Da municipio a Reggia di Amsterdam 1/2

 

Ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, sulla piazza Dam, sorge il Palazzo Reale, detto anche “Municipio di Amsterdam”. Questo, infatti, venne costruito per la municipalità, per poi essere ristrutturato in residenza Reale. L’edificio, in effetti risale già al Trecento ed era in stile gotico. Poiché si logorò nel tempo, nel 1639, se ne intraprese la ristrutturazione.
Dopo la Guerra dei Trent’anni, con la Pace di Vestfalia (nel 1648), nacque la Repubblica delle Sette Province Unite che sanciva l’indipendenza dalla Spagna, dando origine così al “Secolo d’oro del Paesi Bassi. La costruzione del Palazzo Reale, quindi, segna e simboleggia questo “Secolo d’oro” storico

L’edificio
Il Palazzo è in stile barocco olandese e fu progettato dall’architetto Jacob van Campen (allora assai noto). La sua visione molto ampia lo portò a presentare un progetto grandioso, mai realizzato prima in Europa, e cioè un palazzo municipale enorme, che voleva simboleggiare una nuova grandezza di un impero, non più militare, ma commerciale. Nonostante qualche ritrosia ed un costo folle, l’edificio fu realizzato e fu definito l’Ottava meraviglia dell’epoca.
Ciononostante, a metà dell’opera, l’architetto ebbe dei dissapori con il Consiglio comunale. Fu pertanto rilevato dal compito e il progetto fu assegnato a Daniël Stalpaert. Nonostante il Palazzo non fosse ultimato, nel 1655, venne inaugurato con una grande festa. La costruzione dell’edificio, però, fu terminata nel 1665. La sua importanza simbolica era tale, che il poeta Joost van den Vondel vi compose sopra un poema. Alla sua ricchezza si deve invece il posizionamento sulla torre di un grande orologio con un carillon a 9 campane. Avvenne nel 1664, grazie al lavoro dei mastri campanai François e Pieter Hemony.

La lunga storia del Municipio di Amsterdam termina con la rivoluzione francese quando venne instaurata la Repubblica Batava. Nel 1808, però, Napoleone trasformò i Paesi Bassi in regno d’Olanda, che fu retto dal fratello minore Luigi Bonaparte. Questo si spostò all’Aia e poi a Utrecht. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove si alloggiò nel municipio. Per portarlo a livello di residenza Reale fece iniziare la trasformazione dell’edificio. Vennero eseguite, soprattutto, modifiche interne. Così le gallerie furono divise in stanze, cambiò lo stile interno (in stile Impero) e aggiunti mobili nuovi dell’epoca. Poco dopo se ne stancò e trasformò il Palazzo in Museo Reale”. Nel 1810, con l’annessione dell’Olanda alla Francia, i lavori ripresero al Castello per trasformarlo, stavolta, in Palazzo imperiale. Uguale destino ebbero i Palazzi del Castello di Fontainebleau, di Laeken a Bruxelles e del Quirinale a Roma. La nuova Reggia olandese svolse, allora, il compito di residenza del governatore generale del paese.
Con la Battaglia di Lipsia, avvenuta nel 1813, i francesi furono scacciati e per breve tempo il Palazzo tornò ad essere un municipio. Il compito finì del tutto. nel 1815, con la Restaurazione, quando il re Guglielmo I dei Paesi Bassi tornò sul trono. Da qui l’appellativo di Palazzo Reale. Attualmente l’edificio è utilizzato dalla casata reale per i ricevimenti ufficiali ad Amsterdam.

ENCICLOPEDIA TRECCANI: PAESI BASSI

VIDEO SULLA REGGIA DI AMSTERDAM:
Palazzo Reale, Amsterdam – dovevado.com
Documentario Amsterdam: [TOP 10] COSA VEDERE in un week end?

 

 

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