra Casalecchio di Reno, a nord, e il SIC-ZPS Contrafforte Pliocenico a sud. Pur essendo a ridosso di aree densamente antropizzate, il parco, incluso nel SIC, Sito di Importanza Comunitario – ZPS, Zona di Protezione Speciale denominato “Boschi di San Luca e del Reno”, si presenta come luogo ideale per la creazione artistica.
Il territorio, ricco di luoghi a valenza ambientale, storica e architettonica, comprende altresì una vasta gamma di ambienti naturali ancora abbastanza conservati, tipici della bassa collina bolognese che ospitano numerose specie animali e vegetali rare e minacciate. È anche parte della “Via degli Dei” e “Via della lana e della seta”.
L’alloggio messo a disposizione si trova nella stessa struttura.

Distretto culturale Pianura Ovest
Località: San Giovanni in Persiceto
Nome struttura: Comune di San Giovanni in Persiceto
Indirizzo: Piazza Giosuè Carducci, 40017 San Giovanni in Persiceto
Sito internet: https://www.comunepersiceto.it/la-citta-e-dintorni/cultura-3/itinerari-culturali/visita-al-centro-storico/il-convento-di-san-francesco/
L’area di lavoro è un’aula scolastica all’interno del chiostro del XIV secolo del complesso conventuale di San Francesco, in pieno centro di San Giovanni in Persiceto. Nel raggio di 300 metri sono presenti tutti i principali servizi commerciali e luoghi di ritrovo.

Distretto culturale Imolese
Località: Imola
Nome struttura: Centro d’Arte Novella Guerra
Indirizzo: Via Bergullo 15, Imola
Sito internet: in costruzione
Lo spazio Centro d’Arte Novella Guerra si trova all’interno di un casolare di campagna sulle colline imolesi e comprende l’abitazione dell’artista fondatrice Annalisa Cattani e due spazi espositivi informali, uno dei quali può essere utilizzato anche come studio. La proprietà è ubicata su un terreno adibito in parte a parco d’artista, in parte a giardino e frutteto e utilizzabile per eventi e installazioni. Il Centro d’Arte Novella Guerra si trova non lontano dall’autodromo, a circa 2 km dal centro di Imola e 1 km e mezzo circa dalla prima fermata dell’autobus e dai primi servizi commerciali al dettaglio. La zona panoramica costituisce anche una passeggiata molto amata per rilassarsi in tutta tranquillità.
L’alloggio messo a disposizione si trova nella stessa struttura.

Distretto culturale Savena-Idice
Località: San Lazzaro di Savena
Nome struttura: 10Lines e Kappa NÖUN
Indirizzo: 10Lines, via della Tecnica, 57/B4; Kappa NÖUN, via Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena
Sito internet: in costruzione
Lo spazio di lavoro è uno studio condiviso di circa 310 mq con soffitti a 6 mt e luce naturale. Lo studio è dotato di strumentazione e utensileria varia, sala comune con sound system, libreria d’arte, wi-fi, riscaldamento, giardino, parcheggio. Si trova in una zona industriale densa di maestranze artigianali, ferramenta, materiali edili, falegnameria, stamperia fine-art, fabbro, due bar. Servizi commerciali e fermata dell’autobus sono poco distanti, mentre la stazione si trova a circa 2 km.
L’alloggio messo a disposizione si trova all’interno di Kappa NÖUN.

Opportunità offerte alle artiste e agli artisti durante la loro permanenza

Le artiste e gli artisti selezionati per il Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition hanno ricevuto dal Comune di Bologna la Card Cultura, lo strumento che offre per 12 mesi ingressi gratuiti e riduzioni speciali per musei, mostre, teatri, festival, cinema, concerti e corsi, oltre a un programma di attività esclusive per gli aderenti (https://www.cardcultura.it/) .

Numerose saranno inoltre le azioni di coinvolgimento messe in campo dai Distretti culturali della Città metropolitana:

Distretto culturale Pianura Ovest
Il Comune di San Giovanni in Persiceto concederà l’accesso libero a spettacoli ed eventi della stagione teatrale in corso, ai musei civici e assicurerà la possibilità di partecipare alle visite guidate che vengono organizzate nel circuito di VisitPersiceto.

Distretto culturale Pianura Est
Il Comune di Budrio metterà a disposizione dell’artista i seguenti servizi aggiuntivi: visite ai luoghi della Cultura di Budrio con possibilità di visite guidate; partecipazione a eventi teatrali e culturali facenti parte del cartellone della stagione teatrale in corso e di quello primaverile/estivo; partecipazione ad allestimenti teatrali con opportunità di assistere a prove aperte.

Distretto culturale Appennino Bolognese
Durante il soggiorno a Castiglione dei Pepoli l’artista selezionato potrà visitare la Rocchetta Mattei, il Museo di Vergato dedicato a Luigi Ontani, il Museo Archeologico con i relativi scavi di Marzabotto, il museo di Terra Nostra di Castiglione, Casa Morandi e i Fienili del Campiaro a Grizzana Morandi. Inoltre potrà conoscere insieme ad Appennino slow alcuni tratti del cammino della Via della Lana e della Seta.

Distretto culturale Reno Lavino Samoggia
Il comune di Casalecchio di Reno offrirà all’artista possibilità di partecipare a quanto previsto dalla programmazione culturale locale, in particolare agli spettacoli in calendario per la stagione del Teatro Laura Betti.

Distretto culturale Savena-Idice
Il Comune di San Lazzaro di Savena offrirà accesso libero ai luoghi della cultura, tra cui il Museo della Preistoria e la possibilità di assistere ad almeno uno spettacolo teatrale di Itc Teatro. A Pianoro è garantito l’ingresso al Museo di Arti e Mestieri con possibilità di visita guidata dedicata.

Distretto culturale Imolese
Durante il soggiorno l’artista selezionato avrà accesso gratuito a tutti i musei e ridotto a teatro.


Nuovo Forno del Pane Metropolitano Outdoor Edition
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Settore Musei Civici Bologna
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Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
e-mail Ufficio Stampa Bologna Musei
Elisa Maria Cerra – Tel. +39 051 6496653 e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli – Tel. +39 051 6496620 e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it
Con la collaborazione di Ornella De Carlo

Ufficio stampa e comunicazione Città metropolitana di Bologna
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