L’organizzazione della reggia di Varsavia 2/2

 

L’edificio ruota intorno ad un grande cortile pentagonale. Due delle cinque stecche di questo si affacciano sulla piazza del castello. Sopra la porta d’ingresso ecco la “Torre di Sigismondo”, una torre con orologio, postovi nel 1622. La seconda di queste stecche si collega all’Ala orientale, in direzione della Vistola. Un’altra torre (detta Grodzka) segna la parte più antica del palazzo, risalente al periodo dei duchi di Masovia, nel XIV secolo. Infatti, la facciata sul cortile di questa ala mostra lasciti architettonici del periodo gotico.
La parte più antica è separata dall'”Ala sassone”, la parte più recente, dalla torre di Ladislao, eretta nel 1571 e ristrutturata parzialmente nel periodo che va dal 1637 al 1643. Essa presenta una bellissima terrazza panoramica, la galleria Kubicki, che dà direttamente sul fiume prospicente di Varsavia. L’Ala sassone, a sua volta, continua con l’ala Bacciarelli, costruita nel XVIII secolo. Questa prende il nome dall’antica scuola d’arte, diretta da Maurizio Bacciarelli. Attualmente accoglie gli uffici della reggia.

Nel Palazzo reale sono ospitati gli edifici del Parlamento polacco. Proprio in esso, nel 1573, furono, infatti, redatte le modifiche per la costituzione della Confederazione polacco-lituanae, nel 1791, la Costituzione Polacca, detta di Maggio, che rappresenta in Europa, la prima costituzione nazionale del continente. La decorazione delle sale del Parlamento fu di Giovanni Battista di Quadro, di cui però esiste solo una copia. Gli stessi arredamenti del Palazzo Reale sono per la gran parte delle riproduzioni da originale, andati perduti durante l’ultima guerra.
I cosiddetti “appartamento del Re” e il “grande appartamento” sono posizionati al primo piano dell’edificio. Nell’appartamento reale è compresa la stanza Canaletto con diverse vedute di Varsavia. Tuttavia, non sono state dipinte propriamente dal pittore veneziano, ma dal nipote Bernardo Bellotto. La cappella reale, creata nel 1776, e la stanza delle udienze, si devono a Domenico Merlini. Nella sala sono conservati quattro quadri di Marcello Bacciarelli. L’appartamento venne utilizzato dal re Stanislao II.

ENCICLOPEDIA TRECCANI: VARSAVIA

VIDEO SU VARSAVIA:
Video guida Varsavia (Gazzetta Italia)
VARSAVIA: BELLA, MODERNA, VIVIBILE – [Living in Poland 47]
Le Guide di PaesiOnLine – Varsavia
Varsavia s’illumina per il Natale 2013

 

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