
Maria Pacheco Cibils
Ritorno al blu
A cura di Francesca Barbi Marinetti
Con la traccia sonora di Niccolò Di Ferdinando “Antifigure”
Inaugurazione 11 ottobre 2023 ore 18.00
Evento RAW 24 ottobre 2023 ore 18.00
Galleria Biblioteca Angelica
Via di Sant’Agostino 11 – Roma
Fino al 28 ottobre 2023
Il giorno 11 ottobre 2023 alle ore 18.00 inaugura la mostra Ritorno al blu di Maria Pacheco Cibils, a cura di Francesca Barbi Marinetti, presso le sale della Galleria della Biblioteca Angelica (MiBACT), prestigioso spazio espositivo adibito alle mostre di arte contemporanea.
In esposizione 18 opere pittoriche ed una installazione multisensoriale accompagnata dalla traccia sonora di Niccolò Di Ferdinando “Antifigure”.
“Il ciclo pittorico presentato negli spazi espositivi della Biblioteca Angelica di Roma è dedicato all’elemento Acqua. Adattabile, fluida, ricettiva, l’acqua è un simbolo potente associato solitamente alla vita, alla rinascita, alla purificazione ed incarna il principio femminile sia per gli aspetti riguardanti la gestazione sia perché capace di trasformarsi continuamente penetrando e trasportando i nutrienti nel suolo e negli organismi. […]
Le opere di questo ciclo ci trasportano in ambienti immaginari, e al contempo familiari, oltre una soglia che sfugge ogni definizione, in spazialità estese fatte di trasparenze, vortici cromatici, profondità, luminosità e straordinaria vitalità. La ricerca pittorica sembra spingersi in una zona che unisce valori simbolici a valori espressivi dinamici. Nulla è mai fermo, tutt’al più fluttuante. L’organizzazione della superficie è talvolta plurifocale. Un sommerso atemporale che sprigiona energia e suggerisce la vastità della dimensione dell’inconscio a cui l’acqua in psicologia viene spesso associata. È l’interiorità rimossa o dimenticata, l’utero materno come luogo protetto, la seduzione, l’amore, le profondità dei desideri celati, e la regressione, poiché l’acqua induce un rallentamento dei ritmi.
Nella corrente dei paesaggi subacquei della pittura di Pacheco Cibils – in cui dominano i verdi, gli azzurri ed i blu con vortici o colonie vitali di arancioni, viola, gialli e rossi – l’osservatore è avvolto dalla suggestione di possibili scenari pre-mnemonici dei principi universali della vita che attendono d’essere recuperati. Pulsa un battito rigenerante che riconduce al pensiero orientale, in particolare il buddismo tantrico, per cui è la donna ad essere portatrice di energia cosmica e conoscenza.”
(dal testo critico di Francesca Barbi Marinetti)
Maria Pacheco Cibils – Note biografiche
Maria Pacheco Cibils è designer e artista visiva argentino-portoghese. Le sue opere spaziano tra architettura d’interni, scenografie, ambientazioni, design di oggetti d’arte, pittura ed installazione. Ha collaborato con prestigiose riviste, giornali e canali televisivi. Ha organizzato mostre di artisti e fotografi, spettacoli di teatro e danza contemporanea. Curatrice di diversi brand, ha sviluppato prototipi e grafica degli stessi in Argentina, Paraguay e Italia. Attualmente vive e lavora tra l’Italia e l’Argentina.
Ritorno al blu
di Francesca Barbi Marinetti
Le grandi tele di Maria Pacheco Cibils potrebbero essere in modo sintetico collocate nell’ambito dell’arte astratta e materica, realizzata con diversi strati di pittura spesso mescolata ad altri componenti per la resa di texture organiche, ovvero impasti pittorici di diversa densità e corposità che assegnano maggiore profondità e ritmo al già intenso vigore cromatico tra luce ed ombra.
Ma più che di astratto sarebbe, invece, opportuno parlare di superamento del concetto tradizionale della forma, perché l’affondo tematico per quest’artista argentina-portoghese, che ha adottato il nostro paese come sua seconda casa, non è assolutamente un pretesto e ciò non può sfuggire in alcun modo all’osservatore.
Difatti, Pacheco Cibils negli anni ha rafforzato sempre più una concezione olistica dell’arte attraverso cui approfondire ed esprimere una ricerca di verità e conoscenza. La sua pittura, approfondendo contenuti circoscritti su temi primordiali ed archetipici, indaga prevalentemente l’energia che si diffonde dalla materia in cui si compenetrano dualità solo apparentemente contrastanti: profondità e altezze, macrocosmi e microcosmi, luce e buio, maschile e femminile, in dialogo costante con le forze elementali del mondo: terra, aria, fuoco e acqua.
Il ciclo pittorico presentato negli spazi espositivi della Biblioteca Angelica di Roma è dedicato all’elemento Acqua. Adattabile, fluida, ricettiva, l’acqua è un simbolo potente associato solitamente alla vita, alla rinascita, alla purificazione ed incarna il principio femminile sia per gli aspetti riguardanti la gestazione sia perché capace di trasformarsi continuamente penetrando e trasportando i nutrienti nel suolo e negli organismi.
Fondamento e consistenza della vita su scala cosmica l’acqua è il più prezioso tra gli elementi, poiché senza di esso non vi è esistenza. Gli esseri viventi sono composti d’acqua per oltre il settanta per cento, ed essa è la prima ad abbandonare il corpo quando si muore, insieme al soffio vitale.
Le opere di questo ciclo ci trasportano in ambienti immaginari, e al contempo familiari, oltre una soglia che sfugge ogni definizione, in spazialità estese fatte di trasparenze, vortici cromatici, profondità, luminosità e straordinaria vitalità. La ricerca pittorica sembra spingersi in una zona che unisce valori simbolici a valori espressivi dinamici. Nulla è mai fermo, tutt’al più fluttuante. L’organizzazione della superficie è talvolta plurifocale. Un sommerso atemporale che sprigiona energia e suggerisce la vastità della dimensione dell’inconscio a cui l’acqua in psicologia viene spesso associata. È l’interiorità rimossa o
dimenticata, l’utero materno come luogo protetto, la seduzione, l’amore, le profondità dei desideri celati, e la regressione, poiché l’acqua induce un rallentamento dei ritmi.
Nella corrente dei paesaggi subacquei della pittura di Pacheco Cibils – in cui dominano i verdi, gli azzurri ed i blu con vortici o colonie vitali di arancioni, viola, gialli e rossi – l’osservatore è avvolto dalla suggestione di possibili scenari pre-mnemonici dei principi universali della vita che attendono d’essere recuperati. Pulsa un battito rigenerante che riconduce al pensiero orientale, in particolare il buddismo tantrico, per cui è la donna ad essere portatrice di energia cosmica e conoscenza.
L’acqua nell’immaginario simbolico e mitologico è tra i quattro elementi forse il più presente perché carico di significato legato all’origine della vita ed è quello che penetra in modo più vitale la natura. In ambito letterario e religioso ha una connotazione di limpidezza e di proprietà purificatrici ed è al contempo misteriosa ed inquietante. Assume la funzione di specchio nel mito di Narciso, ed è legata alla profezia degli oracoli, pensiamo a Delfi, Apollo o Rodi, in cui una rivelazione avveniva attraverso una fontana o una sorgente. Anche la Luna le è correlata, poiché regola i flussi delle maree e quelli dei
cicli femminili, oltre ad influire sui sentimenti e le emozioni.
Sono opere dinamiche quelle di Pacheco Cibils che fanno pensare al principio della fisica dell’interconnessione della materia che faceva cadere il concetto classico di particelle statiche, dimostrando che le particelle subatomiche sono il “processo” perennemente in atto più che l’oggetto fermo. È nel Tao della fisica che cinquant’anni fa Fritjof Capra spiegava come i principi fondamentali della scienza subatomica fossero stati anticipati dal pensiero religioso orientale. Uno scritto illuminante che con equilibrio straordinario univa la storia del misticismo ed il progresso scientifico d’avanguardia.
Capra riferendosi in particolar modo al principio di unità e mutua interrelazione di tutte le cose e di tutti gli eventi, chiariva come esso si presenta come processo in cui le forme interagiscono in configurazioni dinamiche. La nuova fisica annunciava come le polarità del pensiero classico fossero superate, un’astrazione della mente necessaria all’evoluzione scientifica che non andava presa alla lettera. Tale rigidità di approccio, diffusasi nell’opinione pubblica, era problematica sia per l’evoluzione della conoscenza, che per le abitudini comportamentali e relazionali: diffondendo una tendenza a mettere in risalto l’uno o l’altro polo anziché pensarli in correlazione.
Tra questi opposti vi è anche quello femminile e maschile della natura umana, di cui la tradizione occidentale ha favorito il secondo, facendo risaltare come più positivi aspetti come l’attività, il pensiero razionale, la competitività, l’aggressività a scapito di modalità intuitive, mistiche, psichiche ed introspettive più associato all’attitudine femminile. Con conseguenze destabilizzanti, se consideriamo che per il pensiero orientale il raggiungere l’equilibrio dinamico tra modalità femminile e maschile è l’obiettivo più alto della meditazione e che in Oriente si sia sentito il bisogno di rappresentare tale sublime compenetrazione, fin dall’antichità, in opere d’arte visiva.
Nell’acqua tutto scorre e fluttua. Il filosofo Gaston Bachelard sosteneva che essa è l’elemento che più rappresenta l’uomo per il suo principio di scorrevolezza: la vita umana scorre come quella di un fiume. Per questa analogia al procedere del tempo è stata paragonata anche alla musica, che nella sua infinita flessibilità creativa non muta il suo principio temporale. L’acqua stessa produce gran quantità di suoni e a sua volta, sensibile alle vibrazioni musicali, può recepirli increspandosi. Un dialogo antico e suggestivo che Maria Pacheco Cibils ha voluto rappresentare qui in mostra in un’installazione con tracce sonore di Niccolò Di Ferdinando.
INFO Maria Pacheco Cibils Ritorno al blu A cura di Francesca Barbi Marinetti Con la traccia sonora di Niccolò Di Ferdinando “Antifigure” Catalogo Edizioni Sabinae in galleria Inaugurazione 11 ottobre 2023 ore 18.00 Evento RAW 24 ottobre 2023 ore 18.00 Fino al 28 ottobre 2023 Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19 – visite guidate dal 23 al 28 ottobre ore 15.00 Galleria Biblioteca Angelica Via di Sant’Agostino 11 – Roma + 39 066840801 b-ange@beniculturali.it www.bibliotecaangelica.beniculturali.it Maria Pacheco Cibils mpachecocibils@gmail.com romastudio2@gmail.com www.mpachecocibils.com Comunicazione e ufficio stampa Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart roberta.melasecca@gmail.com – info@melaseccapressoffice.it Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it |