Le torri moderne, i grattacieli 1/2

 

Tra il 1910 ed il 1941, anno in cui gli Stati Uniti entrano in guerra, l’isola di Manhattan cambia volto, riempiendosi di edifici alti ed altissimi. Con la sua trasformazione cambia il modo di fare architettura e si acquisisce un modello di società totalmente innovativo. In questo continente la società mondiale entra in una nuova fase civile. È il futuro. Tra gli edifici eretti in questo periodo vi sono: il Chrysler Building (319 metri), il Chanin Building (215 metri), il General Electric Building (270 metri), il 500 Fifth Avenue (212 metri) ed il più famoso e più alto, Empire State Building (381 metri). Lo spazio che li contiene è ristretto alla sola parte sud e centrale di Manhattan, vicino a Wall Street (oggi fulcro di tutta l’area). Lo spazio è talmente ristretto, che i grattacieli vengono demoliti per far posto ad altri più elevati. È il caso del Singer Building, di 205 metri, che viene abbattuto per costruire, nella stessa zona, il Chase Manhattan Plaza, che raggiunge i 260 metri.

Dal secondo dopoguerra, naturalmente, non ci si è fermati nella costruzione di grattacieli. Le famose Torri Gemelle di New York, costruite nel 1973, erano il simbolo della cultura americana, divenendo (per questo) oggetto dell’attentato terroristico dell’11 settembre del 2001. Ciononostante, la tipologia ha preso piede in tutto il mondo, e oggi i grattacieli sono diventati simbolo di progresso e civiltà. 20 costruzioni superano sul globo un’altezza tale da essere definite “supergrattacieli”. Di questi, 20 hanno oltrepassato i 400 metri, ma solo 6, in tutto il mondo contano più di cento piani. Tra questi sei, il più elevato è il Burj Khalifa a Dubai. Fu terminato nel 2009 ed aperto al pubblico nel 2010. L’ultimo livello termina a 636 metri, mentre le sue antenne raggiungono gli 828 metri. Fa parte di un complesso molto più ampio nel centro di Dubai, che comprende altri edifici significativi, tra cui il secondo albergo più alto sul pianeta.

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