L’Aquila: FINISSAGE della mostra di Piotr Hanzelewicz

Ultimi giorni per visitare, presso la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, la mostra Del resto di Piotr Hanzelewicz, a cura di Emiliano Dante, con i testi in catalogo di Emiliano Dante, Michela Becchis e Francesco Avolio, con il patrocinio e il contributo dell’Istituto Polacco a Roma.

Piotr Hanzelewicz
Del resto
A cura di Emiliano Dante
 
Finissage 26 gennaio 2025
ore 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00

 
Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre
Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila

I temi della mostra, inaugurata il 13 dicembre, sono stati approfonditi il 17 gennaio con l’incontro con il Professor Francesco Avoliopresso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università de L’Aquila, con la performance “Moneta” di Piotr Hanzelewicz per dispositivo cellulare e il supporto tecnico di Factory Sound e la seconda parte della sonata per violino solo, “Melancholia” di E. Ysaÿe, eseguita dal Mº Andrzej Hanzelewicz.

Il progetto Del resto, infatti, tratta la tematica del “denaro” e delle sue implicazioni, delle congetture che ne nascono intorno, di tutte le possibili declinazioni che esso assume ed ha assunto in passato nelle comunità umane, e costituisce il punto di arrivo del percorso artistico di Piotr Hanzelewicz, che fonde aspetti teorici e estetici, iniziato con la mostra Laborioso laborioso laborioso, presso l’Istituto Polacco di Roma nel 2013.

La mostra, ospitata dalla Fondazione de Marchis, risulta caratterizzata, come afferma Michela Becchis nel testo in catalogo, da “oggetti molto densi e carichi di una profonda riflessione sul senso del denaro e del suo ruolo di regolatore apparente di uno scambio, ma in realtà struttura che conserva la più terribile delle asimmetrie, la più falsa narrazione di un bene di scambio paritario; oggetti non possono essere alienati, sorpassati, disimpegnati dalla loro relazione con coloro che li hanno fatti e messi al centro di quella relazione. Nel paradosso artistico la disuguaglianza, che viene nascosta dal falso legame geometria/status economico, viene lasciata solo apparentemente fuori ma non certo perché venga ignorata, piuttosto perché Hanzelewicz esplicita così il desiderio che chi interloquisce con le sue grandi tele, con la stanza forziere, con la spiazzante vetrata bifronte si impegni con la sua concettuale ossidazione a demolire quell’insensato racconto monolitico e indifferente e agisca uno spazio corrosivo di conoscenza.

Piotr Hanzelewicz (Polonia, 1978) vive in Italia. Ha fatto esperienze diverse fra loro, studi, lavori. Ama il termine cosa/cose. Non ha un approccio scientifico ma si attesta su una curiosità utile a creare collegamenti tra discipline diverse, talvolta lontane fra loro. Questa è la griglia di partenza. Poi c’è tutto il resto, insomma, poi ci sono le cose. Nota curiosa: è nato lo stesso giorno in cui è morto Paolo VI, pertanto non è sbagliato affermare che uno come Piotr Hanzelewicz nasce ogni morte di papa. Tra le principali esposizioni personali: 2011 – “L’inquilino del terzo piano” a cura di Enzo de Leonibus con testi di Teresa Macrì e Marco Patricelli – Museolaboratorio Città S. Angelo (PE); 2013 “Laborioso laborioso laborioso” a cura di Franco Speroni con testi in catalogo di Alberto Abruzzese e Michela Becchis – Istituto Polacco (Roma); 2014 “All’ombra del pavone” a cura di Michela Becchis – Biblioteca del Senato (Roma); 2019 – “One hundred bucks and few cents” a cura di Fabio de Chirico e Giuseppe Capparelli, con testo in catalogo di Edoardo Marcenaro – Galleria Rosso20sette (Roma). 


La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.


Piotr Hanzelewicz 
Del resto
A cura di Emiliano Dante
Testi in catalogo di Emiliano Dante, Michela Becchis, Francesco Avolio
Con il patrocinio e il contributo dell’Istituto Polacco a Roma
Documentazione fotografica: Giorgio Benni
Sponsor tecnico: Factory sound – L’Aquila

Finissage 26 gennaio 2025 ore 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00
Orari: giovedì 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00; venerdì e sabato 16.30 – 19.00; domenica 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00 –  Ingresso libero
Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre
Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila (AQ)
www.fondazionedemarchis.it

Contatti
Diana Di Berardino
Barbara Olivieri
fondazione.demarchis@gmail.com

Ufficio stampa 
Roberta Melasecca_Melasecca PressOffice – blowart
roberta.melasecca@gmail.com – info@melaseccapressoffice.it

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