I Vincitori del Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” 

I Vincitori della seconda edizione del Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”

Premio alla ricerca artistica “Under 35”

La Giuria della seconda edizione del Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” – composta da Lorenzo Benedetti – Curatore e Storico dell’arte, Giuseppe Capparelli – Curatore e Storico dell’arte, Luca Centola – Artista, Mario De Candia – Giornalista e Curatore, Fabio De Chirico – Direttore Servizio II Arte contemporanea e Servizio V Fotografia della Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, Gianfranco Grosso – Artista, Francesco Nucci – Presidente Fondazione VOLUME!, Davide Sebastian – Artista, Simona Spinella – Curatrice e Storica dell’arte, Delphine Valli – Artista, e coordinata da Roberta Melasecca – Architetto e Curatrice e da Stefania Calapai – Presidente Angelo Azzurro, dopo attente valutazioni delle 192 candidature presentate da artistə under 35, ha designato tre vincitorə. 
 

*** Il Premio Giovan Battista Calapai“, avente valore netto di € 1300,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni è stato assegnato a
ANDREAS ZAMPELLA

*** La Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti” del valore netto di € 900,00 e comprensiva di una pubblicazione A-HEAD Edizioni è stata assegnata a
LAUREL HAUGE

*** Il “Premio Piero Gagliardi del valore netto di € 700,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni è stato assegnato a
EDSON LULI
 

La premiazione si svolgerà a Roma presso Palazzo Valentini in data che verrà presto comunicata. Gli artisti vincitori riceveranno, in forma di omaggio, anche tre opere di Leandro Lottici


Il Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”, dedicato alla ricerca artistica di artisti under 35, è promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS e dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, con la successiva nascita del progetto A-HEAD. Infatti Angelo Azzurro, attraverso il citato progetto, promuove l’arte contemporanea sviluppando un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali sostenendo le ricerche artistiche in tutte loro le declinazioni. Quest’anno l’iniziativa prevede non solo il Premio Giovan Battista Calapai e la Menzione Theodora van Mierlo Benedetti, ma anche il Premio Piero Gagliardi per ringraziare il curatore di A-HEAD per l’encomiabile lavoro di questi anni.

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017, mira a sviluppare un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative. 


INFO
Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
Seconda edizione
Premio alla ricerca artistica – Under 35
 
Segreteria organizzativa
Roberta Melasecca
premiocalapai@gmail.com
 
Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org
www.facebook.com/Aheadangeloazzurro
www.instagram.com/angelo_azzurro_onlus
Ufficio Stampa Angelo Azzurro
 
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it

Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it
 
Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com

L’urban artist Basik trasforma il centro storico di Paderno d’Adda

Basik, La danza di san Michele – Paderno d’Adda 2023.
Inaugurazione dell’opera d’arte diffusa – Ph Arianna Ciofi

La danza di San Michele, la nuova opera d’arte diffusa realizzata dall’Urban Artist Basik nel centro storico di Paderno d’Adda

a cura di Annalisa Ferraro

Un progetto di arte pubblica del Comune di Paderno d’Adda,
che crea un percorso visuale e simbolico nuovo in cui dialogano
tradizione e contemporaneità, linguaggi del passato e linguaggi d’oggi.

L’artista ha progettato per la città tre interventi, parti indivisibili di un’opera diffusa, legate quindi da una stessa visione e da intendersi come elementi di un unico racconto, che lungo Via Manzoni, arteria principale di Paderno d’Adda, si sviluppa, si svela e, nel tempo, si arricchisce attraverso la partecipazione, le esperienze e il vissuto dei cittadini.

Sabato 7 ottobre, a Paderno d’Adda, è stata inaugurata e consegnata alla città l’opera d’arte urbana diffusa La danza di San Michele, realizzata lungo via Manzoni, nel cuore del centro storico delle città, da Lucio Bolognesi, in arte Basik. L’intervento, ispirato e dedicato a Paderno d’Adda, al suo patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico, d’ora in avanti accompagnerà il visitatore, abitante o turista, in un viaggio immersivo frutto di una visione nuova del territorio, di una lettura e una riproposizione delle preesistenze in chiave contemporanea.

Il progetto di arte pubblica, nato su iniziativa e per volontà del Comune, inserito nel piano di rigenerazione urbana del centro storico, è stato curato da Annalisa Ferraro, finanziato con il contributo del Consorzio B.I.M. del Lago di Como del Brembo e Serio, e realizzato in collaborazione della startup MyMusa e di Garden65 s.r.l..

L’opera realizzata da Basik, che per dieci giorni ha lavorato nel centro storico del paese, sotto lo sguardo attento e curioso della comunità, si snoda lungo l’arteria principale di Paderno d’Adda e, attraversando i luoghi legati alla quotidianità dei cittadini, esorta ad avvicinarsi al maestoso Ponte di San Michele e al fiume su cui questo si erge, a quella natura vigorosa che li circonda e con cui l’uomo ha imparato a confrontarsi, simboli del territorio e fonte continua di ispirazione.

L’artista ha progettato per la città tre interventi, parti indivisibili di un’opera diffusa, legate quindi da una stessa visione e da intendersi come elementi di un unico racconto, che lungo l’arteria principale di Paderno d’Adda si sviluppa, si svela e, nel tempo, si arricchisce attraverso la partecipazione, le esperienze e il vissuto dei cittadini.

Basik, La danza di san Michele – Paderno d’Adda 2023
Ph Arianna Ciofi

L’OPERA

Il primo intervento, VIA., riparte dalla storia dei navigli leonardeschi: all’apertura delle chiuse, l’acqua sgorgava potente, superando ogni ostacolo, valicando ogni confine immaginario tracciato dall’uomo, alimentando scambi, relazioni, processi di sviluppo. Così oggi La danza di San Michele invita a spalancare i portoni dell’antica via Manzoni, a lasciar entrare l’aria nuova che porta con sé. Da un lato il racconto di ciò che è stato, dall’altro l’inizio di un nuovo racconto in cui scrivere la storia che verrà.

Nel secondo, TANGERE verso uno, l’artista ragiona sul ruolo del ponte che, poggiando su pochi ma solidi punti, ha unito luoghi distanti tra loro, diventando così possibilità, opportunità, comunicazione. Le mani dipinte da Basik raccontano la lotta tra San Michele, cui è intitolato il ponte, e il drago, che sintetizza in sé tutti gli impedimenti naturali. I tatuaggi infatti, come le decorazioni di un’anfora greco-romana, si fanno narrazione parlante, mostrando da un lato la spada del santo e dall’altro la forra dell’Adda e le sue rapide. La lotta è interrotta però da una linea d’oro, il ponte, che attraversandola porta alla risoluzione del conflitto e a uno stato di equilibrio tra gli elementi.

Il modellino della storica Centrale elettrica Bertini si fa protagonista dell’ultimo intervento LUCE. ACQUA., consegnata sul palmo di una mano, quasi come se si trattasse di un luogo di culto, illuminata d’oro come nei più bei dipinti medievali. Il fiume, deviato a Paderno d’Adda verso la centrale elettrica, con la sua forza, diventa energia e poi movimento, e si fa così ancora una volta simbolo del superamento delle difficoltà e narrazione di eventi epocali che hanno visto Paderno d’Adda protagonista di una nuova rivoluzione industriale. 

La danza di San Michele si svela di giorno e brilla di notte: nella sua versione diurna, passeggiando per via Manzoni, l’opera si mostra in tutti i suoi dettagli, nei colori e nelle sfumature riprese dal paesaggio, e si assiste ad un racconto che dall’antichità arriva fino ai nostri giorni. La storia del territorio e dei suoi abitanti si fa guida per la scrittura di un tempo nuovo, spunto e ispirazione per le comunità che lo abitano. Nella visione notturna, invece, a illuminare La danza di San Michele è un filo d’oro che, come una costellazione nel buio, indica il percorso e, passo dopo passo, conduce alla scoperta dell’opera diffusa. 

«Un’operazione che conteneva un rischio» ha dichiarato il Sindaco Gianpaolo Torchio, durante l’inaugurazione, «il centro del paese è parte dell’identità di chi ci vive, di chi ci è nato, cresciuto e magari invecchiato. L’eventualità che La danza di San Michele potesse essere vissuta come un corpo estraneo c’era. L’attenzione che artista e curatrice hanno rivolto al patrimonio culturale, al contesto paesaggistico e urbano, insieme alla disponibilità, al dialogo e alla costruzione di relazioni con i residenti hanno però avuto come esito un’opera che oggi è già  diventata un nuovo punto di unione e di riconoscimento reciproco; un’opera che ci restituisce la coscienza di essere discendenti e soprattutto custodi di una storia e di un importante patrimonio ambientale e culturale».

La danza di San Michele è una sfida all’accoglienza, all’osservazione e alla comprensione: l’opera ricambierà il tempo e la fiducia che i cittadini le hanno donato, attendendo il suo disvelamento e completamento, donando al territorio e alla collettività un patrimonio nuovo, che aiuti a non dimenticare ciò che è stato, ma anche a guardare al futuro come uno spazio in cui, pur celebrando il passato, si costruisca insieme qualcosa di nuovo.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 01_-BASIK-LA-DANZA-DI-SAN-MICHELE-PADERNO-DADDA-2023.jpg
Basik, La danza di san Michele – Paderno d’Adda 2023
Ph Arianna Ciofi

L’ARTISTA

Lucio Basik Bolognesi, un nome che risuona nell’universo dell’arte contemporanea, ha iniziato la sua avventura artistica negli anni ’90 come graffiti writer.

Nel corso degli anni, ha evoluto il suo stile personale, abbandonando gradualmente la bomboletta spray per esplorare un’ampia gamma di media artistici. Il risultato è mix affascinante di elementi provenienti dal suo background da writer, con ispirazioni che spaziano dall’arte medievale e rinascimentale all’arte moderna e contemporanea.

Le sue opere sono caratterizzate da tratti essenziali e ben definiti, che sussurrano sottilmente l’influenza del design grafico. Tuttavia, il suo approccio materico alla creazione artistica evidenzia la necessità di una connessione più intensa tra l’artista, il soggetto raffigurato e il supporto utilizzato.

Nelle sue opere figurative più recenti, Basik concentra la sua attenzione sui gesti delle mani, tratti distintivi della cultura popolare, delle immagini religiose e del simbolismo. La sua capacità di comunicare attraverso le mani è straordinaria e ispiratrice.

Verso la fine degli anni ’90, Basik è stato riconosciuto come uno dei tre writer più influenti del suo paese dalla rivista specializzata Aelle.

Le opere di Basik hanno fatto il giro del mondo, con mostre a San Francisco, Los Angeles, Londra, Berlino e Milano.

Attualmente, Basik vive e lavora nella suggestiva città di Rimini, in Italia. La sua carriera artistica continua a evolversi, continuando a sorprendere e ispirare il mondo dell’arte con la sua creatività senza confini.


INFORMAZIONI UTILI

La danza di San Michele
di Basik
un progetto del Comune di Paderno d’Adda
a cura di Annalisa Ferraro
finanziato con il contributo del Consorzio B.I.M. del Lago di Como del Brembo e Serio
Con la collaborazione di MyMusa s.r.l. e Garden65 s.r.l.
 
UFFICIO STAMPA
 
ANOTHER SCRATCH IN THE WALL
anotherscratchinthewall@gmail.com
Clara
 
Giorgia Ciattoni
Addetto Stampa, Social Media Manager, Content Creator
press@giorgiaciattoni.info

Osservatorio TuttiMedia – Saper porre le domande giuste è la competenza necessaria

A Milano focus su IA e l’era dei prompt

Nell’era del prompt saper fare le domande diviene una competenza determinante”. Ne è convinto Derrick de Kerckhove– “Ricordo la metafora di McLuhan sull’uomo del XXI secolo che corre in strada urlando: ‘Ho tutte le risposte: quali sono le domande?’. Il prompt engineering emerge come la competenza essenziale in questo momento storico della trasformazione digitale”. Sulla stessa linea Matteo Ciastellardi, che ha confermato la nascita di un interesse delle èlite culturali verso quella che può essere chiamata “promptologia”, una nuova abilità ingegneristica di ideare domande per spingere l’intelligenza artificiale a fornire risposte appropriate che richiede anche la comprensione del linguaggio e dell’espressione.

E proprio IA generativa: l’era del prompt era il titolo del dibattito che per iniziativa dell’Osservatorio TuttiMedia si è tenuto ieri presso l’UPA, socio dell’Osservatorio, a Milano, moderato da Maria Pia Rossignaud (Vicepresidente Osservatorio TuttiMedia e direttrice di Media Duemila). A parteciparvi, Derrick de Kerckhove (Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia/Media Duemila – Docente Polimi e già direttore del McLuhan Program di Toronto); Giulia Gioffreda (Government Affairs and Public Policy di Google); Alberto Vivaldelli (Responsabile Digital di UPA); Matteo Ciastellardi (Docente Polimi); Vincenzo Cosenza (Esperto di Marketing e Innovazione); Giusella Finocchiaro (Professoressa di Diritto di internet e Co-founder e Partner di DigitalMediaLaws). Presente anche la FIEG, socia dell’Osservatorio OTM, con Andrea Baroni.

Stiamo per passare dalla ricerca delle informazioni corrette, alla formazione della corretta ricerca, abbiamo bisogno di nuovi modelli di riferimento”, ha detto Maria Pia Rossignaud. “La nostra associazione si distingue per la capacità di invitare a riflettere sui segnali deboli del futuro perché vogliamo contribuire alla costruzione dei nuovi modelli sociali e comunicativi che tengano conto degli strumenti che emergono dalla transizione digitale senza né demonizzare né enfatizzare. Ecco perché abbiamo deciso di puntare sul prompt, elemento ancora poco sconosciuto”.

Per Google, la vera sfida sull’intelligenza artificiale ha a che vedere con il suo sviluppo responsabile”, ha affermato Giulia Gioffreda. Per questo, già nel 2018 abbiamo creato dei Principi di responsabilità che guidano ogni progetto di IA in ogni sua fase. Al cuore di questi principi c’è l’idea che i benefici complessivi dell’innovazione devono sempre essere superiori ai rischi e agli svantaggi che potrebbe portare.”

Anche per gli investitori pubblicitari il tema dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di marketing e comunicazione è in cima alle priorità. Così Alberto Vivaldelli: “Le applicazioni potenziali nelle attività di tutti i giorni di chi cura brand e prodotti sono numerosissime: dalle creatività testo, visuali e video alle attività di PR, dalla SEO all’e-commerce fino all’utilizzo della data science applicata ai più svariati livelli. Per un utilizzo massivo dei software applicativi basati su AI sarà fondamentale definire bene il quadro normativo, in particolare le tematiche che coinvolgono il diritto d’autore e la data privacy, nonché valutare bene le implicazioni pubbliche su come le Intelligenze Artificiali vengono costruite e messe a disposizione degli utenti, consumer e professionali. Interessante sarà anche capire gli intrecci fra Intelligenza Artificiale e Metaverso, concetti molto diversi fra loro ma che potrebbero avere in futuro sinergie interessanti

L’intelligenza artificiale generativa mette in crisi il mito della creatività ad esclusivo appannaggio dell’uomo – ha evidenziato Vincenzo Cosenza –, ciò non deve spaventarci e spingerci a fare battaglie di retroguardia, ma stimolarci ad un utilizzo di queste nuove tecnologie per lavorare meglio e potenziare le nostre capacità. Siamo entrati nell’era dei lavoratori aumentati“.

Sul tema delle regole è intervenuta Giusella Finocchiaro: “Si sente spesso parlare dell’esigenza di nuove regole che disciplinino l’intelligenza artificiale e nuove regole certamente arriveranno: sia in Europa che negli Stati Uniti e in Cina si stanno discutendo regolazioni in materia di intelligenza artificiale. Si auspica che queste normative saranno tali da consentire lo sviluppo tecnologico, senza imbrigliarlo. In Europa, è prossima l’approvazione del Regolamento c.d. “AI Act”, che rappresenta una cornice per l’accesso dei prodotti di intelligenza artificiale sul mercato europeo e non pretende, né forse potrebbe pretendere, di dirimere tutte le questioni giuridiche che l’IA fa sorgere. I giuristi dovranno ricorrere all’attività interpretativa, verificando se le norme esistenti siano idonee ad affrontare le sfide poste dall’IA. In molti casi, è già accaduto. Tanto a Singapore, quanto negli Stati Uniti, i giudici hanno già applicato le regole vigenti per decidere casi giudiziari che coinvolgevano l’IA. Del resto, il compito del giurista è proprio quello di interpretare le norme esistenti e, lì, provare a rintracciare gli strumenti per decifrare il presente”.


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Messina: Una petizione per rivalutare la finalità d’uso del Palazzo di Ernesto Basile

Il prof. Giovanni Randazzo legge la petizione nel corso dell’incontro in Santa Maria degli Alemanni

Un gruppo di associazioni di Messina ha promosso nei giorni scorsi una conferenza in Santa Maria degli Alemanni, aperta alla Città, con l’obiettivo di sollecitare una rimeditazione sulla scelta dell’ex Cassa di risparmio V. E., quale sede dei nuovi uffici del tribunale civile.
A conclusione dell’incontro si è pervenuti alla stesura di una petizione sottoscritta dalla gran parte dei presenti. La petizione definitiva di cui riportiamo copia in Pdf è stata trasmessa dal presidente dell’associazione Europa-Mediterraneo, prof. Cosimo Inferrera, a nome del gruppo di associazioni aderenti.

All’istanza, firmata da Associazione Europa-Mediterraneo, Amici del Museo, Archeoclub dello Stretto, Fondazione Antonello da Messina, Experiences, hanno aderito, infatti, anche altre associazioni e il numero tende ad accrescersi. Punto centrale della petizione, infatti, è il vincolo che nel 2004 fu posto dall’assessorato regionale beni culturali che esclude qualsiasi destinazione d’uso non compatibile per il Palazzo dell’ex Cassa di risparmio, opera insigne dell’architetto Ernesto Basile, a tutela dell’intero edificio e dell’integrità degli interni, compresi gli arredi da lui stesso disegnati.

Fonte: Comune di Messina
Sopra fonte LiveSicilia.it – In basso fonte Parentesionline.it

La petizione


Roma: PLATEIA – Design thinking Workshop “Immagina Largo Perestrello”

Alcune immagini del workshop Mapping Perestrello

La Fondazione Bertugno-Moulinier invita ai prossimi workshop di PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana

Design thinking Workshop “Immagina Largo Perestrello”

SESSIONE #1: Sabato 14 Ottobre 2023 – Dalle 10.00 alle 13.30
SESSIONE #2: Domenica 15 Ottobre 2023 – Dalle 10.00 alle 13.00

Ex casa del custode Scuola Pisacane
Via dell’Acqua Bullicante, 28 – Roma

La Fondazione Bertugno-Moulinier invita tutta la cittadinanza al prossimo Design thinking Workshop “Immagina Largo Perestrello” dedicato al progetto PLATEIA, per la rigenerazione urbana. L’evento offre un’opportunità unica per esplorare idee innovative e soluzioni creative che contribuiranno a definire insieme il futuro di quest’area.  

Infatti, obiettivo di PLATEIA è quello di riunire comunità formali ed informali per rigenerare una piazza, Largo Perestrello, nella periferia di Roma, nel cuore del quartiere Tor Pignattara/Marranella, riconquistando il senso di comunità ed appartenenza e riconnettendosi con la natura. 

PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana è un progetto promosso dalla Fondazione Bertugno-Moulinier, insieme al Municipio V di Roma, ad Orizzontale, Ecomuseo Casilino e Associazione Pisacane 0-99, vincitore del bando “New European Bauhaus Call for Proposals for Co-Creation of public space through citizen engagement finanziato dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), un organismo dell’Unione Europea.

Il percorso di partecipazione prevede, dunque, l’attivazione di numerosi workshop e laboratori creativi che renderanno Largo Perestrello, per un periodo di 4 mesi, un centro attivo di dialogo e sperimentazione interculturale. 
 

PROGRAMMA

SESSIONE #1
Sabato 14 ottobre 2023 – dalle 10.00 alle 13.30
10.00 – Colazione di benvenuto
10.30 – Come il Design Thinking può aiutarci nella rigenerazione di Largo Perestrello?
11.00 – Cerchiamo ispirazione
11.30 – Coffee break
11.45 – Immaginiamo   
12.45 – Rivediamo la nostra idea con i suggerimenti ricevuti, presentiamola e riflettiamo

SESSIONE #2
Domenica 15 ottobre 2023 – dalle 10.00 alle 13.00
10.00 – Caffè di benvenuto
10.30 – Interviste e validazione idee
12.00 – Rivediamo e aggiustiamo
12.30 – Votazione della proposta
13.00 – Brunch bengalese

Durante il workshop sarà portata avanti una serie di attività interattive mirate a stimolare la creatività e a promuovere la collaborazione. Tenendo sempre presente le persone che utilizzano lo spazio, in questo caso Largo Perestrello, in varie fasi di definizione, ideazione, prototipazione e test, si proverà a tirare fuori delle soluzioni in modo creativo e innovativo, condividendo idee e prospettive diverse. 

È possibile confermare la partecipazione a info@fondazione-bm.org

Il progetto PLATEIA ha avuto il suo momento di apertura il 24 settembre a Largo Perestrello con il workshop Mapping Perestrello: il pubblico ha trovato tavoli di lavoro e dispositivi relazionali tematici, mappe realizzate dall’artista Simone Bertugno assieme ai partner di progetto, il collettivo di architettura Orizzontale ed Ecomuseo Casilino, per iniziare a definire un immaginario comune e condiviso utilizzando gli strumenti del disegno e della produzione di immagini e testi, dove esprimere desideri e iniziare a definire questo luogo selvaggio ed inesplorato, nella convinzione che l’arte, proprio per la sua capacità di comunicazione immediata, rappresenti il medium ideale per stabilire un’interazione partecipata ma anche ludica, multiculturale e transgenerazionale. Durante l’evento inaugurale sono state messe a disposizione una cartolina, due letterbox e delle domande a cui rispondere: “Secondo te cosa manca alla piazza? Come la vorresti? Che ruolo vorresti avere nel futuro per la piazza e la sua gestione?“. Le persone hanno risposto alle domande e lasciato i loro contatti per costruire e definire insieme il progetto futuro di rigenerazione della piazza, del bene comune. Le letterbox veranno aperte in un prossimo incontro per condividere e analizzare i desideri dei cittadini, i quali sono stati invitati successivamente ad implementare l’archivio fotografico a cura di Giancarlo Badaracco sulla memoria dell’area, che ricostruisce la storia attraverso le testimonianze delle persone.


INFO
PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana
Promosso da
: Fondazione Bertugno – Moulinier
Partner Consorzio: Municipio V di Roma – Municipio V di Roma, Associazione Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros APS, Associazione culturale orizzontale, Associazione Pisacane 0-99
Progetto vincitore del bando New European Bauhaus
Il progetto PLATEIA – Communities for green and Urban regeneration-, è sostenuto dal European Institut of Innovation and Technology (EIT), un organismo dell’Unione Europea.
Progetto finanziato dallIstituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT)
Con il supporto della BCC di Roma
 
Fondazione Bertugno-Moulinier
Via Gabrio Serbelloni 67 – Roma
tel. +39 06 69 34 4828
info@fondazione-bm.org
www.fondazione-bm.org
www.facebook.com/FondazioneBertugnoMoulinier
www.instagram.com/fondazione_bertugnomoulinier
www.linkedin.com/company/fbm-fondazione-bertugno-moulinier/

Municipio V Roma
www.comune.roma.it/web/it/municipio-v.page
 

Messina, Biblioteca Regionale: “La Musica a Messina nei secoli” – Ultimo incontro

La Musica a Messina nei secoli
attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora“.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2023, indette dal M.I.C., con il tema “Patrimonio In Vita”, di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di esperti e del ricco posseduto sulla tematica.

La manifestazione culturale “La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora”, organizzata dalla Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo”, inaugurata il 23 settembre u.s. in occasione delle GEP2023, realizzata di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di Esperti e del ricco patrimonio posseduto sulla tematica, arricchita, altresì, dalla  pregevole mostra di Icone Bizantine del Maestro Iconografo Paolo Lanza, “Canti di Gloria”, imperniata sulla figura della Santa dei Musici, Santa Cecilia, e sviluppatasi in momenti di approfondimento nelle successive date del 30 settembre presso la Sala Lettura  della Biblioteca e 7 ottobre presso la Sala Sinopoli dell’Ente Teatro di Messina, volge alla conclusione con l’ultimo l’Incontro che si svolgerà sabato 14 Ottobre p.v., alle ore 18,  ancora una volta nell’elegante location della Sala Sinopoli dell’E.A.R. Ente Teatro, sede pulsante della Musica a Messina.


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                                 (A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

FOSM – Due concerti, oggi a Matera e domenica ad Altamura con “La viola nel nuovo mondo”

FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA

LA VIOLA NEL NUOVO MONDO,
IL CONCERTO CON LA SOLISTA ANNA SEROVA

L’Orchestra Sinfonica di Matera con Pietro Mianiti Direttore eseguirà un programma che abbatte le barriere tra generi musicali, da Milhaud, a Weill, a Gulda.

Il concerto, domani 14 ottobre a Matera e domenica 15 ad Altamura, sarà dedicato alla Pace e alla Solidarietà fra i popoli.

Doppio appuntamento, a Matera e Altamura, per un concerto che la Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) e i musicisti dedicano alla Pace e alla solidarietà fra i popoli.
Sabato 14, all’Auditorium Raffaele Gervasio a Matera e con ingresso alle 20:30, e domenica 15 ottobre, al Teatro Mercadante a Altamura con inizio alle 19:30, la viola solista di Anna Serova sarà accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Matera nel concerto La viola nel nuovo mondo. L’Orchestra Sinfonica di Matera e la viola solista, dirette dal Maestro Pietro Mianiti, eseguiranno un programma che abbatte le barriere tra generi musicali. Dai ritmi esotici, alle danze, al Jazz dei sei movimenti de La Création du monde di Milhaud. Una composizione, scritta per il balletto di Cendrars e Börlin e ispirata ai miti africani sull’origine della vita, che racconta il caos, la luce, la comparsa di piante e animali, quindi di uomo e donna e di come dal loro bacio nasca la primavera. Dalla contaminazione con la canzone pop dell’Opera da tre soldi di Kurt Weill, e sono ben cinque le canzoni che verranno eseguite fra le più note e popolari presso il grande pubblico, fino al Concerto per violoncello, fiati e jazz band, qui eseguito nella versione per viola, di Friedrich Gulda: cinque movimenti che esplorano e citano non senza ironia sonorità da big band, brani folclorici, modelli sinfonici, danze, marce.

“Il concerto La viola nel nuovo mondo – afferma il direttore artistico della Fosm, il Maestro Saverio Vizziello – esplora oltre un secolo di stili musicali. Un programma che, oltre a catturare l’attenzione del pubblico, al mostrare il virtuosismo di Anna Serova, violista apprezzata in contesti internazionali e docente al Conservatorio Duni di Matera, vuol sottolineare il linguaggio universale, al di là dei generi, della musica. Come universali sono i valori di Pace e solidarietà fra i popoli. E alla luce dei recenti accadimenti, dalle guerre in Europa e nel Medio Oriente alle migliaia ai terremoti in Afghanistan, abbiamo deciso di dedicare questo concerto alla Pace e alla solidarietà fra i popoli. Come artisti vogliamo, attraverso la musica, rivolgere un pensiero alle tante vittime e persone che si trovano a dover affrontare tragedie di tale portata”.

Il doppio concerto La viola nel nuovo mondo è il terzo appuntamento della stagione autunnale 2023 della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera.

L’ingresso al concerto, sia a Matera che a Altamura, prevede un biglietto di 10 euro, ridotto studenti euro 5.

Il programma della stagione autunnale della Fosm proseguirà il 5 novembre con lo spettacolo Il Borghese Gentiluomo di Richard Strauss. In coproduzione con il Festival Duni, l’Orchestra Sinfonica di Matera accompagnerà il soprano Nunzia De Falco, il mezzosoprano Gianna Racamato e la voce recitante Flavio Insinna.

·      Informazioni sul concerto di sabato 14 ottobre ore 20:30 Auditorium Raffaele Gervasio – Matera

LA VIOLA NEL NUOVO MONDO
Anna Serova – Viola
Musiche di: Darius Milhaud – La création du monde (La creazione del mondo) op.81
Kurt Weill – Canzoni dall’Opera da tre soldi: Ouverture; Die Moritat von Mackie Messer; Tango ballade; Kannone Song; Dreigroschen finale.
Friedrich Gulda – Concerto per violoncello, fiati e jazz band (versione per viola): Ouverture; Idylle; Cadenza; Menuett; Finale alla marcia.
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Pietro Mianiti
 
·      Domenica 15 ottobre ore 19:30 Teatro Mercadante – Altamura

LA VIOLA NEL NUOVO MONDO
Anna Serova – Viola
Musiche di: Darius Milhaud – La création du monde (La creazione del mondo) op.81
Kurt Weill – Canzoni dall’Opera da tre soldi: Ouverture; Die Moritat von Mackie Messer; Tango ballade; Kannone Song; Dreigroschen finale.
Friedrich Gulda – Concerto per violoncello, fiati e jazz band (versione per viola): Ouverture; Idylle; Cadenza; Menuett; Finale alla marcia.
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Pietro Mianiti
 
Prossimi appuntamenti a novembre:

·      domenica 5 novembre ore 20:30 – Auditorium Raffaele Gervasio – Matera
IL BORGHESE GENTILUOMO
In coproduzione con il Festival Duni
Nunzia De Falco – soprano; Gianna Racamato – mezzo soprano; Flavio Insinna – voce recitante
Musica di Richard Strauss, musiche di scena da Il borghese gentiluomo
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Rino Marrone
 
 
Informazioni su biglietti, prevendita e contatti:
Biglietti:
Ingresso singolo 10,00 € (*)
Ingresso singolo ridotto studenti 5,00 € (*)
 
Come acquistare a Matera:
Biglietteria:
·      Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera. Tutti i giorni dalle 18 alle 21.
·      Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 a Matera. Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:30.
Come acquistare a Altamura:
Biglietteria:
·      Teatro Mercadante, in via dei Mille n.159 a Altamura. Dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Lunedì chiuso.
·      On line: https://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-mercadante/511367061
 
Per informazioni sulla programmazione degli spettacoli: https://orchestrasinfonicamatera.it/
 
 
Informazioni sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera:
La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.
A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.
La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.

Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
tel +39.333.474.2509
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Roma, La Mia Libreria: A 100 anni dalla nascita CALVINO DAY

CALVINO DAY
La Mia Libreria

Via Roberto Malatesta 85 – 00176 Roma

Domenica 15 ottobre 2023

Ore 11.00 Staffetta di letture di brani scelti dai lettori

Ore 11.30 La stanza di Italo Calvino e i suoi libri. – Dialogo con Marco Cavietti, funzionario archivista

In occasione dei 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (15 ottobre 1923), La Mia Libreria organizzerà “Calvino Day”, un incontro dedicato allo scrittore, ai suoi libri e alle carte d’archivio che raccontano la sua attività e i legami con i maggiori artisti e intellettuali dell’epoca.

-Ore 11.00 Staffetta di letture di brani di Italo Calvino.

I lettori della libreria si alterneranno liberamente al microfono per leggere ad alta voce il loro brano preferito scelto tra gli scritti di Italo Calvino.

-Ore 11. 30 La stanza di Italo Calvino e i suoi libri. – Dialogo con Marco Cavietti, funzionario archivista.

Con Marco Cavietti, racconteremo Italo Calvino autore e lettore, prendendo spunto dall’allestimento della sala dedicatagli nella Biblioteca nazionale centrale di Roma e inaugurata nel 2021, dove è stato ricostruito il salotto della sua abitazione in Campo Marzio che fu anche il suo laboratorio di scrittura. La sala della Biblioteca nazionale centrale, come un tempo la casa di Calvino, ospita la biblioteca e l’archivio dello scrittore nel loro ordinamento originario e con i suoi stessi arredi e strumenti di lavoro: le sue macchine da scrivere, il tavolo del terrazzo seduto al quale Calvino elaborò “Palomar”, quadri e ritratti realizzati da suoi amici artisti come Toti Scialoja e Gianfranco Baruchello. È qui, tra i suoi libri, i suoi documenti e i suoi oggetti, che si ripercorrono la vita, le opere e le relazioni intessute da Calvino con colleghi e amici, ancora oggi fondamentali per accostarsi alla sua scrittura.

Al termine della mattinata festeggeremo insieme con un brindisi.


La Mia Libreria
Via Roberto Malatesta 85 – 00176 Roma
Tel 0621707022 WA 3282577616
info@lamialibreria.com

Genova: Esposizione del Libro d’Ore Durazzo o Offiziolo Durazzo

A GENOVA dal 13 AL 15 OTTOBRE “I ROLLI DAYS D’AUTUNNO SFOGLIANO LA STORIA”

Esposizione straordinaria con visite guidate del manoscritto Offiziolo Durazzo, capolavoro assoluto della miniatura italiana del Rinascimento e una delle opere più importanti conservate nella biblioteca civica. Un’opera eccezionale, raramente esposta al pubblico ( ultima volta negli anni ’60 ) e che si distingue per due peculiari caratteristiche: l’uso della pergamena purpurea e la crisografia, cioè la scrittura a lettere d’oro. Un evento imperdibile con il quale la Berio apre le cebrazioni per il proprio bicentenario nell’anno di Genova Capitale del Libro. In contemporanea (dal 13 ottobre e per tutto il mese) nel tunnel d’ingresso e nello spazio BerioIdea al pianoterra della biblioteca: L’Offiziolo Durazzo: un tesoro svelato (pannelli informativi e proposte di lettura a tema)

Il Libro d’Ore Durazzo, o Offiziolo Durazzo, realizzato quasi certamente a Parma nei primi anni del Cinquecento, è un “libretto da mano” di piccolo formato destinato a un pubblico colto e raffinato. Contiene una raccolta di salmi e preghiere (Uffici) da recitare nelle ore canoniche della giornata (da cui la definizione di Libro d’ore o Offiziolo). Prende nome dal suo ultimo proprietario, Marcello Luigi Durazzo, che lo lasciò alla Biblioteca Berio per testamento nel 1847. La prima intensa suggestione estetica che l’Offiziolo Durazzo suscita è determinata dal colore porpora utilizzato per tingere la pergamena, che richiama alla mente i codici purpurei della tarda antichità, identificandolo subito come un prodotto di lusso unico e irripetibile. Con sei miniature a piena pagina e quindici più piccole, alle quali si aggiungono la serie dei mesi e oltre duecento iniziali figurate, l’Offiziolo Durazzo è la prova più eccelsa del pittore e miniatore parmense Francesco Marmitta, autore di codici prestigiosi e della Pala di San Quintino oggi al Louvre di Parigi. Il testo dell’Offiziolo Durazzo è opera del massimo maestro dell’arte calligrafica del tempo, Pietro Antonio Sallando, originario di Reggio Emilia e docente di grammatica e calligrafia all’Università di Bologna. 

Il lusso che è la cifra dell’Offiziolo Durazzo si manifesta nella legatura in argento cesellato con fermagli ornati di piccoli rubini. Proprio questa inconfondibile legatura consente di riconoscere l’Offiziolo nel libricino esibito da un misterioso personaggio di cui non conosciamo l’identità, che si fa ritrarre circondato da oggetti antichi in un enigmatico dipinto del Parmigianino oggi alla National Gallery di Londra.

E allora chi ha voluto l’Offiziolo Durazzo? Chi ne è stato il committente? Queste domande rimangono ad oggi senza risposta. Di un’opera d’arte che nel Cinquecento era considerata tanto emblematica da diventare parte di un’altra opera, nulla è trapelato per secoli, così che soltanto nel1826 se ne ha per la prima volta notizia. Compare a Genova, nell’inventario dell’eredità  di Antonio Bacigalupo, genovese di madre lusitana, dove è descritto come «ufficio in pergamena pavonazza con tutte le lettere in oro».


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma

A Genova dal 13 al 15 ottobre 2023 “i Rolli Days d’autunno sfogliano la storia”

A GENOVA dal 13 AL 15 OTTOBRE “I ROLLI DAYS D’AUTUNNO SFOGLIANO LA STORIA”

Libri che raccontano Genova, sottolineandone il ruolo di Superba e indiscussa regina dei mari. Nell’anno in cui la nostra città è Capitale Italiana del Libro, saranno proprio gli antichi e preziosi volumi il filo conduttore della prossima edizione dei Rolli Days, che si svolgerà dal 13 al 15 ottobre.

«Nell’anno in cui Genova è capitale italiana del libro ci è sembrato naturale legare l’apertura dei Rolli ai libri che raccontano la meravigliosa città lligure e la sua storia così affascinante e travolgente – spiega il sindaco Marco Bucci – I Rolli days sono un appuntamento collaudato che richiamano, ad ogni edizione, decine e decine di migliaia tra genovesi e turisti. Il fascino misto tra bellezza e storia del nostro patrimonio riesce ad affascinare persone dagli interessi più disparati. Una vera risorsa che la storia ci ha lasciato e che valorizzeremo sempre di più nel futuro».

Attività legate alla lettura, a partire da Palazzi di Genova di Pieter Paul Rubens, accompagneranno i genovesi e i visitatori attraverso le antiche magioni cinquecentesche, dove saranno esposti numerosi volumi che raccontano la storia dei Palazzi genovesi, poi denominati Palazzi dei Rolli da Ennio Poleggi, che nel corso dei secoli hanno contribuito al riconoscimento di un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore. Nei saloni dei Palazzi nobiliari, riccamente decorati da alcuni tra i principali artisti del Cinquecento e del Seicento, verranno esposte le due edizioni del già citato volume rubensiano, con le tavole che permettono di ricostruire davanti agli occhi del visitatore facciate e ambienti ormai mutati nel tempo, oltre ai più moderni volumi sette-ottocenteschi che descrivono con dovizia di particolari gli imponenti edifici della città. 

Tra tutti, il volume di Martin Pierre Gauthier intitolato I più begli edifici della città di Genova e dei suoi dintorni, anch’esso con un interessante apparato grafico. Per quanto riguarda i palazzi di villa, in quei quartieri che, durante El Siglo de los Genoveses, ospitavano gli sfarzi della villeggiatura per le più importanti famiglie della città, sarà possibile ammirare interessanti testimonianze grafiche, come il volume del 1886 del tedesco Robert Reinhardt, che testimonia anche graficamente la straordinaria eccezionalità delle grotte dei giardini genovesi.

I Palazzi genovesi, nati per rappresentare il prestigio e la forza di una nuova classe sociale e che assolvevano la funzione di hospitaggio delle principali cariche politiche provenienti in visita di Stato a Genova da tutta Europa, erano spesso anche contenitori di grandiose biblioteche e raccolte di volumi classici e contemporanei, che gli illustri proprietari conoscevano a menadito, e che spesso costituivano le principali fonti letterarie per i complessi apparati iconografici che ancora oggi rappresentano le preziose decorazioni ad affresco di logge e saloni.

Ecco i Palazzi visitabili:
Palazzo Antonio Doria Spinola (Prefettura)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Giacomo Spinola dei Marmi
sab h 10/19
Palazzo Agostino Pallavicino
ven h 16.40/19 – sab e dom h 10/19
Palazzo Pantaleo Spinola (Gambaro)
sab e dom h 10/19
Palazzo Franco Lercari (Parodi)
ven h 17/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Angelo Giovanni Spinola
sab h 14/19, dom h 10/19
Palazzo Gio Battista Spinola (Doria – Circolo Tunnel)
dom h 10/19
Palazzo Baldassarre Lomellini (Garibaldi 12)
ven h 14/15.30, sab h 9/10.30 e 13.30/15.30
Palazzo Nicolosio Lomellino
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ingresso ridotto € 8, studenti e insegnanti € 6
Palazzo Gio Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso)
ven h 15/18, sab e dom h 10/18
Palazzo Luca Grimaldi (Palazzo Bianco)
ven h 15/18, sab e dom h 10/18
Palazzo Gerolamo Grimaldi (della Meridiana)
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Ingresso a pagamento solo domenica 15 ottobre al prezzo di € 3, con accesso al Salone di Cambiaso
Palazzo Lomellini Patrone (Comando Militare)
ven h 15/18, sab e dom h 10/12 e 14/18
Palazzo Lauro
ven h 15/19, sab e dom h 10/18
Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi (Senarega)
sab e dom h 10/19. Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo dell’Università
sab e dom h 10/19
Palazzo Stefano Balbi (Museo di Palazzo Reale)
ven h 9/19, sab h 9/23, dom h 9.30/19. Ingresso a pagamento € 2
Palazzo Gio Battista Centurione Pitto
sab e dom h 10/19. Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Francesco Grimaldi (Galleria Nazionale di Palazzo Spinola)
ven h 9/23, sab h 9/23, dom h 9.30/19. Ingresso a pagamento € 2
Palazzo Ambrogio di Negro
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Lercari Spinola
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Gio Vincenzo Imperiale
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 8
Palazzo Cattaneo Della Volta
ven h 15/19, sab e dom h 10/19
Palazzo Sinibaldo Fieschi
sab e dom h 10/19
Palazzo Franzone Spinola
ven h 15/19, sab e dom h 10/19.  Consigliato da Radio Monte Carlo
Palazzo Doria Carcassi (Fondazione Carige – Sede del Premio Paganini)
sab e dom h 10/19
Palazzo BPER
sab e dom h 10/19
Palazzo Arcivescovile
ven h 15/19, sab e dom h 10/19

Anche la prossima edizione dei Rolli Days, evento di punta della cultura genovese, non solo aprirà i portoni di molte antiche dimore nobiliari del centro storico, dal 2006 Patrimonio Unesco, ma anche quelli di numerose ville suburbane del Ponente che ancora oggi, con le loro strutture inconfondibili, caratterizzano i quartieri di Sampierdarena, Cornigliano e Voltri.

Novità dell’edizione dell’autunno 2023, sarà infatti la riapertura della splendida e appena restaurata Villa Centurione del Monastero, con gli affreschi tardo cinquecenteschi di Bernardo Castello.

Ville e altri siti:
 
Villa Spinola di San Pietro
sab e dom h 10/19
Villa Centurione del Monastero
sab e dom h 10/19
Villa Pallavicino delle Peschiere
sab e dom h 10/19
Villa del Principe
ven h 15/19, sab h 10/16, dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 6
Villa Imperiale Scassi
sab e dom h 10/19
Albergo dei Poveri
sab e dom h 10/19. Ingresso a pagamento € 4
Biblioteca Berio
ven h 15/19, sab e dom h 10/19. Ultima entrata h 18
Archivio Magistrato di Misericordia
ven, sab, dom h 14/17
Archivio di Stato
ven h 18/22, sab e dom h 10/18
Teatro Carlo Felice
ven e sab h 15/18, dom h 12/14

Protagonisti delle giornate dei Rolli saranno come sempre i divulgatori scientifici, giovani professionisti specializzati nel racconto consapevole di uno dei patrimoni di maggior rilievo storico e culturale italiano, i quali contribuiranno a popolare per un intero week end sia i Palazzi nel cuore della città, sia gli edifici in aree meno interessate dagli eventi culturali, ma che meritano di essere riscoperti per svelare ai visitatori i tesori artistici che si nascondono al loro interno.  Per le visite è necessaria la prenotazione. 

Per rivivere l’atmosfera di permeazione letteraria e culturale che si respirava tra Cinquecento e Seicento nelle vie delle dimore nobiliari, uno degli eventi collaterali previsti durante la settimana precedente ai Rolli Days vede gli atri e i vani scala di alcuni palazzi del centro storico come palcoscenici privilegiati, dove i visitatori potranno assistere a performance teatrali, concerti e letture, nel quadro del progetto “Androni” finanziato dal Ministero delle Attività culturali nel 2022, promosso dal Comune di Genova e curato da Itinerari Paralleli.

Pensato con un processo di progettazione partecipata di design thinking per promuovere una fruizione innovativa degli spazi, “Androni” accenderà la luce su Palazzo Antonio Doria, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Palazzo Tobia Pallavicino, Palazzo Marcantonio Sauli e Palazzo Grillo Cattaneo, che ospiteranno performance artistiche, laboratori, dj set, letture, in collegamento a Genova Capitale Italiana del Libro.

Questa edizione dei Rolli Days è cofinanziata dal progetto DOGE – Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea, finanziato dal Ministero del Turismo nell’ambito del bando Valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale con siti UNESCO e città creative UNESCO.


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma