Venezia: SEVEN SKIES FOR VENICE | Personale di Anna PETER BRETON

L’Associazione ROSAM presenta SEVEN SKIES FOR VENICE, una mostra personale dell’artista Anna Peter Breton, aperta al pubblico dal 1 febbraio all’8 marzo 2025. Un viaggio artistico nelle teorie tolemaiche-aristoteliche delle sette sfere celesti, dove spiritualità e bellezza s’intrecciano nei Cieli sospesi sopra Venezia e i laghi sacri del Kirghizistan.

SEVEN SKIES FOR VENICE
Personale dell’Artista Anna PETER BRETON
a cura di Roberta SEMERARO 
 
01 febbraio – 08 marzo  2025
Vernissage 01 febbraio 2025 alle ore 17

Magazzino Gallery | Palazzo Contarini Polignac| Dorsoduro 875, Venezia

Il lavoro di Anna Peter Breton esplora temi come identità, memoria e la bellezza fugace dell’esistenza, sia come riflessione personale che come commento universale sulla caducità della vita. 
Ispirata dalla sua eredità nomade e dalle esperienze in paesaggi diversi, Anna cerca di trascendere i confini del luogo e del tempo fondendo una profonda connessione con la Natura con un richiamo contemporaneo a riscoprire il nostro rapporto con il mondo naturale. 

Il tocco elegante e sobrio dell’Artista agisce stimolato da una profondità emotiva: la sua arte bilancia astrazione con rivelazione sottile, ed evoca un profondo senso di meraviglia. Plasmate dalle sue tracce multiculturali e dai suoi lunghi viaggi, le opere di Anna sono sia intime che espansive, invitando gli spettatori a contemplare le delicate relazioni tra natura, identità e memoria culturale. Viene così catturata la fragilità della natura e l’essenza di ciò che la circonda. Ogni pezzo è uno spazio per la quieta introspezione, e offre una meditazione sulla interconnessione degli ambienti e delle emozioni.

Come scrive il critico d’arte veneziano Roberta Semeraro:
“Anticamente gli astronomi osservando la sfera celeste riconobbero nell’etere, il quinto elemento di cui si componeva il mondo. A differenza della terra, dell’acqua, del fuoco e dell’aria, questo quinto elemento era inconsistente, inalterabile ed eterno. E sono questi i tre aggettivi che definiscono i sette cieli della pittrice Anna Peter Breton.

Gli oli dai caldi colori che l’artista mutua dallo spettro solare, sono stesi sulla tela come veli trasparenti che vanno ricoprendo il supporto materico che ha la sola funzione di renderli visibili. La composizione armoniosa dei colori, disegna nuvole leggere che aleggiano come serafini danzanti, rivelando la natura immutabile ed eterna dei cieli che, non curanti del tempo, dello spazio e degli uomini, rinascono ogni giorno uguali a sé stessi nella loro poetica bellezza.

Sono 7 i cieli, come le sfere e i gradi celesti. Un numero che indica la totalità degli ordini planetari e angelici, delle dimore celesti e la totalità delle energie nell’ordine spirituale al quale appartiene la pittura di Breton, sapientemente controllata tra movimenti lenti e andanti, che descrivono così bene la natura imperturbabile delle cose del cielo. Ma non solo; questi dipinti sono anche un omaggio a Venezia, dove il cielo lascia il suo riflesso ovunque; nelle calli, nei canali, nelle barche e persino nelle case. 

E a Giovan Battista Tiepolo pittore veneziano del ‘700, che con la sua pittura, ha attraversato le cupole delle più belle chiese della città e le mura e i tetti dei suoi palazzi per arrivare ad un tocco dal cielo. 

Nel sistema tolemaico-aristotelico il settimo cielo corrispondeva alla volta celeste più vicina a Dio, ed è proprio a quest’ultima sfera di beatitudine suprema che s’innalza la pittura di Anna Peter Breton, la quale ha ritrovato i suoi cieli nei laghi sacri del Kirghizistan a 3000 metri di altezza dal mare.”

Anna Peter-Breton, nasce nel 1985. Vive a Parigi dal 2009 ma le sue radici sono ungheresi e del Kirghizistan.
Che si tratti di ritrarre un volto che svanisce, un fiore di ciliegio o un paesaggio, il suo lavoro riflette sia i suoi viaggi fisici che le sue esplorazioni interiori. Nei suoi diari di viaggio utilizza gli acquerelli per immortalare e ricordare figure carismatiche ed eventi, catturando momenti in modo unico e personale.

Le sue opere a olio si sono evolute in rappresentazioni più astratte di elementi viventi, concentrandosi su dettagli come petali, nuvole e acqua. Questi lavori, spesso realizzati in tonalità tenui e monocromatiche, evocano la bellezza meditativa della vita, con un’attenzione particolare alla luce e all’essenza della natura.

La sua prima mostra personale, Voyages, dedicata ai suoi viaggi intorno al mondo, si è tenuta a Parigi nel 2018. L’esposizione è stata successivamente presentata presso la sede delle Nazioni Unite a Vienna, a Budapest e in alcune località della Romania. Anna ha inoltre realizzato mostre personali a Parigi, Budapest e Napoli.

È rappresentata dalla Sarto Gallery di Parigi.

Roberta Semeraro, critico d’arte, curatrice internazionale, sceneggiatrice e narratrice vive e lavora a Venezia organizzando mostre in occasione e per la Biennale di Venezia e in tutto il mondo. Si è laureata con magna cum laude alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato libri, scritto in giornali e riviste e curato mostre per numerosi artisti. E’ specializzata in progetti con le pubbliche istituzioni e musei. L’opera più importante nell’ambito di un suo progetto è L’Amphisculpture di Beverly Pepper per Parco del Sole all’Aquila che ha vinto il premio nazionale paesaggio 2018- 2019 

https://it.wikipedia.org/wiki/Amphisculpture. Attualmente è curatrice di “Monumenta, arte in cantiere” per il Segretariato Regionale Puglia del MIC.

Magazzino Gallery è uno spazio espositivo d’arte contemporanea sito nell’antico magazzino di Palazzo Contarini-Polignac a Venezia, a pochi passi dalla Galleria dell’Accademia e dalla Peggy Guggenheim Foundation. Gestito da Bikem de Montebello che si avvale anche della collaborazione del critico d’arte Roberta Semeraro, espone le opere di artisti noti ed emergenti da tutto il mondo. 


Sono profondamente affascinata dalla fragilità e dalla natura effimera dell’esistenza, e cerco di catturare quei momenti sfuggenti della natura che trasmettono una sensazione di tempo sospeso. I miei dipinti invitano a molteplici interpretazioni, esprimendo tutto e nulla allo stesso tempo, e ci ricordano, in ultima analisi, che tutto è semplicemente un riflesso della vita stessa.

Ispirata dai grandi maestri come Tiepolo, riconosco i profondi cambiamenti che il nostro mondo ha attraversato dai loro tempi, tra cui due guerre mondiali e l’alba dell’era nucleare. Oggi affrontiamo quotidianamente la minaccia di una catastrofe climatica imminente, e questo mi porta a interrogarmi: il mondo è ancora vivo? Quali sono i veri colori della natura? Qual è l’essenza della luce? Come artista dalle radici nomadi, cerco un paesaggio che mi nutra con luce e meraviglia, permettendo una rinascita personale e una continua scoperta di me stessa.

Questa esplorazione è la forza trainante del mio lavoro. Seguendo le orme tracciate dai grandi maestri, osservo con attenzione ogni tramonto, ogni nuvola e ogni orizzonte alla ricerca di tracce di colore e materia autentici. Il mio obiettivo è trovare quella luce che ogni giorno ridona vita alla natura sulla mia tela, infondendo significato alla mia esistenza.

Per molti anni ho mantenuto un diario di viaggio per documentare le mie esperienze e i momenti che risuonano in me. Il tema ricorrente delle nuvole nelle mie opere è sbocciato dai miei libri di Voyage Amoureux, che combinano ricordi e illustrazioni ad acquerello dei miei viaggi in Italia, Giappone e Corsica. Questo percorso mi ha condotta a un’esplorazione più ricca di scenari e paesaggi, approfondendo il tema della fragilità transitoria.

Ispirandomi alla cultura sciamanica delle mie origini materne kirghise, il mio lavoro abbraccia una qualità onirica che arricchisce questa esplorazione. Le delicate sfumature e le transizioni fluide di colore nella mia arte riflettono i cicli naturali di crescita e declino, ricordandoci che la bellezza spesso risiede nell’effimero. Attraverso i miei dipinti, cerco di evocare serenità e tranquillità, suggerendo che le nostre esperienze – proprio come le nuvole – sono in continua evoluzione e adattamento.

I cieli nella mia arte sono carichi di simbolismo, fungendo da ponte tra l’esperienza umana e il divino. Invito gli spettatori a riflettere sulla loro spiritualità e sulla connessione con l’universo più grande. Gli elementi simili a nuvole rappresentano emozioni: leggere e ariose, ma capaci di una profonda espressione, riflettendo i nostri paesaggi interiori e sottolineando la delicata interazione tra gioia e malinconia. Proprio come le nuvole possono nascondere o rivelare il sole, la mia arte incoraggia gli spettatori a esplorare i propri sentimenti e vissuti.

In definitiva, il simbolismo presente nel mio lavoro sottolinea l’interconnessione di tutte le cose, rafforzando la coesistenza di bellezza e fragilità sia nel mondo naturale che dentro di noi. Attraverso questa lente, il mio intento è ispirare un rinnovato apprezzamento per i momenti delicati e fugaci della vita


ORARI DI VISITA
Da Mercoledi a  Venerdi 11-17
Sabato e Domenica 11-18
Chiusura: Lunedi e Martedi 
Entrata libera

Per informazioni 
tel. 041 3092314
rosam.associazione@gmail.com

INSTAGRAM @annapeterbretonartist 
WEBSITE www.annapeterbreton.com

Contatti Stampa
CRISTINA GATTI PRESS & PR
press@cristinagatti.it

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