È stata l’agenzia di stampa nazionale DIRE, nella sua sede di Corso d’Italia 38/A, ad ospitare (giovedì 24.10) il seminario FERPI “Lotta alle fake news. Dovere e opportunità verso una comunicazione responsabile”, che si è svolto con il coordinamento e la moderazione di Serena Bianchini, Delegata FERPI Lazio. Sponsorizzato da Pfizer Italia nell’ambito del più ampio progetto “A Dire il Vero” per il contrasto della disinformazione, era inserito nel programma del Digital Meet, il più grande festival italiano sull’alfabetizzazione delle imprese e dei cittadini, in programma dal 21 al 27 ottobre.
Lotta alle fake news. Dovere e opportunità verso una comunicazione responsabile Le risposte del seminario organizzato da FERPI e sostenuto da Pfizer Italia tra nuovi strumenti e sostrati etici comuni |
Esperti e professionisti della comunicazione e dell’informazione a confronto per un approccio proattivo e da più lati al problema delle fake news. E se c’è un ambito in cui le fake news sono più che mai pericolose è quello della salute. Da qui il coinvolgimento di Pfizer nell’iniziativa. Così il suo Direttore Comunicazione, Biagio Oppi, dal suo intervento “Un’opportunità per le RP? Il progetto di media literacy A Dire il Vero“: “Le fake news in ambito medico scientifico possono provocare danni alla salute dei cittadini: l’abbiamo visto durante la pandemia e oggi ancora di più. È un dovere per chi si occupa di comunicazione nell’industria farmaceutica promuovere una comunicazione responsabile e un’informazione corretta, cercando di incoraggiare la media literacy in ambito medico-scientifico, soprattutto tra i più giovani”. Sulla stessa lunghezza d’onda Maria D’Amico, Giornalista, Portavoce del Direttore Generale del Policlinico Umberto I di Roma, nel suo speech su “Il giornalista e l’informazione sulla salute”: “Il lavoro del comunicatore in sanità è fondamentale perché nell’ambito della salute e soprattutto nell’emergenza – urgenza, chi comunica bene adempie ad un esercizio di democrazia e rende i cittadini informati, partecipi, responsabili. In sanità i comunicatori sono le figure chiave per avviare e rendere forte la contro-narrazione del nostro sistema sanitario nazionale contro il quale le fake news hanno agito come talpe demolitrici”.
Sulla necessità di questa operazione di approfondimento e informazione corretta sul tema rappresentata dall’incontro concorda tra gli altri Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, autore da ultimo del libro “Il governo dell’Intelligenza Artificiale, intervenuto su “Intelligenza Artificiale e tutela della qualità dell’informazione”: “Il mondo dell’informazione può trarre giovamento dall’impiego di soluzioni di Intelligenza Artificiale, sia nella costruzione e diffusione di contenuti professionali di qualità sia nelle azioni di contrasto alle fake news, ma occorre potenziare la formazione dei giornalisti in questo ambito affinché siano pronti a raccogliere questa sfida tecnologica”.
Lato comunicatori, Sergio Vazzoler, partner di Amapola, ha posto il focus sulla Comunicazione Responsabile, idealmente 18° goal SDGs: “Troppo spesso, scegliamo le scorciatoie della semplice conformità normativa, della standardizzazione comunicativa (che rifugge la responsabilità) e, seppur con strumenti digitali nuovi di pezza e intelligenze artificiali, subiamo il fascino irresistibile della comunicazione prêt-à-porter, che illude di far risparmiare tempo prezioso e guadagnare in efficienza. Ma così ci limitiamo a fornire le generalità come in questura anziché declinare le nostre singolarità identitarie con passione, responsabilità e creatività. E anziché affrontare le contraddizioni, finiamo soltanto per aggirarle!”.
Gli ha fatto eco Massimo Alesii, Owner A.G.T. Communications: “Essere sul campo, al centro di un evento catastrofico o emergenziale e portare con sé un bagaglio di esperienze professionali nella comunicazione, fa la differenza fra un giornalista inviato e un Relatore Pubblico coinvolto per questioni professionali o comunitarie nell’evento? A quali principi i Relatori pubblici devono riferirsi nell’agire per difendere e proteggere gli interessi dell’Organizzazione per cui di lavorano o anche la Comunità rispetto ad attacchi informativi che possano danneggiarne la reputazione o peggio influenzare decisioni riguardanti gli interessi primari, economici o finanziari? L’Etica Professionale, presente e definita per i Giornalisti e i Relatori Pubblici è una possibile piattaforma comune, in alcune circostanze, che contribuisce alla prevenzione e al controllo della disinformazione soprattutto se basate sulla condivisione e implementazione di processi relazionali sociali necessari ad affrontare le mutazioni in corso“.
Da Gianmichele Laino, Direttore di Giornalettismo: “Ci hanno detto che l’intelligenza artificiale può aumentare il disordine informativo, specialmente quella generativa. Mosai.co è da sempre impegnata alla difesa della libertà di stampa, al sostegno dell’editoria indipendente. Ancora una volta vorremmo dimostrare che ogni tecnologia può essere o non essere buona, poiché la finalità con cui la tecnica si esprime è sempre e solo una scelta umana. La tecnologia, anche se vista sempre di più come nemica dell’uomo, potrebbe ancora trasformarsi ancora in una alleata”.
A conclusione del seminario, la Segretaria generale di FERPI, Daniela Bianchi, ha ribadito l’impegno dell’Associazione, che attraverso iniziative formative come questa, rivolte sia ai soci che ai non soci, mira a potenziare la consapevolezza professionale di come e quanto la Comunicazione e le Relazioni Pubbliche siano innanzitutto atto di Responsabilità, e a sottolineare l’impatto significativo che queste discipline possono avere nella società. “La disinformazione è uno dei mali di questo tempo,” ha affermato Bianchi. “Per combatterla, non basta solo una diffusa alfabetizzazione mediatica e digitale o il rafforzamento dei media professionali, come ha giustamente sottolineato il Sottosegretario all’editoria, Alberto Barachini. È fondamentale anche che noi, come professionisti della comunicazione e delle relazioni pubbliche, riconosciamo il nostro impatto e assumiamo la responsabilità di veicolare informazioni accurate e verificate. Solo attraverso l’esercizio di questa Responsabilità possiamo fungere da vero ‘anticorpo’ contro la disinformazione”.
Dott.ssa Federica Zar Consigliere Nazionale Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana con delega alla comunicazione istituzionale Da Federica Zar zar@apscom.it |
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