
Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 18.00, Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra personale Viaggio sulla luna di Marco Rèa, accompagnata dai testi di Ivana Salis e Marco Rèa.
In mostra ventuno opere su carta e, per la prima volta, opere su tela corredate da un catalogo con un multiplo su carta di soli 50 esemplari firmati e numerati.

Marco Rèa Viaggio sulla luna Testi di Ivana Salis e Marco Rèa Opening sabato 12 ottobre 2024 ore 18.00 Rosso20sette arte contemporanea Via del Sudario 39 – Roma Fino al 9 novembre 2024 |
In questa nuova esposizione «l’artista, attento osservatore, antropologo, inventa un nuovo vocabolario di segni per definire tipologie umane a metà tra cercatori di futuro e disillusi, ritrattista per imbibizione da manifesti pubblicitari patinati e filtrati, estrapola anima e psiche, individuale e collettiva», scrive Ivana Salis. «I suoi personaggi, passeggeri come li ha definiti, si trasportano su piani immaginati di cambiamenti presenti e futuri, di speranze e di attese, di rivendicazioni, di ricerche d’identità. Il concetto del viaggio permea l’estetica contemporanea, dalla fotografia all’immagine digitale; propone scenari perfetti, inesistenti e appaganti. Nelle linee costruite con sinuosa consequenzialità del segno, su tela e su carta, il nero delinea con il suo spessore, ora espanso ora assottigliato, il volume dei volti che compongono l’humanitas di Rèa, un grande volgo raccolto a rappresentare la storia dei popoli e delle contaminazioni. [..] I viaggiatori di Marco Rèa, prima dello sbarco sulla Luna li potremmo trovare sui muri delle nostre città o dei nostri piccoli borghi, a guardarci con attesa. Una caratteristica questa dell’artista, che porta le sue opere a essere sempre in serrata dialettica tra lo spazio sistemico dell’arte e la libera espressione del contesto urbano, comunitario e pubblico. Una narrazione di relazioni, memorie e futuri possibili tra abitanti occasionali della Terra.»
E l’artista: «Marco Rèa ci fornisce volutamente pochi elementi, lasciando all’osservatore il piacere di immaginare e creare un possibile racconto. Dal titolo della mostra sappiamo che si tratta di un viaggio sulla Luna e sappiamo che quello che ci presenta potrebbe essere un equipaggio, ma qual è il motivo del viaggio? E chi sono i protagonisti? Da dove vengono, che età hanno e qual è il loro sesso? Non lo sappiamo, o meglio siamo noi a deciderlo. L’osservatore diventa in questa mostra un interprete, ed ogni suo punto di vista è valido tanto quello dell’artista. Buon viaggio.»
Marco Réa – Note biografiche
Marco Réa, artista romano, nasce nel novembre del ’75. Ha condotto studi artistici dapprima al liceo, poi studiando fumetto ed infine laureandosi in storia dell’arte contemporanea. Per anni è a stretto contatto con la scena del writing romano e dei graffiti. Ha esposto in numerose gallerie in Europa, Stati Uniti, Giappone e collaborato con personalità di fama mondiale come Nick Knight, Kate Moss, Cloe Sevigny ecc.. Dal 2005 al 2019 ha portato avanti la sua ricerca artistica definita dall’artista “De Brand” (intervento pittorico sopra manifesti pubblicitari), mentre dal 2020 ha sviluppato un percorso legato alla street art e agli stencil denominato “Grovigli” o line art. Protagonista indiscussa della sua ricerca rimane la donna e i suoi lati più intimi, emozionali e psicologici. Ha eseguito lavori per Disney/Marvel, Fendi, Mondadori Electa, Universal Pictures, Show Studio, Vogue Magazine, Liberty UK, Lampoon Magazine, ecc..
Viaggio sulla luna
di Ivana Salis
Un nuovo allunaggio era quello che ci si aspettava per il 2024. Il programma spaziale della NASA, di concerto con altre agenzie spaziali e aziende private interessate al business del turismo lunare, programmavano di mandare la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna entro la fine dell’anno, ma ahinoi dovremmo aspettare sino al 2025. La NASA parla di una nuova generazione di esploratori, che dovrebbero aprire la strada alla possibilità di permanere sul nostro satellite e di arrivare ad avere le stesse strutture autosufficienti per la vita dell’uomo anche su Marte.
Utopie di colonizzazioni extraterrestri, deliri di onnipotenza o fughe programmate in vista di un futuro incerto sulla Terra, pianeta ormai sempre più sfruttato e deprivato di risorse fondamentali per lo stile di vita proprio di questa epoca?
Domande aperte, in vista di quotidiani colpi di scena.
In questa ormai consolidata abitudine al vorticoso susseguirsi di eventi costruiti su scala mondiale dalla sconsiderata sete di potere di pochi magnati, ci troviamo a trovare un barlume di poesia nella mostra di Marco Rèa “Viaggio sulla Luna”, ospitata dalla galleria Rosso20sette. L’artista, attento osservatore, antropologo inventa un nuovo vocabolario di segni per definire tipologie umane a metà tra cercatori di futuro e disillusi, ritrattista per imbibizione da manifesti pubblicitari patinati e filtrati, estrapola anima e psiche, individuale e collettiva. I suoi personaggi, passeggeri come li ha definiti, si trasportano su piani immaginati di cambiamenti presenti e futuri, di speranze e di attese, di rivendicazioni, di ricerche d’identità. Il concetto del viaggio permea l’estetica contemporanea, dalla fotografia all’immagine digitale; propone scenari perfetti, inesistenti e appaganti. Nelle linee costruite con sinuosa consequenzialità del segno, su tela e su carta, il nero delinea con il suo spessore, ora espanso ora assottigliato, il volume dei volti che compongono l’humanitas di Rèa, un grande volgo raccolto a rappresentare la storia dei popoli e delle contaminazioni.
La sua ricerca formale, di carattere grafico, è caratterizzata da un tratto memore degli esiti di stampa derivanti dalla tecnica dell’incisione, da lui traslata nelle grandi opere murali con la tecnica dello stencil. Ma su muro, oppure con segno diretto su tela o su carta, questa linea esprime tutta la sua radice espressionista con un portato di stile personale che ne definisce la cifra stilistica, non limitandosi a un impatto decorativo, caratteristica evidente nelle ricerche di street artist che lavorano sulla struttura tipologica della linea. Esempi ne sono El Mac, Nazza, Suso33, Roa, DALeast, i quali definiscono i loro soggetti con una composizione centrata sull’effetto di movimento delle linee a formare il volume tridimensionale dell’immagine.
I viaggiatori di Marco Rèa, prima dello sbarco sulla Luna li potremmo trovare sui muri delle nostre città o dei nostri piccoli borghi, a guardarci con attesa. Una caratteristica questa dell’artista, che porta le sue opere a essere sempre in serrata dialettica tra lo spazio sistemico dell’arte e la libera espressione del contesto urbano, comunitario e pubblico. Una narrazione di relazioni, memorie e futuri possibili tra abitanti occasionali della Terra.
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