

| FOLIGNO E SPOLETO INSIEME PER LA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2027 |
Le città di Foligno e Spoleto hanno presentato ufficialmente le linee guida del dossier “Foligno–Spoleto in Contemporanea”, con cui lo scorso giugno si sono candidate in maniera congiunta al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, bando promosso dal Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (DiAC). Dopo aver superato la prima selezione, le due città umbre sono ora finaliste e parteciperanno all’audizione di fronte alla giuria il prossimo 16 ottobre a Palazzo Poli, Roma.
Il legame tra Foligno e Spoleto, e tra le due città e il mondo dell’arte contemporanea, affonda nel cuore del Novecento e da lì è proseguito senza sosta fino ai giorni nostri, rinnovandosi oggi con la prestigiosa candidatura, caratterizzata da un filo rosso che unisce passato, presente e futuro delle rispettive comunità.
Erano gli anni Cinquanta quando Leoncillo Leonardi e il Gruppo di Spoleto si affermavano sulla scena artistica, contribuendo inoltre ad animare il Premio Spoleto, che ha visto vincitori autori del calibro di Pino Pascali e Mario Ceroli. Nel 1962, lo storico dell’arte Giovanni Carandente promosse la mostra Sculture nella Città, trasformando Spoleto in un museo a cielo aperto con la partecipazione di autori come Alexander Calder, Lucio Fontana, Henry Moore, Beverly Pepper, David Smith, Pietro Consagra e molti altri, di cui ancora oggi è in parte possibile ammirare le opere. A queste si aggiungono i lavori di Sol Lewitt, giunto a Spoleto negli anni Settanta ed affettivamente legato alla città umbra, tanto da renderla una “seconda casa”.

Negli stessi anni, a Foligno, trovava terreno fertile la ricerca di una figura visionaria per il design italiano, Dino Gavina, e nascevano iniziative destinate alla storia come la mostra Lo spazio dell’immagine, che nel 1967 vide a Palazzo Trinci il coinvolgimento di alcuni dei più significativi artisti del XX secolo come Lucio Fontana, Getulio Alviani, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Tano Festa, Piero Gilardi, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto e Paolo Scheggi. Negli anni 2000, tale eredità è confluita poi nelle due istituzioni museali delle città: il CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea a Foligno e Palazzo Collicola a Spoleto, dotati di collezioni di primo piano nel panorama nazionale e capaci di ospitare oggi mostre d’arte contemporanea, incontri, performance, convegni e laboratori. Della rilevanza delle esperienze passate rimane poi traccia nelle due opere monumentali diventate simboli dei luoghi che le accolgono: il Teodelapio di Alexander Calder, posto di fronte alla stazione ferroviaria di Spoleto, e la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, conservata nella ex Chiesa della SS. Annunziata a Foligno.

LE LINEE GUIDA
Su questa tradizione artistica, oltre che sulla prossimità geografica e culturale, le due città fondano oggi il dossier di candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, volto a costruire un sistema culturale integrato che valorizzi accessibilità, partecipazione, emersione dei talenti, sviluppo delle competenze diffuse. Queste le linee guida del progetto, il quale intende portare l’arte fuori dai luoghi istituzionali, avvicinare nuovi pubblici, rafforzare il legame tra cultura e mondo produttivo e favorire l’incontro tra le persone e i linguaggi contemporanei.
Tre, in particolare, le parole chiave:
Tempo: il passato, il presente e il futuro non sono momenti separati, ma dialoghi che si arricchiscono reciprocamente.
Spazio: dai centri storici alle periferie, fino ai paesaggi quotidiani. In questi luoghi la cultura diventa occasione di incontro, cura e rigenerazione.
Relazioni: tra le due città Foligno e Spoleto, tra istituzioni, artisti, imprese e pubblici, per attivare connessioni durature e generare innovazione culturale e sociale.
Se ulteriori specifiche saranno oggetto di presentazione e valutazione nel corso dell’audizione a Roma del 16 ottobre 2025, Spoleto e Foligno anticipano però le linee guida e la struttura del progetto, che si articolerà in tre tipologie di iniziative:
Iniziative FARO: gli interventi di maggiore visibilità e impatto simbolico, quali grandi mostre, premi, interventi artistici storici reinterpretati in chiave contemporanea, interventi di arte pubblica, rilettura e “apertura” di straordinari materiali d’archivio.
Progetti DIDATTICI, di FORMAZIONE e PARTECIPAZIONE: le azioni dedicate alla formazione e all’attivazione del pubblico attraverso laboratori, incontri, programmi formativi e percorsi di partecipazione che promuovono l’accessibilità a nuove forme di dialogo tra arte, comunità e territori.
Creazione di una RETE DEL CONTEMPORANEO legata al territorio: l’insieme di interventi orientati alla mappatura, alla connessione e alla promozione delle realtà legate al contemporaneo nel territorio, favorendo la collaborazione tra enti pubblici, privati e produttivi, stimolando l’innovazione digitale, la costruzione di archivi e piattaforme condivise, e rafforzando l’attrattività culturale dell’Umbria anche oltre il 2027.
Nello specifico, l’ultimo punto sottolinea il modello di Capitale diffusa che Foligno e Spoleto intendono perseguire, estendendo la cooperazione a un territorio più ampio, lungo l’asse della Flaminia e oltre, fino a diventare occasione di valorizzazione per l’intera regione Umbria.
Ambizione racchiusa anche nel logo di “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, realizzato da Due Studio, studio grafico attivo in Umbria, in cui le iniziali delle due città, F e S, racchiuse in una struttura geometrica rigorosa, si intrecciano dando vita a un segno unico, dinamico e simmetrico. Il disegno in bianco e nero, costruito su logiche optical e di contrasto, richiama la ricerca percettiva e modulare di Sol LeWitt, figura cardine della scena artistica internazionale, ma con un forte legame con questo territorio, nel quale ha disseminato diversi interventi.
L’effetto che si genera è illusorio, con le linee sembrano sovrapporsi, avanzare o arretrare, ma in realtà convivono sullo stesso piano visivo. Una caratteristica percettiva che diventa metafora della collaborazione tra le due città: entità autonome e complementari, che si incontrano senza gerarchie, in un equilibrio fatto di reciprocità e tensione creativa.

LE DICHIARAZIONI
Vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Umbria, Tommaso Bori
“Le nostre due città con grande impegno hanno promosso una candidatura che la Regione ha sposato fin dall’inizio e che ha voluto fortemente sostenere. Crediamo e vogliamo un’Umbria che punta sulla crescita e sulla visibilità anche attraverso la cultura come elemento che qualifica il nostro territorio.
La candidatura attraverso un progetto congiunto tra Foligno e Spoleto si basa su una storia di straordinaria rilevanza nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Negli ultimi settant’anni, le due città sono state autentici laboratori di innovazione e sperimentazione. L’impegno congiunto delle istituzioni comunali e regionale mira a rafforzare ulteriormente questo posizionamento, creando un polo d’eccellenza che possa contribuire in modo significativo alla valorizzazione dell’arte contemporanea in Italia e all’estero“.
Il sindaco di Spoleto Andrea Sisti
“Spoleto e Foligno sono due città importanti dell’Umbria che hanno deciso di mettere in connessione un patrimonio culturale di grande valore, legato all’arte contemporanea, ponendosi l’obiettivo di valorizzarlo. Ci siamo uniti da subito lungo una direttrice storica che è la Flaminia. L’impostazione del dossier, che è già un progetto molto operativo, punta a fare dei nostri territori dei centri di ricerca sull’economia legata all’arte contemporanea“.
L’assessore alla cultura di Foligno, Alessandra Leoni
“Abbiamo subito creduto nell’unione dei due Comuni che hanno grandi potenzialità artistiche nell’ambito della contemporaneità. Si guarda, però, oltre la candidatura, grazie alla promozione e partecipazione di progetti da parte di associazioni e fondazioni bancarie“.
Il direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini
“Vogliamo non solo dare vita ad un progetto inclusivo e virtuoso, capace di coinvolgere le due città e di estendersi potenzialmente ai territori limitrofi e all’intera Regione, ma intendiamo valorizzare le energie già presenti e costruire una rete ampia e partecipata, in grado di coinvolgere musei, fondazioni, artisti, scuole, università, centri di ricerca e formazione, associazioni, imprese culturali e tessuto imprenditoriale, ma soprattutto cittadini, insieme ovviamente a visitatori e turisti”.
Emanuele De Donno, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
“L’attività del contemporaneo, al di là del progetto in essere, è già innestato nel territorio. Il bando del ministero costituisce uno stimolo per proseguire in questa direzione e diventa un’occasione per le istituzioni per promuoverle, a prescindere dal risultato finale“.
Monica Sassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
“Il nostro ruolo si declina in tre impegni precisi: fare sistema, ossia creare sinergia tra le energie migliori delle due città. Secondo, vogliamo investire sul futuro, sul capitale umano, cercando di attrarre i giovani talenti affinché nelle nostre città possano vivere e creare. Terzo, costruire un’eredità per innescare un processo innovativo e duraturo. Siamo consapevoli che investire in cultura è un veicolo di sviluppo importante, perché genera un doppio ritorno, sia economico che sociale“.
Paolo Feliziani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
“Nei nostri programmi è tradizione che l’arte e la cultura abbiano lo spazio maggiore, ossia che ad essi sia riservata una quota significativa delle nostre erogazioni distribuite tra i vari settori di intervento. Non solo per il Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale, le Istituzioni ed Associazioni autorevoli e prestigiose, quali ad esempio il Centro Studi sull’Alto Medioevo o l’Accademia degli Ottusi, ma anche perché abbiamo a Palazzo Collicola una importante Galleria di arte contemporanea brillantemente diretta da Saverio Verini. Se nei nostri territori oggi abbiamo un patrimonio artistico di grande valore, è perché nel tempo c’è stata sempre una grande attenzione alla contemporaneità dell’arte”.
| Ufficio stampa Foligno e Spoleto in contemporanea Anna Defrancesco comunicazione annadefrancesco.com press@annadefrancesco.com Anna Defrancesco ad@annadefrancesco.com Chiara Tavasci chiara@annadefrancesco.com Ufficio stampa Comune di Foligno Romano Carloni romano.carloni@comune.foligno.pg.it Ufficio stampa Comune di Spoleto Davide Fabrizi davide.fabrizi@comune.spoleto.pg.it; ufficio.stampa@comune.spoleto.pg.it |
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