Le sedie per gli angeli discesi dal cielo

 

“Lungo tutto il XIX secolo, i loro prodotti trovano grande eco in tutti gli Stati Uniti, nel 1876 partecipano persino all’esposizione universale di Philadelphia. A loro si devono centinaia di invenzioni che condividono con il mondo esterno senza pretendere il brevetto, dalla sega circolare alla molletta per il bucato, dalla sedia a rotelle alla scopa piatta che rimpiazzava le vecchie ramazze tonde. Gli articoli prodotti sono i più disparati: sementi, confetture, scatole, panieri, stoffe, scope e soprattutto mobili… Producono credenze, armadi, cassettoni con ampi e numerosi cassetti per riporre biancheria ed ogni genere di oggetti, spesso inseriti in appositi vani ricavati nelle pareti, una sorta di moderni armadi a muro che avevano il vantaggio di evitare il depositarsi della polvere; e ancora tavoli, scrittoi e letti che poggiano su ruote di legno, per facilitarne lo spostamento” (Angela Agrati , Lo stile Shaker: mobili e arredi come espressione di fede, DeAgostini).

La Slatback Chair (sedia con schienale a traversine) fu realizzata negli anni Sessanta dell’Ottocento da fratello Robert Wagan, il quale riprese il modello della sedia Ladder Back (letteralmente  “con schienale a pioli”). Sotto la sua direzione si modificò una delle macchine per la lavorazione del legno, al fine di permettere una produzione più spinta, tanto da raggiungere le 600 sedie all’anno.

La sedia Shaker Slat Back è un esempio di manufatto elegante nella struttura di sedia di campagna, ma articolata nella sua semplicità ad esempio grazie agli ornamenti terminali, sorta di guglie che inducono ad uno sguardo verso l’alto, per rendere grazie al Cielo. Si racconta, infatti, che gli Shakers desiderassero di costruire sedie così belle che in qualunque momento un angelo che fosse sceso dal cielo vi si potesse accomodare, attratto dalle sue linee incantevoli. Questi ornamenti terminali erano spesso tanto leggeri da dover richiedere l’inserimento di perni in acciaio.

 

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