Arte contemporanea alla Cappella Espiatoria di Monza

La Cappella Reale Espiatoria di Monza è tra i protagonisti di M@D – Monza Arte Diffusa, l’iniziativa del Comune di Monza in collaborazione con LeoGalleries. Durante la rassegna – iniziata lo scorso luglio – la città si popola di sculture e installazioni d’arte contemporanea, con collocazioni spesso ardite e sorprendenti. Il giardino della Cappella Espiatoria, sito del Ministero della Cultura gestito dalla Direzione regionale Musei Nazionali Lombardia, accoglie per l’occasione l’opera site-specific dell’artista monzese Angelo Caprotti (1959) intitolata “La Rotta” (2024).

Arte contemporanea alla Cappella Espiatoria di Monza
 
Angelo Caprotti incontra il pubblico per raccontare la sua installazione site-specific “La Rotta”
 
Cappella Reale Espiatoria di Monza
sabato 14 settembre, ore 11.30

Nel giardino della Cappella appare lo scheletro di una imbarcazione, composto da alcuni pezzi di legno provenienti da barche naufragate assemblati con altri recuperati nelle discariche. Rappresenta un grido: ricordare tutti i migranti dimenticati, uomini, donne e bambini, che hanno incontrato la morte al largo delle coste del Mediterraneo. Mettendo a confronto un illustre scomparso, il Re Umberto I per la cui morte è stato costruito l’eloquente monumento della Cappella Espiatoria, e i molti morti ai quali non sappiamo nemmeno dare un nome, l’artista vuole innescare una riflessione sul senso del ricordo e sul diritto alla dignità di tutti gli esseri umani.

“La Rotta” è collocata di fronte all’ingresso della cripta, nel giardino, con la prua orientata – non casualmente – verso nord.

Sabato 14 settembre 2024 alle ore 11,30 è in programma presso il monumento un incontro con l’artista, durante il quale interverranno il Direttore della DRMN-LOM Rosario Maria Anzalone, la Direttrice della Cappella Reale Espiatoria Giuseppina Di Gangi, il curatore di M@D Monza Arte Diffusa Matteo Galbiati e Daniela Porta, Direttrice di Leo Galleries (Monza).

La Direzione regionale Musei Nazionali Lombardia – dichiara il direttore Rosario Maria Anzalone – è lieta di collaborare con le istituzioni del territorio e di partecipare a questa importante iniziativa della città di Monza, che giunge alla sua terza edizione. Progetti come questo rappresentano un’occasione per valorizzare il ruolo del patrimonio culturale come categoria incisiva e operante nelle società contemporanee. È così possibile avvicinare nuovi pubblici ai nostri siti, offrendo a chi già li conosce la possibilità di riscoprirli sotto una luce nuova“.

L’arte contemporanea – prosegue la direttrice della Cappella Reale Espiatoria Giuseppina Di Gangi – può aiutarci a rileggere i luoghi della cultura, dell’arte e della memoria, arricchendoli di significati sempre nuovi. In questo caso, Caprotti riesce nell’intento di farci riflettere, lavorando per antitesi, accostando la storia del monumento a uno dei grandi temi dell’attualità“.

La Cappella Espiatoria di Monza torna, con nostro grande apprezzamento – afferma il curatore Matteo Galbiati – ad accogliere il progetto M@D riconfermando l’apertura verso l’arte contemporanea che qui, in un luogo di memoria e di dolore dalle fortissime suggestioni, può accrescere e amplificare ulteriormente i suoi significati. L’artista Angelo Caprotti con “La rotta” non viene meno all’impegno di far germinare in chi osserva una riflessione profonda non solo sul senso di quel che si vede, ma soprattutto sul monito che l’opera trattiene riguardo i tempi che tutti stiamo vivendo. Tra derive che disperdono gli animi e disorientano gli uomini, una rotta giusta è ancora possibile, così si salveranno non solo le vite degli altri, ma anche la nostra

L’opera è visitabile gratuitamente fino al 30 settembre 2024 tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 14, il venerdì e il sabato dalle 9 alle 19. La Cappella Reale Espiatoria è situata a poca distanza dalla Villa Reale al Parco di Monza e si trova in via Matteo da Campione, 7/a. Si può raggiungere in auto, in bicicletta attraverso la pista ciclabile di via Cesare Battisti e in treno, con una passeggiata a piedi dalla Stazione di Monza di circa 30 minuti.

Mercoledì 25 settembre alle ore 16.30 la Direttrice Giuseppina Di Gangi e lo storico dell’arte Michele Tavola condurranno una visita guidata al sito e all’opera. La partecipazione è libera e gratuita.

La Cappella Espiatoria fu voluta da Vittorio Emanuele III, figlio e successore del Re d’Italia Umberto I, per commemorare il luogo in cui il padre venne ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900. Il monumento è costituito da una cripta e da una cappella, sormontata da un’alta stele. L’architetto autore del progetto è Giuseppe Sacconi, autore anche della tomba di Umberto I al Pantheon e dell’Altare della Patria a Roma. Il progettista morì nel 1905 a opera incompiuta e i lavori furono terminati nel luglio del 1910, in occasione del decimo anniversario del regicidio, dall’architetto Guido Cirilli. Il monumento sorge al centro di un parco, delimitato da una cancellata progettata dal celebre mastroferraio e decoratore milanese Alessandro Mazzucotelli, e da un’esedra di imponenti dimensioni rivestita da un mosaico in ciottoli bicromi. Una cripta, ricca di mosaici e di preziosi marmi, e una cappella, anch’essa interamente coperta da decorazioni musive, costituiscono gli spazi interni del monumento dalle atmosfere di alta sacralità. La terza edizione di M@D – Monza Arte Diffusa è interamente dedicata al gruppo Koinè, un collettivo di artisti nato nel 1995 che si muove come un’unica entità pur non avendo vincoli stilistici e tematici comuni. Il loro linguaggio espressivo va dalle installazioni, alle performance, dalla scultura alla fotografia, fino alla musica e alla poesia. Tutti condividono l’intento narrativo, la disponibilità a schierarsi e a lasciarsi contaminare dalla densità complessa dei luoghi, il desiderio di spostare lo sguardo dal particolare all’universale.

(A cura di Ana Maria Fazzini)
Angelo Caprotti (Monza, 1959) è un artista autodidatta. Nelle sue opere, Caprotti rivela immediatamente che la materia grezza, dura e primitiva è parte essenziale del suo lavoro. Spesso impiega materiali di recupero, evocando mondi arcaici e remoti, che plasma in opere informali.

All’interno del percorso progettuale M@D – Monza Arte Diffusa, Caprotti propone un’opera dal titolo significativo: “La Rotta”. Si tratta di una barca frammentata, composta da pezzi di legno recuperati da discariche. Questa barca è volutamente posizionata di fronte all’ingresso della cripta, con la prua orientata verso nord.

La Cappella Espiatoria e in particolar modo la cripta sono luoghi che evocano la morte del re d’Italia Umberto I.
“La Rotta” è uno scheletro di legno che rappresenta un grido, una potente dichiarazione: l’artista vuole ricordare tutti quei migranti dimenticati, uomini, donne e bambini, che hanno disgraziatamente incontrato la morte al largo delle nostre coste mentre cercavano di raggiungere un futuro migliore.

Indipendentemente dalla nostra situazione economica o stato sociale tutti meritano di essere ricordati allo stesso modo.


Studio ESSECI di Sergio Campagnolo s.a.s. – Ufficio Stampa e P.R.
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