Settore Musei Civici Bologna: La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna

Con l’avvicinarsi di Ferragosto, vi ricordiamo le sedi del Settore Musei Civici Bologna che lunedì 15 agosto 2022 saranno regolarmente aperte per consentire la visita in occasione della giornata festiva:  
– Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) | h 10-19
– Museo Civico Medievale (via Manzoni 4) | h 10-19
– Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) | h 10-18.30
– Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) | h 10-18.30
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni 14) | h 10-19
– Museo Morandi (via Don Minzoni 14) | h 10-19
– Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) h 10-19

Per maggiori informazioni e per le modalità di accesso raccomandate si invita a consultare il sito www.museibologna.it.

Museo Civico Medievale | via Manzoni 4

Vetri dal Rinascimento all’Ottocento.
La donazione Cappagli Serretti
per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna

A cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco

Manifattura veneziana
Reliquiario con coperchio, inizio del XVII secolo
Vetro incolore soffiato a stampo e a mano libera; applicazioni a caldo h 22 cm (con coperchio h 35 cm), diam. piede 11,8 cm
Bologna, Musei Civici d’Arte Antica – collezione Cappagli Serretti, inv. DCS 6
Foto Roberto Serra
Courtesy Istituzione Bologna Musei

La mostra Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e in particolare con il Museo del Vetro di Murano, celebra l’importante donazione della preziosa collezione Cappagli Serretti consentendo di ammirare l’intera raccolta di 117 vetri acquisita nel 2020, che va ad incrementare il già cospicuo patrimonio museale di questa tipologia di oggetti. Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti custoditi capolavori dell’arte vetraria, che grazie alla donazione vedono implementate e integrate, nella varietà delle tipologie e delle provenienze, le loro ricche raccolte.
La collezione Cappagli Serretti è di grandissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente di avere una panoramica ampia ed esaustiva sulla vetraria europea dal Seicento agli inizi del Novecento. La mostra permette infatti di allargare lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario inglese e spagnolo del Settecento o la colorata produzione boema dell’Ottocento.
L’esposizione si avvale del patrocinio del Comitato Nazionale Italiano di Association Internationale pour l’Histoire du Verre – AIHV, organismo internazionale dedicato allo studio e alla promozione del vetro in tutti i suoi aspetti: dall’archeologia al design, dalla ricerca alla produzione artistica, senza dimenticare gli aspetti tecnologici e storico-economici della produzione. La concessione del patrocinio è stata inoltre accordata da The International Year of Glass 2022, iniziativa riconosciuta dalle Nazioni Unite.


Museo Civico Medievale | via Manzoni 4
Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna
A cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco
Periodo di apertura: prorogata fino al 25 settembre 2022
Orari di apertura: martedì, giovedì h 10-14; mercoledì, venerdì h 14-19; sabato, domenica, festivi h 10-19; chiuso lunedì non festivi
Ingresso con biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale giovani 18-25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura
Telefono: 051 2193916 – 2193930
Sito: www.museibologna.it/arteantica

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
Ufficio Stampa Bologna Musei
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram @bolognamusei

Settore Musei Civici Bologna: Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città

Con l’avvicinarsi di Ferragosto, vi ricordiamo le sedi del Settore Musei Civici Bologna che lunedì 15 agosto 2022 saranno regolarmente aperte per consentire la visita in occasione della giornata festiva:  
– Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) | h 10-19
– Museo Civico Medievale (via Manzoni 4) | h 10-19
– Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) | h 10-18.30
– Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) | h 10-18.30
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni 14) | h 10-19
– Museo Morandi (via Don Minzoni 14) | h 10-19
– Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) h 10-19

Per maggiori informazioni e per le modalità di accesso raccomandate si invita a consultare il sito www.museibologna.it.

Museo Civico Archeologico | via dell’Archiginnasio 2

Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città

A cura di Daniela Picchi

Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città
Immagine grafica

Fino al 31 dicembre 2023 un’ospite di eccezionale rilievo ha trovato dimora presso il monumentale atrio di Palazzo Galvani grazie alla generosa collaborazione del Museo Egizio di Torino ha concesso in prestito uno dei suoi capolavori più rappresentativi: una statua colossale di Sekhmet, materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna, di cui il museo torinese conserva una delle più grandi collezioni al di fuori dell’Egitto, composta da 21 esemplari.
Divinità dalla natura ambivalente, al contempo di potenza devastatrice e dispensatrice di prosperità, Sekhmet, ovvero “la Potente”, venne raffigurata in varie centinaia di statue per volere di Amenhotep III, uno dei faraoni più noti della XVIII dinastia (1388-1351 a.C.), allo scopo di adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.
Alcuni studiosi ipotizzano che il gigantesco gruppo scultoreo fosse composto da due gruppi di 365 statue, una in posizione stante e una assisa per ogni giorno dell’anno, così da creare una vera e propria “litania di pietra”, con la quale il faraone voleva pacificare Sekhmet tramite un rituale quotidiano. La regolarità dei riti in suo onore servivano infatti a placarne l’ira distruttrice che la caratterizzava quale signora del caos, della guerra e delle epidemie, trasformandola in una divinità benevola e protettrice degli uomini.
Nella collezione egizia del Museo Civico Archeologico di Bologna è presente il busto di una di queste sculture che – grazie al confronto con la Sekhmet seduta in trono proveniente dal Museo Egizio di Torino – potrà così riacquistare, almeno idealmente, la propria integrità creando una proficua occasione di confronto e ricerca scientifica.
La curatela scientifica è di Daniela Picchi.


Museo Civico Archeologico | via dell’Archiginnasio 2
Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città
A cura di Daniela Picchi
Periodo di apertura: fino al 31 dicembre 2023
Orari di apertura: lunedì, mercoledì h 9-14; giovedì e venerdì h 15-19; sabato, domenica, festivi h 10-19; chiuso martedì non festivi (la biglietteria chiude 1 ora prima)
Ingresso con biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale € 2 giovani 18-25 anni | gratuito possessori Card Cultura
Telefono: 051 2757211
Sito web: www.museibologna.it/archeologico

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
Ufficio Stampa Bologna Musei
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RETROBOTTEGA, il pre-festival di BOOKOLICA 2022, presenta il programma della terza settimana su Twitch 

BOOKOLICA 2022

Il festival dei lettori creativi

Il programma della terza settimana tutto digital su Twitch di RETROBOTTEGA il pre-festival di BOOKOLICA 2022

Da mercoledì 10 agosto prosegue il programma di RetroBottega, il pre-festival digitale di Bookolica 2022, in diretta sul canale Twitch BottegaNoMade (dalle 19 alle 20), tenendovi compagnia fino ai giorni del festival in presenza.

I temi affrontati di questa settimana: impegno sociale, mafia e ambiente

10 agostoDon Pino Puglisi, fede e cultura contro la mafia

La fede e l’impegno sociale per don Pino Puglisi erano due elementi inscindibili: cultura della legalità, impegno e socialità erano i suoi strumenti per curare le ferite della mafia nella sua Sicilia. E l’ha fatto, specialmente nel quartiere Brancaccio di Palermo. Per questo il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56esimo compleanno, fu assassinato dai fratelli Graviano.  Riccardo Pagani e Marco Sonseri hanno raccontato la sua storia, per la prima volta a fumetti, nella graphic novel Don Puglisi, edita ReNoir (2021). Modera Virginia Padovani.

11 agosto L’emergenza che non può più aspettare

La crisi energetico-ambientale è l’emergenza delle emergenze, acuita da crisi internazionali e assetti geopolitici problematici. E nonostante sia una questione complessa da risolvere, non c’è più tempo da aspettare. In Emergenza Energia: non abbiamo più tempo (edizioni Dedalo, 20220) Nicola Armaroli mette l’accento proprio sul rischio che si corre nel non agire: la transizione energetica è una necessità inderogabile da cui dipenderà la ripresa e la tenuta dell’intera società. Moderano Massimo Carta e Marzio Chirico.

17 agostoI nuovi percorsi possibili

Laura Centemeri, ricercatrice in sociologia dell’ambiente al CNRS francese, nello studio Rethinking Post-Disaster Recovery: Socioanthropological Perspectives on Repairing Environments. Routledge-Taylor and Francis («New Security Studies») propone un approccio interdisciplinare per il recupero di quei territori colpiti dal disastro ambientale. Con Massimo Carta si affronteranno i casi di studio e diversi percorsi di ripresa possibili.

Gli incontri saranno curati da Massimo Carta, Docente presso il Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’UNIFI, da Marzio Chirico e Eleonora Savona; le dirette saranno poi ripubblicate sul canale Youtube, per essere sempre fruibili e alimentare così il dialogo tra la dimensione digitale e quella fisica.

Il programma di Bookolica 2022 sarà disponibile su www.bookolica.it


INFORMAZIONI UTILI

RETROBOTTEGA – Pre-festival di Bookolica 2022
QUANDO: dal 26 luglio al 25 agosto, ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 19 alle 20
DOVE: in streaming su Twitch https://www.twitch.tv/botteganomade

BOOKOLICA 2022 – V edizione

QUANDO: Dal 30 agosto al 4 settembre 2022 in presenza
DOVE: La Maddalena, Torralba, Tempio Pausania, Scano di Montiferro (Sardegna)
L’ACCESSO A TUTTE LE INIZIATIVE È GRATUITO
Organizzato da: Associazione Culturale Bottega No-Made

CONTATTI
mail: segreteria@bookolica.it
SITO: www.bookolica.it
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YOUTUBE 
HASHTAG UFFICIALI: #BookolicaFestival #Bookolica2022

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126                 

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UFFICIO STAMPA SARDEGNA
Nicola Muscas

ARTHEMISIA, le mostre d’autunno – Trieste, Museo Revoltella, I MACCHIAIOLI

Vincenzo Cabianca
Acquaiole della Spezia, 1864
Olio su tela, 60×127 cm
Collezione privata
Courtesy Butterfly
Institute Fine Art,
Galleria d’arte, Lugano

I MACCHIAIOLI
Trieste, Museo Revoltella
19 novembre 2022 – 10 aprile 2023

Col termine “Macchiaioli” si definisce il gruppo di artisti italiani più importante dell’Ottocento.
Spiriti indipendenti e ribelli che abbandonano le scene storiche e mitologiche del neoclassicismo e del romanticismo per aprirsi a una pittura realista e immediata, senza disegni preparatori, dipingendo per l’appunto “a macchie” dense e colorate la vita quotidiana, con brevi pennellate che rendono molto più veritieri i soggetti. I contorni nei loro dipinti sono sfumati nel tentativo di riprodurre la realtà così come appare a un colpo d’occhio.

Attivi negli anni ’50 e ’60, i Macchiaioli – i cui principali esponenti sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Silvestro Lega – si ritrovavano al Caffè Michelangelo di Firenze per discutere e confrontarsi sulla pittura “moderna”, e mostrano in pubblico le loro opere per la prima volta all’Esposizione Nazionale del 1861, ricevendo critiche sprezzanti (“macchiaioli” è il termine dispregiativo con cui vengono definiti nel 1862 dal giornale conservatore e cattolico “Nuova Europa”).

Come tutti gli artisti che segnano un cambiamento, non vengono compresi subito, ma nel Novecento vengono rivalutatati ed oggi sono considerati i precursori dell’Impressionismo, occupando un posto sempre più importante nella storia dell’arte europea.

I principali protagonisti del movimento furono, oltre i citati Signorini, Fattori e Lega, anche Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Odoardo Borrani, Vito d’Ancona, Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e vari altri.

Attraverso un corpus di oltre 80 opere altamente significative del movimento, la mostra I Macchiaioli, che si svolgerà nella splendida cornice del Museo Revoltella di Trieste dal 19 novembre 2022 al 16 aprile 2023, racconta l’intera esperienza artistica dei Macchiaioli, a partire dal 1855.
Prodotta da Arthemisia e curata da Tiziano Panconi, la mostra è un’importante occasione per riscoprire i capolavori dell’arte dell’Ottocento italiano, fra dipinti celebri e opere mai esposte prima, provenienti dalle più prestigiose collezioni private italiane ed europee.

Opere dai contenuti innovativi per l’epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori.

Al Museo Revoltella, si potranno ammirare opere quali Bambino a Riomaggiore (1894-95) e Solferino (1859) di Telemaco SignoriniMamma con bambino(1866-67) di Silvestro LegaFanteria italiana e Tramonto in Maremma(1900-05) di Giovanni Fattori e Bambino al sole(1869) di Giuseppe De Nittis accanto a Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.

In occasione della mostra, si potrà visitare con un unico biglietto d’ingresso lo stupendo Museo Revoltella, Galleria d’arte moderna di Trieste che vanta una prestigiosa collezione: a partire dal ricchissimo lascito dell’omonimo barone Pasquale Revoltella – che ne fece la sua dimora fino al 1869 – per giungere alle più recenti acquisizioni con opere di grandi artisti come Fattori, De Nittis, Sironi, Carrà, De Chirico, Fontana, Pomodoro, Hayez e molti altri importanti esponenti dell’arte moderna e contemporanea.

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau PromoTurismo FVG, è prodotta da Arthemisia ed è curata da Tiziano Panconi.
Sostenuta da Generali Valore Cultura, la mostra vede come special partnerRicola ed è consigliata da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.


Info e prenotazioni
www.arthemisia.it

Ufficio StampaArthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

GRIMANESA AMORÓS con “SCIENTIA”: una monumentale scultura luminosa che esplora le relazioni umane

Per maggiori informazioni Grimanesa Amorós clicca il link 
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L’artista peruviana 
GRIMANESA AMORÓS
con la sua gigantesca scultura

“SCIENTIA”

Fino al 31 agosto 2022 presso il Centro per la Società e la Cultura Contemporanea di Bilbao, Azkuna Zentroa, la spettacolare installazione luminosa della Amorós.

Questa installazione site specific rientra nel programma artistico del primo congresso internazionale The Wellbeing Summit for Social Change.

Fino al 31 agosto, l’atrio di Azkuna Zentroa – Centro per la Società e la Cultura Contemporanea di Bilbao, ospita SCIENTIA, una scultura monumentale dell’artista Grimanesa Amorós.

Partendo dall’importanza della luce per migliorare lo stato d’animo e la salute mentale delle persone, l’autrice peruviana – che vive negli Stati Uniti – presenta la sua installazione per stimolare momenti di riflessione e realizzazione personale.

Per creare sculture immersive su larga scala è necessario comprendere come l’ambiente in cui viviamo influenzi il nostro stato d’animo e il nostro benessere“, afferma l’artista.

La mia scultura luminosa SCIENTIA, per questo luogo specifico, coinvolgerà i visitatori in un dialogo con l’architettura e la comunità circostanti, promuovendo momenti di riflessione con se stessi e realizzazione personale, creando simultaneamente una connessione attraverso l’uso della luce“. 

Il nome del progetto, SCIENTIA –parola latina che rimanda alla conoscenza, all’ esperienza e alla perizia- implica un’attività interattiva a livello sociale, la ricerca e l’interscambio. Quest’opera d’arte esplora le relazioni umane utilizzando gli  elementi naturali: fuoco, acqua, terra e luce.

Afferma l’artista: “Attraverso questa immersione primordiale, SCIENTIA fornisce un mezzo per accedere al nostro io emotivo che nutre il benessere e promuove l’impegno comunitario.”

Questa installazione site specific rientra nel programma artistico del primo congresso internazionale “The Wellbeing Summit for Social Change“, che si è tenuto a Bilbao a giugno con l’obiettivo di affrontare il cambiamento sociale e comunitario attraverso l’azione collettiva.

Grimanesa Amorós 

Grimanesa Amorós ritratta con l’opera Scientia alle sue spalle

Grimanesa Amorós è un’artista nordamericana di origine peruviana che esplora il legame con la comunità nel punto di incontro con la storia, la tecnologia e l’architettura. Le sue monumentali sculture di luce integrano video, illuminazione ed elementi elettronici per creare degli ambienti immersivi. La tecnologia completa i concetti delle sue opere senza definirle. L’artista trae ispirazione da importanti eredità culturali, ma senza avere una visione nostalgica dei propri soggetti. Nell’arte di Grimanesa Amorós, il passato incontra il futuro.

Amorós è spesso invitata come relatrice principale in musei, fondazioni e università, dove le sue conferenze danno potere alle giovani donne, attirando futuri artisti, studenti e professori che lavorano nei campi dell’architettura, della scienza e della tecnologia. Ha esposto negli Stati Uniti, in Europa, Asia, Medio Oriente e America Latina. È stata relatrice invitata presso TEDGlobal, ha ricevuto la borsa di ricerca del “NEA Visual Arts Grants Fellowships” e ha il merito di far parte dell’«Art In Embassies Program of the U.S.» (il Programma di Arte delle Ambasciate degli Stati Uniti) e di contare sulla borsa di studio “Civita Institute NE Chapter Fellowship Grant”. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei, tra cui il Museo Ludwig, il Museo CAFA, il Museo Katonah e il Museo d’Arte dell’Università Nazionale di Seoul.

Alhóndiga Bilbao Azkuna Zentroa è il Centro per la Società e la Cultura Contemporanea di Bilbao, con una prospettiva locale e internazionale aperta al dialogo con i diversi gruppi della comunità. Azkuna Zentroa è un luogo per partecipare alla cultura come pratica, processo e spazio di esperienze. Lavoriamo con artisti, agenti e comunità artistiche tramite modelli di programmazione ibridi e multilaterali che mostrano la dimensione quotidiana di tutto ciò che è contemporaneo, per raggiungere qualunque tipo di pubblico. Prestiamo particolare attenzione alla creazione basca moderna e alle prospettive femministe nell’arte, utilizzando la mediazione e l’istruzione come un modo per generare conoscenza critica e trasformare la società attraverso l’arte e gli artisti.

The Wellbeing Project (Il Progetto di Benessere) Il Progetto di Benessere è un’iniziativa globale incentrata sulla catalizzazione di una cultura del benessere interiore per tutti gli agenti di cambiamento e strutturata su quattro pilastri: programmi modello; ricerca e valutazione; apprendimento, convocazione e abilitazione e narrazione di storie e connessione. L’organizzazione si ispira all’amore, all’attenzione e alla compassione per tutte le persone impegnate nel costruire un mondo migliore; inoltre, sostiene le numerose cause e i movimenti per cui tutti noi lavoriamo.

The Wellbeing Project è stato creato in collaborazione con Ashoka, Impact Hub, Porticus, Fondazione Skoll, Istituto Synergos e Università di Georgetown. Nell’ambito di questo progetto, dal 1 al 3 giugno 2022 si è svolto a Bilbao-Bizkaia (Spagna) The Wellbeing Summit for Social Change (Il Summit sul Benessere per il Cambiamento Sociale), un evento mondiale che ha riunito i leader del cambiamento sociale, dei governi, dell’arte e dell’imprenditoria che lavorano nel punto di incontro tra il benessere individuale e quello collettivo. Questo vertice rappresenta un momento critico per promuovere un cambiamento culturale sistemico al fine di migliorare la salute mentale e il benessere di tutti gli agenti del cambiamento. Per ulteriori informazioni: wellbeing-project.org


INFO

Christian Campos Tel. 678 979 098
christian@acercacomunicacion.org
Enrique Llamas Tel. 672 30 08 96
enrique@acercacomunicacion.org

Ash Hagerstrand 
ash@grimanesaamoros.com

Instagram: @thewellbeingp @grimanesaamoros @azkunazentroa
Twitter: @TheWellbeingP @grimanesaamoros @azkunazentroa
Facebook: @wellbeingproject @GrimanesaAmorosStudio @azkunazentroa
LinkedIn: @TheWellbeingProject @grimanesaamoros @azkunazentroa

Per maggiori informazioni Grimanesa Amorós: clicca il link 
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#TheWellbeingSummit #ArtxWellbeing #TheArts #Scientia #TWBS2022 #azkunazentro

Ufficio stampa in collaborazione con Acerca Comunicación
Anastasia Marsella | am@ufficiostampa-arte.it

Milano: Torna la terza edizione di ReA! Art Fair – Alla Fabbrica del Vapore 100 nuovi artisti emergenti

ReA! Art Fair | Edizione 2021 @ Michela Pedranti

MILANO | FABBRICA DEL VAPORE

DAL 13 AL 16 OTTOBRE 2022

ReA! ART FAIR

III edizione

Allo Spazio ex Cisterne, ritorna l’unica fiera italiana di arte contemporanea, interamente dedicata ad autori emergenti che si presentano senza l’intermediazione di gallerie o musei.

Cento saranno gli artisti che proporranno le loro opere capaci di abbracciare una pluralità di tecniche realizzative, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla performance, dalla Digital Art alla Street Art, agli NFT, presenti per la prima volta.

Dal 13 al 16 ottobre 2022, lo Spazio ex Cisterne della Fabbrica del Vapore a Milano ospita ReA! Art Fair, l’unica fiera italiana di arte contemporanea, interamente dedicata ad autori emergenti che si presentano senza l’intermediazione di gallerie o musei. Obiettivo della fiera è supportare il lavoro dei giovani creativi offrendo loro una prima piattaforma di incontro con i collezionisti e le gallerie, oltre all’opportunità di vendita e di confronto con un ampio pubblico.

La main section di ReA! Art Fair, giunta alla sua la III edizione, promossa e organizzata dall’associazione no profit ReA Arte, col patrocinio del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo, presenta 100 artisti selezionati dal comitato scientifico composto dalle curatrici di ReA Arte, Laura Pieri, Maria Myasnikova, Paola Shiamtani, Milena Zanetti, alle quali si sono aggiunte Erica Massacessi e Vittoria Martinotti, tra le oltre 800 candidature giunte da tutto il mondo, attraverso una open call.

La scelta ha privilegiato quegli autori che si sono distinti per il loro potenziale e per la loro prospettiva di crescita e che sono stati considerati pronti per esordire sul palcoscenico dell’arte globale sul quale, in alcuni casi, si affacciano per la prima volta.

ReA! Art Fair offre al visitatore opere che abbracciano una pluralità di tecniche realizzative, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla performance, dalla Digital Art alla Street Art, agli NFT, presenti per la prima volta.

Tra le novità dell’edizione 2022, un nuovo spazio dedicato ai partner e ai progetti speciali, come lo spazio riservato a Lampoon Magazine e a Balloon Project.

I riconoscimenti agli artisti più meritevoli sono una delle particolarità più apprezzate di ReA! Art Fair. Tra questi, si segnala il Cash prize, un premio di €1.500 che andrà al vincitore scelto da una giuria esterna per conto di Artsted, la piattaforma digitale che offre investimenti nel mondo dell’arte accessibili a un vasto pubblico.

Tra la primavera e l’estate 2023 si terrà a Milano una mostra collettiva di 10 artisti selezionati da ReA!

In collaborazione con ExtrArtis, a due autori sarà offerta l’opportunità di frequentare una residenza d’artista in programma in Italia nel corso del prossimo anno.

Catalogo edizioni ReA Arte.

L’Associazione ReA Arte

Foto del team di ReA! Art Fair @xanikka

L’Associazione no profit ReA Arte nasce nel 2020 su iniziativa di un gruppo di giovani professioniste under 35 impegnate nel settore dell’arte. Pur con background differenti – dalla formazione curatoriale alla comunicazione culturale al fundraising – le organizzatrici si raccolgono intorno a uno scopo comune: promuovere l’arte e la cultura attraverso il sostegno di artisti emergenti, garantendo loro accessibilità al settore ed eque opportunità. A questo obiettivo si aggiunge quello di avvicinare il pubblico a un mercato dell’arte inclusivo e trasparente. Intorno a questa mission nasce ReA! Art Fair, arrivata nel 2022 alla terza edizione. A questa si affianca il dipartimento di formazione ReA! Education & Consulting che propone workshop e servizi di consulenza dedicati agli artisti emergenti e agli operatori di settore con l’obiettivo di trasmettere competenze specifiche per presentarsi e lavorare nel mercato dell’arte contemporanea, in modo strategico ed efficiente.


INFO
ReA! Art Fair 2022
Milano, Fabbrica del Vapore | Spazio ex Cisterne (via Procaccini 4)
13-16 ottobre 2022

Orari: tutti i giorni, dalle 11 alle 21

Ingresso libero

Informazioni:
info@reafair.com

Sito internet:
www.reafair.com

Social:
Facebook | Instagram | LinkedIn: @rea.fair

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco | T 02 36755700 | anna.defrancesco@clp1968.it |
www.clp1968.it

ARTHEMISIA, le mostre d’autunno – Asti, Palazzo Mazzetti, BOLDINI e il mito della Belle Époque

Giovanni Boldini
La camicetta di voile, 1906 c.
Olio su tela, 72×63,5 cm
Collezione Sacerdoti Ferrario

Boldini e il mito della Belle Époque Asti, Palazzo Mazzetti
26 novembre 2022 – 10 aprile 2023

La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.

Dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 Giovanni Boldini, uno degli artisti italiani più amati di ogni tempo, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Mazzetti di Asti. Dopo i successi delle mostre Chagall. Colore e magiaMonet e gli impressionisti in NormandiaI Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna, la collaborazione tra Fondazione Asti Musei e Arthemisia continua a richiamare folle di visitatori ad Asti.
Il nuovo progetto, a cura di Tiziano Panconi, è dedicato al genio indiscusso di Boldini.

Oltre 80 magnifiche opere – tra cui Signora bionda in abito da sera (1889 ca.), La principessa Eulalia di Spagna (1898), Busto di giovane sdraiata (1912 ca.) e La camicetta di voile (1906 ca.) – sono protagoniste di una narrazione cronologica e tematica al tempo stesso.
L’esposizione presenta una ricca selezione di opere che esprime al meglio la maniera di Boldini, il suo saper esaltare con unicità la bellezza femminile e svelare l’anima più intima e misteriosa dei nobili protagonisti dell’epoca.
Una mostra che pone l’accento sulla capacità dell’artista di psicoanalizzare i suoi soggetti, le sue “divine”, facendole posare per ore, per giorni, sedute di fronte al suo cavalletto, parlando con loro senza stancarsi di porle le domande più sconvenienti, fino a comprenderle profondamente e così coglierne lo spirito, scrutandone l’anima.
Farsi ritrarre da Boldini significava svestire i panni dell’aristocratica superbia di cui era munificamente dotata ogni gran dama degna del proprio blasone. Occorreva stare al gioco e accettarne le provocazioni, rispondendo a tono alle premeditate insolenze ma, infine, concedersi, anche solo mentalmente, facendo cadere il muro ideologico dell’alterigia, oltre il quale si celavano profonde fragilità.

Egli coglieva al volo l’attimo fuggente, quel momento unico in cui un’occhiata più sincera rivelava lo stato d’animo e la mimica del corpo si faceva più espressiva, l’istante in divenire fra un’azione e l’altra, quando la forza motoria di un gesto si esauriva, rigenerandosi prontamente in quello successivo.
Negli anni della maturità e poi della senilità, le lunghe e vorticose pennellate, impresse come energiche sciabolate di colore, rimodellavano in senso dinamico i corpi delle sue “divine” creature e il suo stile, a un tempo classico e moderno, costituiva la miglior risposta alle vocazioni estetiste e progressiste manifestate dagli alti ceti sociali.

La mostra Boldini e il mito della Belle Époque è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, organizzata da ArthemisiasponsorGruppo Cassa di Risparmio di Asti e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Catalogo edito da Skira.


Info e prenotazioni
www.arthemisia.it

Ufficio StampaArthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Soriano nel Cimino (VT), Palazzo Chigi-Albani: All’interno della mostra “Cielo incluso” due appuntamenti di approfondimento

Cielo incluso, allestimento

Cielo incluso

Opere di Maria Grazia Tata
Fotografie di Salvatore Di Vilio
Testo di Massimiliano Palmesano

Fino al 28 agosto 2022

Incontri a Palazzo

7 agosto ore 10.30
Il Canto degli Uccelli, simbologia e alchimia fra Arte e Natura a Palazzo Chigi Albani

12 agosto ore 17.30
Metamorfosi, la Natura fra miti, riti e poesia

Complesso monumentale Palazzo Chigi-Albani
Giardini pensili e Palazzo
Soriano nel Cimino (VT)

All’interno della mostra Cielo incluso, con le opere di Maria Grazia Tata e le fotografie di Salvatore Di Vilio, accompagnata dal testo di Massimiliano Palmesano, negli spazi di Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino, inaugurata il 23 luglio e visitabile fino al 28 agosto, saranno proposti due appuntamenti di approfondimento. 

Il 7 agosto 2022 alle ore 10.30 Il Canto degli Uccelli, simbologia e alchimia fra Arte e Natura a Palazzo Chigi Albani, con la partecipazione di Francesca Ceci – archeologa Musei Capitolini, Enrico Anselmi – storico dell’arte e curatore, Sigfrido E. F. Höbel – storico dell’arte. Sarà, inoltre, proiettato il video “Fonte Papacqua” di Sigfrido Junior Höbel, archeologo per ProjectTuscia. 

Il 12 agosto 2022 alle ore 17.30 Metamorfosi, la Natura fra miti, riti e poesia. Durante la presentazione del libro “L’Uomo Cervo, pantomima, rito e mito” di Massimiliano Palmesano, l’autore parlerà di creature fantastiche, metamorfosi e sciamani. Sara inoltre proiettato il reportage fotografico “Gl’Ciervo” di Salvatore Di Vilio, accompagnato poi dalle letture di Paco Milea, autore, attore, tratte da “Metamorfosi” di Ovidio, “Metamorfosi”. Siamo un’unica, sola vita di Emanuele Coccia, filosofo.

Cielo incluso si avvale del patrocinio della Regione Lazio, della collaborazione del Comune di Soriano del Cimino e di Raffaella Lupi della Galleria Sinopia Eventi di Roma. 

Nel testo di Massimiliano Palmesano i temi principali del progetto: 

“Ci sono alcuni luoghi in cui gli dèi custodiscono ancora tutto il loro arcaico potere. Dimensioni in cui – parafrasando Talete – tutte le cose sono piene di dèi. Al pari di due sciamani, Maria Grazia Tata e Salvatore Di Vilio hanno esplorato tali dimensioni portando con loro, come al ritorno da un viaggio misterico, le forme e le immagini degli dèi. Le percezioni annotate sul diario di bordo di questa esplorazione nella dimensione del sacro e del fantastico hanno plasmato la mostra Cielo incluso che si terrà all’interno del Complesso monumentale Palazzo Chigi-Albani a Soriano nel Cimino (Viterbo) e nei suoi giardini pensili. L’iniziativa è il risultato di una alchimia tra le opere di Maria Grazia Tata e lo sguardo fotografico di Salvatore Di Vilio che insieme hanno tracciato una cartografia delle dimensioni abitate dagli dèi. Con riferimento particolare a quelle figure che nei pantheon vengono indicate come “minori”, ma non perché esse siano meno importanti di altre: semplicemente perché sono deputate ad aspetti più intimi e quotidiani. Il filologo e storico delle religioni Walter Otto nel suo Teofania sosteneva che «gli dèi non sono frutto di invenzioni, elucubrazioni o rappresentazioni, ma possono soltanto essere sperimentati». E Cielo incluso è soprattutto una ierá odós (via sacra) esperienziale e misterica le cui tappe sono scandite da epifanie divine che si manifestano nel rapporto opera-fotografia. Un percorso di iniziazione ai segreti della sacralità della materia attraverso la primordiale magia delle immagini. Tata e Di Vilio fanno materializzare una “archeologia dell’invisibile” fatta di preziosi e impalpabili orecchini per le ninfe (Diumpae), di collane per le muse e di pettorine di rose e stelle; portano alla luce officine in cui lavorano riparatrici di ali, rammendatrici di foglie e fabbricatrici di stagioni segrete dentro cortecce arrotolate; dischiudono alla vista le dimore incantate delle divinità. Cielo incluso è una fiaba che parla di appartenenza, di legame con il territorio e con chi lo abita; un racconto fatto di boschi millenari, sorgenti dalle acque rigenerative e pietre animate. «Il divino, da cui l’uomo si sente consapevolmente protetto, non è dunque il “totalmente altro” – è ancora la Teofania di Walter Otto – in cui si rifugiano coloro per i quali la realtà del mondo è priva del divino. Esso è piuttosto proprio quel che ci circonda, in cui viviamo e respiriamo […]. Esso è presente ovunque. Ogni cosa, ogni fenomeno ne parla, in quella grandiosa ora nella quale essi parlano di sé». Proprio in quell’ora Maria Grazia Tata ha plasmato quella che ama definire la sua “paccottiglia cosmica”, nel medesimo istante Salvatore Di Vilio ha catturato l’immagine degli dèi.”
Massimiliano Palmesano, antropologo

Maria Grazia Tata

Maria Grazia Tata, da tredici anni trasferitasi a Soriano nel Cimino, lega la sua ricerca artistica al ‘sacro’ e all’invisibile della natura, della poesia, della memoria e dei fatti quotidiani. Lavora con tutti i materiali. Ha esposto in palazzi storici, musei archeologici, gallerie in Italia e all’estero (Sydney, Maputo, Los Angeles). “Opere come luoghi segreti…dove trovare rifugio e stupore. Una visione privilegiata, quella di Maria Grazia Tata, che ci suggerisce le tracce per l’ascolto della Natura e dell’Arte: un invito silenzioso a rispettare quanto di più prezioso ci circonda. Ma anche spartito musicale o pioggia che suona.” (Raffaella Lupi, Galleria Sinopia Eventi, Roma)

Salvatore Di Vilio

Salvatore Di Vilio, originario di Succivo (in provincia di Caserta), da oltre quarant’anni gira l’Italia e il mondo con la sua macchina fotografica realizzando reportage. La sua poetica in bianco e nero ha attraversato diversi stili fotografici, dalla foto-archeologia industriale alla denuncia sociale, pur prediligendo le narrazioni di carattere antropologico. Il suo obiettivo è stato testimone degli ultimi giorni della civiltà contadina meridionale e per tali ragioni la sua dimensione artistica si è sempre intersecata con una prospettiva di ricerca sul campo, dal lavoro dei canapicoltori alle feste religiose e a quelle profane come il Carnevale.


INFO
Cielo incluso
Opere di Maria Grazia Tata
Fotografie di Salvatore Di Vilio
Testo e consulenza storico-antropologica di Massimiliano Palmesano
Con il patrocinio della Regione Lazio
In collaborazione con il Comune di Soriano nel Cimino
In collaborazione con Raffaella Lupi – Galleria Sinopia Eventi
Video “Cielo Incluso”: montaggio e musiche di Michele Mele

Complesso monumentale Palazzo Chigi-Albani
Giardini Pensili e Palazzo
Via Papacqua, 471 – Soriano nel Cimino (VT)
Fino al 28 agosto 2022
Orari: da mercoledì a domenica 10-13 / 15-19

Contatti
info: 0761 748871 – 3783033319 – www.welcometosoriano.it
@tatamariagrazia  mgtata@iol.it – @salvatoredivilio  info@salvatoredivilio.it

Ufficio Stampa
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
Roberta Melasecca
mail: roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
www.melaseccapressoffice.itwww.interno14next.it

ARTHEMISIA, le mostre d’autunno – Firenze, Museo degli Innocenti, ESCHER

Maurits Cornelis Escher
Buccia,
1955
Xilografia, 32×23,5
Collezione Maurits, Bolzano
All M.C. Escher works © 2022 The M.C. Escher
Company. All rights reserved
www.mcescher.com

ESCHER
Firenze, Museo degli Innocenti
20 ottobre 2022 – 26 marzo 2023

A Firenze arriva dal 20 ottobre la mostra record d’incassi dedicata a “ESCHER”.

Oltre 200 opere saranno ospitate in una sede espositiva unica, negli spazi dello storico Museo degli Innocenti che, grazie alla collaborazione con Arthemisia, è diventato un punto di riferimento del capoluogo toscano come sede di grandi mostre d’arte.

La grande mostra dedicata al geniale artista olandese Maurits Cornelis Escher arriva al Museo degli Innocenti di Firenze dal 20 ottobre 2022 al 26 marzo 2023. Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, Escher è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo, tanto che le mostre a lui dedicate hanno battuto ogni record di visitatori.

Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.

Un’antologica – con circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo – che racconta il genio dell’artista olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista.

La mostra di Escher si configura come il primo grande evento espositivo all’interno del complesso monumentale – progettato da Filippo Brunelleschi – che ospita il meraviglioso e ricchissimo Museo degli Innocenti che, con le mostre firmate Arthemisia, si è già avviato a essere sede di grandi mostre d’arte.
Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, grande centro d’accoglienza per bambini, il Museo è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta in favore dei bambini che non potevano essere scresciuti dalle famiglie d’origine.
Tra storia, arte e architettura, la collezione del Museo presenta opere acquisite tramite donazioni o in seguito all’accorpamento di altre istituzioni assistenziali e contiene alcuni capolavori di artisti di grande rilievo tra i quali Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo, ma anche di artisti cresciuti agli Innocenti e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini come Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini (detto il Poppi).

Con il patrocinio del Comune di Firenze, dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta eorganizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation, Maurits e In Your Event, ed è curata da Mark Veldhuysen – CEO della M.C. Escher Company – e Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti di Escher al mondo.
La mostra vede come sponsorGenerali Valore Culturaspecial partnerRicolapartner Mercato Centrale, BarberinoDesigner Outlet Unicoop Firenzemedia partnerQN La Nazioneeducational partnerLaba e media coverage bySky Arte.
Il catalogo è edito da Maurits.


Info e prenotazioni
www.arthemisia.it

Ufficio StampaArthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
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Venezia: prima mostra a Leblon, nuovo Spazio espositivo, HEAVEN CAN WAIT? è “un manifesto per l’inclusione”

Alberto la Tassa, La Creazione

La prima mostra a Leblon, nuovo Spazio espositivo, HEAVEN CAN WAIT? è “un manifesto per l’inclusione”.

In mostra un’opera benedetta da Papa Francesco.

HEAVEN CAN WAIT?

Opening venerdì 5 agosto 2022 – ore 18:00
Itinerarte Gallery, Campo della Carità, 1046, Venezia

05.08 > 25.08.2022

Venerdì 5 agosto 2022 alle ore 18:00, alla presenza degli artisti, a Itinerarte Gallery si terrà l’Opening di HEAVEN CAN WAIT in Campo della Carità, 1046, subito dietro le Gallerie dell’Accademia a Venezia.

Gli artisti Alberto La Tassa, Carlos Araujo, Ettore Marinelli e Leone Solia, trovano attraverso il rispetto reciproco e il dialogo un punto di collegamento nella ricerca della loro libertà individuale, ognuno attraverso la propria visione. Il percorso espositivo sarà diviso in due parti e al centro, irraggiungibile, sarà possibile ammirare il Cristo in bronzo benedetto da Papa Francesco e realizzato da Ettore Marinelli, “il principe del bronzo”, ventisettesima generazione della lunga saga di artigiani della Pontificia Fonderia Marinelli.

Accanto a lui, Carlos Araujo, le cui opere sacre di figurazione astratta sono state esposte nel Pantheon, e Alberto La Tassa, la cui rappresentazione della forma umana, virtuosamente modellata, risuona con il divino in una collaborazione venuta dal cielo.

Posto volutamente in antitesi, trova spazio l’opera di Leone Solia, che ha riscosso un grande successo nel corso della Venice Art Night. Il giovane artista milanese esplora l’intreccio tra divino e profano facendo da contrappunto all’insieme delle opere esposte.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 25 agosto, sancisce l’inizio di un percorso artistico, filosofico e culturale che questa galleria, di proprietà di Maria Novella Papafava dei Carraresi e gestita dal giovane brasiliano, che sta diventando cittadino veneziano a tutti gli effetti, Nicolas Fiedler, svilupperà con il Progetto Leblon Art Experience. Si vuole offrire allo spettatore la libertà di scegliere quale realtà esplorare, nel tentativo di avvicinarsi a una comprensione più profonda delle diverse e sottili sfumature dell’esistenza. Leblon Art Experience è uno spazio che si definisce inclusivo, aperto, democratico, capace di generare un dialogo tra voci diverse, uniche, e che vogliono esprimere la loro forte individualità. La mostra rimarrà aperta fino al 25 agosto 2022.


Ufficio stampa e comunicazione

Davide Federici 
FG Comunicazione -Venezia
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