IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE di Roma: “GRA. Un viaggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma” di Giulio Ielardi (Phaos Edizioni)

GRA. Un viaggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma di Giulio Ielardi (Phaos Edizioni).

Un progetto fotografico di Giulio Ielardi a cura di Massimo Siragusa, con testi di Franco Arminio, per raccontare l’energia di un paesaggio in costante divenire, quello del Grande raccordo anulare di Roma.

Il libro sarà presentato l’8 giugno 2023 alle ore 18 all’IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE (Pelanda | Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma)
Il volume sarà in libreria a partire dal 15 giugno 2023.

Dell’autostrada urbana più lunga d’Italia si racconta nel nuovo progetto del fotografo Giulio Ielardi, raccolto in un libro di 50 fotografie, realizzate in 2 anni di lavoro, percorrendo circa 600 chilometri a piedi ed esplorando il macrocosmo del Grande raccordo anulare – l’anello di Saturno di felliniana memoria – che circonda Roma.


Il libro GRA. Un viaggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma a cura di Massimo Siragusa, – con testi di Franco Arminio e Giorgio de Finis – ed edito da Phaos Edizioni, sarà in libreria dal 15 giugno 2023.

L’8 giugno alle ore 18 in occasione del IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE di Roma sarà presentato nell’ambito del pomeriggio dedicato al Festival della Fotografia.

GRA è l’autostrada A90, un anello a sei corsie – tre per senso di marcia – lungo quasi 70 chilometri con 33 uscite, gallerie, ponti, svincoli, complanari. 150.000 Veicoli al giorno a percorrerlo.
Il suo nome – acronimo di Grande raccordo anulare – è legato a Eugenio Gra, principale ideatore e sostenitore dell’opera: il suo apporto fu tale che nelle fasi di progettazione e costruzione, si usò riferirsi alla strada con il nomignolo «Il Gra».
Completato nel 1970 ma in eterna trasformazione, oggi il GRA è parte della vita quotidiana dei romani, assai più del centro storico e dei suoi monumenti famosi in tutto il mondo.

Gli scopi e l’identità stessa del GRA hanno visto nel tempo una mutazione profonda; tra le arti contemporanee, alla fotografia è riconosciuta una capacità di particolare efficacia per la narrazione delle dinamiche sociali e dei contesti che le producono: le fotografie di Ielardi narrano questo caposaldo della topografia metropolitana, simbolo del governo urbanistico dell’espansione urbana cantiere di nuove esperienze abitative, cerchio magico della città nuova e di quella che verrà.

Il paesaggio attraversato, disegnato, creato non è né città né campagna, nel suo circolare svolgersi accosta falansteri di periferia e tesori archeologici, centri commerciali e tenute agricole, rivendite di lampadari e carrozzerie, terminal di bus e luoghi di culto.
Lungo il plurimo cordone d’asfalto si genera e propaga un orizzonte artificiale di cartelli e indicatori, lampioni, tralicci, scritte, stazioni di servizio, guard-rail, pannelli antirumore, frecce e antenne SOS. Sopra, sotto e intorno, prati insperati e filari di pilastri in cemento armato a sostenere i viadotti e i tunnel, realtà aumentata per motociclisti e street artist, greggi e cosplayer.

Visioni e rumori che quasi non conoscono sosta ma fermati dagli scatti in bianco e nero in formato panoramico di Ielardi: un mondo rutilante, una Roma di avvenire e di macerie piena di energia come le sue fotografie che intendono raccontare i paesaggi del GRA con taglio poetico e visionario.

Non a caso a introdurre il lavoro di Ielardi è chiamato uno dei poeti contemporanei più seguiti come Franco Arminio.

IL PROGETTO E LE FOTOGRAFIE

Focus del progetto è il racconto visivo dell’anello di asfalto come produttore di paesaggi.

L’idea è partita con le prime esplorazioni e fotografie prodotte nell’autunno 2020 ed è stato completato dopo due anni di lavoro. Tra le fonti principali di ispirazione, il film Accattone (1961) di Pasolini e il Sacro romano Gra (2013) di Gianfranco Rosi, soprattutto la sua sceneggiatura tratta dal libro di Nicolò Bassetti e Sapo Matteucci (Quodlibet, 2013); mentre dal punto di vista fotografico, il lavoro di The black triangle di Josef Koudelka e quello recentissimo intitolato Roma di Massimo Siragusa, entrambi inni alla narrazione della bellezza nascosta e dei luoghi più difficili dal punto di vista del paesaggio.

“Percorso migliaia di volte, il GRA non l’abbiamo mai visto. Dal punto di vista fotografico è tante cose insieme, come un ottovolante, una città nella città o, meglio, oltre la città un’altra Roma” – dichiara l’autore. “Il suo Colosseo è Corviale, il suo Foro romano le arcate dell’Acquedotto Claudio o la Villa dei Quintili, la sua pinna da squalo la Vela di Calatrava. Soprattutto, il GRA è paesaggio contemporaneo alla massima potenza, velocità, viadotti, centri commerciali, templi, nuovi insediamenti residenziali, sfasciacarrozze, segnaletica stradale e insegne pubblicitarie, vuoto. Inoltre, se la fotografia è anche uno spazio di ricerca e di ambiguità e di visione, il GRA può inoltre rappresentare un perimetro per molti paesaggi interiori, per un alfabeto di segni – prosegue Giulio Ielardi.

Curatore del progetto è Massimo Siragusa, uno dei nomi più illustri della fotografia contemporanea.

“C’è un mondo che vive attorno a quel luogo, dove gli automobilisti intrappolati in code infinite sono solo l’aspetto meno importante, – scrive Massimo Siragusa nel suo testo nel libro – quasi la naturale conseguenza dell’esistenza stessa del GRA. No, il mondo vero e lo straordinario che è possibile scovare qua e là, è appena fuori la striscia d’asfalto. Lo straordinario è nella natura che ingloba carcasse di auto abbandonate o barche arrugginite. Lo straordinario è negli uccelli che volano sui vetri antirumore. Lo straordinario è nei mille segni di vita lasciati da chi si sveglia ogni giorno accanto al guardrail. Lo trovi sotto i viadotti e nelle finestre murate di una casa, a decretare la morte di un sogno o, semplicemente, la necessità di proteggersi dallo smog e dal rumore.

È questo straordinario che ha voluto svelarci Giulio Ielardi con le sue foto. Una visione magica e surreale di Roma, apparentemente vuota di esseri umani.”

L’AUTORE

Giulio Ielardi è fotografo professionista e giornalista pubblicista. Nato a Roma nel 1965, è autore di una trentina di volumi su parchi, natura, cultura, turismo nonché di mostre divulgative, campagne d’opinione, siti web, materiali istituzionali per associazioni, Regioni e ministeri.

Ha vinto premi e riconoscimenti. Conduce corsi, workshops e viaggi di fotografia in Italia e all’estero.

Negli anni Novanta ha curato con Mario Fazio la rivista nazionale dell’associazione Italia Nostra. Ha pubblicato su molte testate, da “Airone” a “L’Espresso”, da “Avvenimenti” a “Il Sole 24 Ore”. Dal 2013 al 2015 ha diretto “Asferico”, rivista dell’Associazione italiana fotografi naturalisti. È stato tra i 14 fotografi italiani che hanno dato vita a Genius loci, progetto di comunicazione su natura & fotografia attraverso un blog quotidiano attivo tra il 2014 e il 2017. Si occupa di reportage fotografico a livello professionale da trent’anni, per conto di riviste e case editrici del settore.

Numerosi i lavori per la Regione Lazio, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Cultura. Tra i lavori più recenti, da aprile a ottobre 2022 ha esposto la mostra “Still Appia” presso il parco archeologico dell’Appia Antica (Roma), a cura del Ministero della Cultura, attualmente in mostra al Castello di Venosa (PZ).



TESTI a cura di
Franco Arminio
Tra i più seguiti poeti contemporanei, ha ideato la Casa della paesologia a Bisaccia (Av) e il Festival La luna e i calanchi ad Aliano (Mt). Il suo ultimo libro è “Sacro minore”, Einaudi 2023.

Giorgio de Finis
Antropologo, artista e curatore indipendente. Fondatore del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, ha diretto il Museo d’arte contemporanea di Roma con il progetto sperimentale MACRO Asilo. Dirige il Museo delle periferie sotto l’egida dell’Azienda Speciale Palaexpo.

Massimo Siragusa
Fotografo, vincitore di quattro World Press Photo e docente allo IED di Roma, è direttore editoriale di Phaos Edizioni.

GRA. Un viaggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma
di Giulio Ielardi
Phaos Edizioni
In libreria dal 15 giugno 2023
Formato 200 x 260
Pagine 96
Prezzo di copertina 45 euro
Codice ISBN 9788894715101

L’8 giugno 2023 alle ore 18 in occasione del IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE sarà presentato il lavoro di Giulio Ielardi nell’ambito del pomeriggio dedicato al Festival della Fotografia.
IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE > 5-11 giugno 2023 | Pelanda | Mattatoio, via O. Giustiniani 4 – Roma | Ingresso gratuito.

Ufficio Stampa
Adele Della Sala
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www.giulioielardi.com

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