
“Oculus-Spei,” l’installazione multimediale interattiva di Annalaura di Luggo (presentata in anteprima al Pantheon di Roma nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità nei Musei) è promossa da Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma con il patrocinio morale del Giubileo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Giustizia.
L’intervento installativo a cura di Ivan D’Alberto, con il coordinamento scientifico di Gabriella Musto prende spunto dall’affermazione «Spes non confundit» ovvero «La speranza non delude» che apre la bolla papale del Giubileo del 2025.
Annalaura di Luggo Oculus-Spei Installazione multimediale interattiva Pantheon-Roma: Presentazione del catalogo Mercoledì 19 febbraio ore 18.30 |
Con “Oculus-Spei” Annalaura di Luggo offre un’esperienza immersiva fondata sulla simbologia della luce che idealmente è associata a quella proveniente dall’oculus del Pantheon. È una luce che apre il cuore, trasforma e trasfigura chi la accoglie e svela una nuova condizione interiore. Questo elemento simbolico è il filo conduttore dell’intero percorso espositivo e guida il visitatore in un viaggio che culmina nella scoperta di sé.
Queste tematiche sono centrali nella ricerca artistica di Annalaura di Luggo, che da sempre rappresenta gli occhi come porte dell’anima.

Il percorso si sviluppa attraverso cinque Porte Sante ideali su cui bussare concretamente.
L’interazione segna le tappe che il fruitore è invitato a compiere attraverso l’incontro con persone con disabilità provenienti dai 4 angoli del mondo. Sono figure che non comunicano attraverso le parole, ma sono il viatico di un’energia luminosa che diventa voce e linguaggio.
In “Oculus-Spei,” la luce non è solo un elemento estetico, ma un ponte tra le diversità, un mezzo per rendere ciascuno protagonista di un viaggio interiore in cui il confine tra chi osserva e chi è osservato si dissolve, rendendo tutti parte di un’unica esperienza umana che celebra il valore dell’inclusione.
Il viaggio culmina nella quinta porta, quella del Carcere di Rebibbia, scelta da Papa Francesco come Porta Santa aggiuntiva del Giubileo. Qui il visitatore non è più solo spettatore, ma viene coinvolto in un’esperienza interattiva. Un sistema tecnologico di telecamere in real time proietta l’osservatore nella scena ponendolo di fronte a sé stesso e dietro delle sbarre. Quelle sbarre non rappresentano solo una reclusione fisica, ma sono anche gabbie interiori che limitano la nostra esistenza: paure, pregiudizi, ostacoli invisibili che ci rendono prigionieri.
Anche in questo caso ad essere protagonista un raggio di luce che colpisce l’osservatore “liberandolo”. Lentamente la luce entra nello spazio, dissolve le sbarre e scioglie quel senso di prigionia.
In questo spazio trasformativo, il fruitore diventa parte attiva di un percorso di riscatto che lo conduce a una nuova consapevolezza. La luce, che accompagna l’intera esperienza di Oculus-Spei, qui si manifesta nella sua funzione più profonda: non solo illumina, ma trasfigura e libera, rendendo visibile la possibilità di una speranza concreta.

Ivan d’Alberto (curatore di Oculus Spei) ha detto: «“La speranza non delude” così apre la bolla papale per il Giubileo, ed è da qui che riparte il progetto di Annalaura di Luggo. L’artista concepisce cinque porte interattive che offrono un viaggio di speranza. Pur avendo una matrice cristiana l’intervento va riletto anche in chiave laica, perché la speranza appartiene all’Arte. Oculus-Spei è, infatti, una lente d’ingrandimento sul valore dell’Arte intesa sia come “sguardo” critico dissolvente, che con lucidità disvela le molteplici contraddizioni del reale, sia come “sguardo” rinnovato che può aprirci la vista interiore a possibili orizzonti».
Il volume “Oculus-Spei” è pubblicato da Sala Editori ed è a cura del teorico e storico dell’arte contemporanea Ivan D’Alberto. Contiene immagini e informazioni riguardanti gli studi, la realizzazione e l’installazione dell’opera presso il Pantheon.
Oltre al testo del curatore sono presenti i contributi di Luca Mercuri, Dirigente delegato dell’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, di Mons. Daniele Micheletti Arciprete Rettore della Basilica di Santa Maria ad Martyres, di Mons. Lucio Adrian Ruiz Segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, di Stefano Lanna, Dirigente di Gabinetto Ministero della Cultura, di Davide Vincent Mambriani, Incaricato per gli Affari Culturali del Giubileo 2025, di Vincenzo Falabella, Presidente FISH Ets e di Gabriella Musto, Coordinamento scientifico della mostra.
La presentazione del catalogo sarà accompagnata da una meditazione musicale con improvvisazioni organistiche su temi di canto gregoriano a cura di Davide Vincent Mambriani.
L’evento è stato realizzato anche con il contributo di Pictet Asset Management una società digestione patrimoniale indipendente che lavora sinergicamente con il gruppo Intesa Sanpaolo.
Annalaura di Luggo – Biografia dell’artista
Annalaura di Luggo (1970) è nata a Napoli dove vive e lavora. Il suo percorso si muove prevalentemente tra ricerca multimediale, fotografia, video e regia. Le sue opere e le sue installazioni sono realizzate attraverso la fusione di tecnologia e manualità e dialogano con il fruitore che è spesso protagonista dell’azione. Questo è portato a riflettere su questioni sociali e ambientali. Annalaura di Luggo ha affrontato temi come i diritti umani (“Never Give Up”, Carcere Minorile di Nisida; “Human Rights Vision” per la Fondazione Kennedy di New York), la cecità (“Blind Vision” presentato alle Nazioni Unite ed al Consolato Italiano di New York), il mondo animale (“Sea Visions / 7 punti di vista”), la natura e la biodiversità (“Genesis” per la 58ma. Biennale di Venezia). Il progetto, denominato Napoli Eden, con l’utilizzo di alluminio riciclato per la costruzione di quattro grandi installazioni pubbliche site-specific ha incoraggiato il dibattito sulla sostenibilità nel capoluogo campano, ispirando la realizzazione del docu-film “Napoli Eden”, diretto da Bruno Colella, che ne racconta il processo creativo. “Napoli Eden” si è qualificato in consideration agli Oscar 2021 per la categoria Best Documentary Feature. L’alluminio riciclato e la monumentalità sono presenti anche nell’intervento installativo in “Collòculi > We Are Art”, una grande iride scultorea capace di trasmettere contenuti multimediali ed immersivi. Il lavoro è stato presentato in anteprima presso la Fondazione Banco Napoli del capoluogo campano e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli | MANN. Le fasi di realizzazione di Collòculi sono il focus del documentario “We Are Art Through the Eyes of Annalaura”, diretto dalla stessa artista, la cui narrazione oscilla tra video arte e cinema sperimentale. Il documentario si è qualificato per la “Consideration” agli Oscar 2023, nella categoria Best Documentary Feature e Best Song. Vasta la sua bibliografia, con interventi dei maggiori critici d’arte e personalità internazionali del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Paul Laster, Stephen Knudsen, Rajsa Clavijo, Timothy Hardfield, Paco Barragán, Stefano Biolchini, Hap Erstein, Francesco Gallo, Irene Galuppo, Aldo Gerbino, Giulia Gueci, Marcello Palminteri, Demetrio Paparoni, Gabriele Perretta, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Andrea Viliani. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Tra le mostre personali più recenti si ricordano: “Multum animo vidit” presso il PAN-Palazzo delle Arti, Napoli; “Oscurità e sommersione”, presso il Complesso Monumentale dello Steri a Palermo; “Collòculi / Intro-Spectio”, Museo Nazionale Romano-Terme di Diocleziano; Collòculi @Pompeii, Parco Archeologico di Pompei. Il suo lavoro è trattato da numerose gallerie in Italia e all’estero, ed in particolare da JUS Museum / Arti Contemporanee (Napoli) che promuove le sue opere attraverso mostre pubbliche e private e nelle principali fiere d’arte. Ha realizzato installazioni permanenti (Museo dell’Istituto P. Colosimo di Napoli, Museo del Carcere di Nisida), temporanee ed interattive (Nazioni Unite, New York; MANN Museo Archeologico Nazionale, Napoli; Fondazione Banco Napoli, Napoli e Chieti; Salone Nautico Internazionale, Genova; Museo Nazionale Romano-Terme di Diocleziano, Roma: Parco Archeologico di Pompei, etc.) volte a modificare la percezione dello spazio e le coordinate visive del reale.
Annalaura di Luggo / Oculus-Spei Installazione multimediale interattiva 3 Dicembre 2024 – 3 Marzo 2025 a cura di Ivan D’Alberto – coordinamento scientifico: Gabriella Musto mostra promossa da: Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma; Jus Museum Galleria d’Arte con il patrocinio morale del Giubileo e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Giustizia Info progetto:www.oculus-spei.it Pantheon | Piazza della Rotonda – Roma |
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