Due città siciliane nella short list delle finaliste

 

Puntate gli orologi e incrociate le dita, perché martedì 31 gennaio alle ore 15 sarà proclamata la “Capitale italiana della Cultura per il 2018”. Fra le dieci finaliste ben due sono città siciliane: Palermo ed Erice. La competizione è serrata se consideriamo che le altre concorrenti sono Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese e Trento. L’idea del titolo è nata nel 2014, per decreto del MiBACT, dall’impulso a tradurre in iniziativa nazionale l’iniziativa europea della “Capitale europea della cultura 2019”, in seguito al successo di partecipazione che ha visto trionfare Matera. Con l’istituzione dell’Art Bonus, «la scelta legislativa – sottolineò allora il ministro Franceschini – ha messo in moto un sistema virtuoso per definire una programmazione complessiva delle attività a lungo termine: una straordinaria occasione di valorizzazione, promozione turistica e investimento per tutta l’Italia, come un unico museo diffuso». Siena è stata proclamata Capitale italiana della Cultura 2015, Mantova 2016, Pistoia 2017. Ora il riconoscimento potrebbe essere attribuito ad un centro storico siciliano. Gli obiettivi sono di ampio respiro: stimolare una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica; sollecitare le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale; valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i servizi rivolti ai turisti; sviluppare le Industrie culturali e creative; favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana. Personalmente farei il tifo per l’unione dei comuni elimo-ericini. Ma come si suol dire: vinca il migliore!

 

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About the author: Sergio Bertolami