Alfredo Zelli in mostra allo HyunnArt Studio

Figura gialla 2023 cm 100x72x35 smalto acrilico su pet

ALFREDO ZELLI

tutto è nascente

testo in catalogo
Carlo Alberto Bucci

HyunnArt Studio

Inaugurazione: mercoledì 10/05/2023 ore 18.00

10 maggio – 15 giugno 2023

La personale “Tutto è nascente” propone opere del 2023 di Alfredo Zelli: due grandi lavori al centro dello spazio e alcune opere a parete. La mostra prende il titolo dalle due installazioni, create apposta per l’occasione, in cui l’artista prosegue il suo percorso di superamento dei limiti tra seconda e terza dimensione.

HyunnArt Studio presenta una personale di Alfredo Zelli che torna in viale Manzoni 85/87 dopo aver partecipato nel 2002 a due appuntamenti nel primo anno di vita dello spazio espositivo creato da Paolo Di Capua.
Tutto è nascente” propone opere del 2023: due grandi lavori al centro dello spazio e alcune opere a parete. La mostra prende il titolo dalle due installazioni, create apposta per l’occasione, in cui Zelli prosegue il suo percorso di superamento dei limiti tra seconda e terza dimensione. E giunge alla definizione di una pittura a tutto tondo che, come una scultura, chiede allo spettatore di girarle intorno. I fogli trasparenti, sui quali l’artista interviene con il colore, si espandono verso l’esterno partendo a raggiera dall’asse centrale della struttura. È guardando attraverso le superfici traslucide, e al tempo stesso muovendosi in cerchio intorno all’opera, che le forme dipinte sovrapposte acquisiscono dinamicamente la sostanza figurale del corpo umano, secondo una tavolozza brillante e luminosa che ricorda i colori squillanti della tradizione manierista. Nella visione simultanea l’opera così definita è una sorta di meridiana che scandisce la percezione della figura multiforme. E, attraverso il movimento dello sguardo intorno e dentro una pittura fatta di trasparenze, si percepisce il trascorrere del tempo.

Velo rosso 2023 cm 100x72x35 smalto acrilico su pet

“Tutto è nascente” è accompagnata da un testo in catalogo di Carlo Alberto Bucci.Alfredo Zelli (Roma 1957) attualmente è stato invitato ad esporre un lavoro nella mostra “Ipotesi Metaverso” (Palazzo Cipolla, a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi) e  ha tenuto la sua ultima personale (“Seconda e terza, una dimensione”) alla fine del 2022 a Blocco 13, sempre a Roma.  Nel 2019 ha partecipato all’idea di atelier aperto di Macro Asilo in via Nizza, dal 2 al 7 aprile, stesso anno in cui ha esposto (a settembre) “Navigante” alla collettiva “Abbi cura” nelle cabine di uno stabilimento balneare di Ostia. Cinque anni prima aveva preso parte alla Biennale di Viterbo, a cura di Giovanna De Feo, al LXV Premio Michetti di Francavilla al Mare e al XLVII Premio Vasto (per la cura, rispettivamente, di Tiziana D’Acchille e di Gabriele Simongini). Nel 2010 a Roma è con Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi e Vincenzo Scolamiero (con i quali spesso ha collaborato ed esposto) in “Quattro passi 2”, a cura di Shara Wasserman, alla Temple Gallery, e tiene una personale, accanto alle foto di Luigi Ghirri, in casa della famiglia Paradiso/Trisorio. Andando a ritroso, si segnala la partecipazione nel 2008 a “Sottosopra”, lungo la spirale della Rampa Prenestina di Roma, ad “Antico e novissimo” (stesso anno ma in palazzo Berardi Mochi Zamperoli a Cagli) e alla mostra “Acquisti e doni nei musei comunali”, allestita nel 2006 ai Capitolini (espone “Senza titolo”, uno smalto del 1999 che fa parte della raccolta cittadina). Nel 2002 partecipa, nello spazio Hyunnart, ad “A occhi aperti I” (a cura di Paolo Di Capua) ed a “Movimento del pensiero” (a cura di Marcello Carriero). Nel 1999 espone in “Trivi” nella galleria di Ugo Ferranti, ultima mostra di una lunga serie tra personali, collettive e presenze alle fiere di Bologna, Parigi, Basilea, Colonia (24 in tutto): la collaborazione era iniziata nel 1986 quando Zelli esordì, nello spazio del gallerista romano, insieme con Andrea Fogli e Claudio Givani. Sempre del secolo scorso sono, tra le altre, le personali nel 1995 al Mlac della Sapienza (per la cura di Augusto Pieroni), alla galleria Albert Baronian di Bruxelles (1987) e, l’anno prima, da Yvon Lambert a Parigi. Tra le collettive, “Lavori in corso 5” al Macro di Roma (1998); “Anni ‘90”, ai Musei comunali di Rimini (1991); nel 1990 “La otra esclultura”, a cura di Renato Barilli (Barcellona, Madrid, Darmstadt) che nel1988 lo aveva invitato a Rimini per “Ordine e disordine”; del 1988 sono anche “Nuove acquisizioni” della Galleria comunale di Bologna e la mostra milanese “Geometrie dionisiache” a cura di Lea Vergine.


HyunnArt Studio: viale Manzoni 85/87 00185 Roma
orario settimanale: dal martedì al venerdì 16.00/18.30
per appuntamento 3355477120 pdicapua57@gmail.com

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