
Si è conclusa ieri la grande retrospettiva dedicata ad Edvard Munch organizzata da Palazzo Reale di Milano e Arthemisia con la collaborazione del Munch Museum di Oslo.
Il successo è andato ben oltre le aspettative: sono stati infatti 276.805 i visitatori che hanno visitato la mostra e sono accorsi per partecipare creando lunghe file, una sorta di installazione artistica urbana, fotografata e ripresa dai media di tutto il mondo.
“MUNCH. Il grido interiore” Chiude a oltre 275mila visitatori la grande retrospettiva con la quale Palazzo Reale di Milano e Arthemisia hanno reso omaggio a uno dei più grandi artisti del Novecento. |
La mostra, con i 100 capolavori provenienti dal Museo MUNCH di Oslo, era stata annunciata come “la mostra dell’anno” sia per l’eccezionalità dei prestiti che per l’attesa del pubblico per uno degli artisti più amati e meno rappresentati nelle mostre (l’ultima a Milano risaliva a 40 anni fa), è ha confermato l’aspettativa.
La mostra “Munch. Il grido interiore” sale in vetta alla classifica delle mostre più visitate a Palazzo Reale di Milano negli ultimi anni, ponendosi al primo posto.
Una mostra anche molto partecipata emotivamente, come testimoniano le migliaia di condivisioni e contenuti postati sui social networks fin dal primo giorno, accanto alle centinaia di articoli cartacei e web.
Grande successo anche per i tantissimi eventi collaterali che hanno coinvolto diverse realtà culturali della città e che, durante l’apertura della mostra, hanno accompagnato il pubblico alla scoperta di Munch come uomo e artista.
“Siamo orgogliosi di aver riportato a Milano un grande protagonista dell’arte moderna come Edvard Munch, che con il suo linguaggio universale continua a emozionare e parlare a tutte e tutti, oltre ogni barriera temporale e culturale. ‘Munch. Il grido interiore’ è la mostra più visitata a Palazzo Reale negli ultimi sei anni: ha rappresentato non solo un evento culturale di altissimo livello, ma anche un momento di condivisione per la nostra città, come dimostra l’entusiasmo del pubblico. Milano si conferma ancora una volta una capitale culturale di riferimento, capace di attirare l’interesse internazionale e proporre progetti unici”, ha detto l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
“Per noi di Arthemisia – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – è davvero un grande orgoglio aver potuto scrivere una pagina importante nella storia culturale di Milano e di Palazzo Reale. Questa mostra sarà ricordata nel tempo, sia per i contenuti ineccepibili, sia per l’affetto dimostrato dal pubblico. Le lunghe code sono state sotto gli occhi di tutti per diversi mesi, a testimoniare l’interesse e l’entusiasmo delle persone. Per noi è stata una ulteriore prova che il “format Arthemisia”, che unisce il rigore scientifico ad una divulgazione didattica ed emotiva, è quello giusto.”
La mostra è stata promossa da Comune di Milano – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma,prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e curata da Patricia G. Berman in collaborazione con Costantino D’Orazio.
La mostra ha visto come sponsor Statkraft e Generali Valore Cultura, special partnerRicola, media partnerUrban Vision, mobility partnerFrecciarossa Treno Ufficiale e radio partnerDimensione Suono Soft.
Dall’11 febbraio 2025 la mostra sarà visitabile a Roma, a Palazzo Bonaparte.
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