ARTE: Pixel at an exhibition a Genova

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“PIXEL AT AN EXHIBITION”

LA DIGITAL ART a GENOVA

dal 24 sino al 28 maggio

a cura di Maurizio Gregorini

La mostra realizzata da artisti digitali all’avanguardia che scorrerà su grandi schermi ledwall installati in tre piazze del centro storico genovese per tutti gli amanti di arte contemporanea. 

Una selezionata produzione nazionale e internazionale di opere NFT (Non Fungible Token), realizzate da artisti digitali all’avanguardia, scorrerà su grandi schermi ledwall che verranno installati in tre piazze del centro storico genovese per incantare tutti gli amanti dell’arte contemporanea.

Pixel at an exhibition è il titolo di questa particolarissima mostra, organizzata dal Comune di Genova con la curatela del cultural manager Maurizio Gregorini, in collaborazione con Musae (Zurigo) e Kijo Digital (Milano).

L’evento inaugura il 24 e prosegue sino al 28 maggio nel distretto del DIDE in partnership con Design week, il cui tema Energie funge da trait d’union fra le due manifestazioni.

Tre schermi ledwall, collocati nelle piazzette di San Bernardo, San Giorgio, Pollaiuoli e alcune immagini sugli schermi in piazza De Ferrari e Caricamento, metteranno in mostra decine di opere di autori italiani e internazionali.

Mentre la collaborazione con Villa Croce, con le gallerie d’arte cittadine Lazzaro e Maiim, con la piattaforma MUSAE (Zurigo) e Kijo digital (Milano), Cozomo De Medici (collezionista), SPX Spazio Lab (Genova) offriranno una vasta panoramica di altissimo livello sulla produzione NFT nazionale e internazionale.

Gli NFT sono l’ultima frontiera dell’arte digitale: prodotti in rete per la rete, hanno toccato negli ultimi anni quotazioni altissime. Si tratta di “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.

Le opere animate “garantite” dai certificati NFT formano un vero e proprio genere dell’arte contemporanea, la Criptoarte che ha dato un nuovo valore artistico e di mercato all’arte digitale. I primi esempi di arte digitale risalgono agli anni Sessanta e nel tempo questa si è evoluta con lo sviluppo della tecnologia e di software dedicati proprio alla realizzazione e alla fruizione di opere d’arte.

Le opere di Criptoarte sono legate alla tecnologia blockchain, arrivata nel mondo dell’arte nel 2017; si tratta di un registro pubblico di dati, condiviso e immutabile, che tiene traccia degli scambi di proprietà digitali fra soggetti diversi.

Pixel at an Exhibition inaugura mercoledì 24 maggio alle 21 presso la Design week in via San Bernardo 19 (Chiostro), con successiva visita guidata. Per tutta la durata della manifestazione, sui tre ledwall verranno proiettate in loop 20 opere animate NFT (10 per location), a cura di Maurizio Gregorini. Su 9 monitor video verranno invece proiettate 28 opere NFT internazionali statiche, a cura di Maurizio Gregorini – ML Bonifazi.

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.

Come accennato, la collaborazione con alcune gallerie d’arte cittadine e il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce offrirà una serie di eventi collaterali diffusi, ecco i principali:
per tutta la durata della manifestazione, presso Lazzaro Gallery in salita dell’Arcivescovado 5r, andrà in scena Not fungible choc! con proiezione di opere internazionali statiche. A cura di Maurizio Gregorini e di ML Bonifazi. Per tutte e quattro le serate della mostra, musica con djset.
Gli NFT – La qualità dopo la bolla è invece il tema del talk show che si svolgerà il 25 maggio alle 17 al Museo di Villa Croce, con la partecipazione di Maurizio Gregorini, Alex D’Amato di piattaforma Musae, Alessandro Brunello, founder Kijo Digital, director Wrong theory e dell’artista Melkio.
il 26 maggio alle 21.30 al Maiiim, il nuovo centro d’arte multimediale in piazza Di Negro 6, appuntamento con Multipixel, una proiezione multipla di NFT animati degli artisti Marco Nereo Rotelli e Melkio. Saranno presenti i due artisti. A cura di Virginia Monteverde e Maurizio Gregorini.

Le opere esposte
·         A collection of fragmented existences #17 – by Luis Ponce
·         Cyber Zombie 10,366 by Pindar Van Arman
·         Joyride – by Ryan Talbot
·         All around love – Generation Battle – Hyper Humanity -Humans till event horizon – Melting Time – Mission Waterspace by Melkio
·         Life and Death – by DeeKay Motion
·         Moving cities by Annibale Siconolfi
·         Your majesty by Billelis
·         Human dharma by Paolo Regis
·         Divine chakra by Giovanni Motta
·         World window by Fabio Giampietro
·         Precarious balance by Mattia Giordano
·         Munanyo by Grebenshyo
·         Word change the world – Cosmo – (H)eart(h) – Nuvole – Save the tree – Sea Regeneration – Waves by Marco Nereo Rotelli
·         Delicata apocalisse by Alessio Bertallot
·         Evil machine – Th3 gr3at pr3t3nd3r by Alessandro Bavari
·         Hypnotic – Painted Kiss by Andrea Milano
·         Tribute to Andy Warhol – Tribute to Basquiat – Tribute to Leonardo Da Vinci by Antonio Guccione 
·         Miami Party – Contemporary – Icarus by Sergei Kir 
·         Polymnia – Euterpe by Violette Cici  
·         Dreaming 01 – Dreaming 02 by Alexander Kingspor 
·         Sakura Dream 02 – Sakura Dream 06 – Sakura Dream 07 by Ana D’Apuzzo 
·         Exhaust – Moon – Paranoia – Weight by Ragenfection
·         Altisonante – by Flavio Di Renzo  

Melina Cavallaro  
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 

Milano: nella sede di Christie’s in Palazzo Clerici l’asta di raccolta fondi a favore del progetto “AIL accoglie. Vicini concretamente”

Paolo Ventura : La casa di Giulia, 2020, stampa fotografica, tiratura limitata, cm 42×59,5

MILANO | NELLA SEDE DI CHRISTIE’S IN PALAZZO CLERICI

LUNEDÌ 29 MAGGIO 2023, ore 19.30

LA X EDIZIONE DI
UNA MANO PER AIL

L’ASTA DI RACCOLTA FONDI A FAVORE DEL PROGETTO

‘AIL ACCOGLIE. VICINI CONCRETAMENTE’

L’iniziativa vedrà la vendita di opere donate da 30 importanti artisti, fotografi, architetti, designer contemporanei che hanno lavorato su un tema comune: Milano, città dove AIL opera da 47 anni.

Ogni creazione sarà accompagnata da una riflessione su Milano redatta da altrettanti milanesi illustri.

La mostra con tutti i lavori si terrà a Palazzo Clerici

da mercoledì 24 a venerdì 26 maggio 2023

In collaborazione con Christie’s

Lunedì 29 maggio 2023, alle ore 19.30, Palazzo Clerici a Milano sarà il fulcro di una iniziativa benefica di enorme importanza e grande valore sociale.
Nella residenza neoclassica nel cuore di Milano (via Clerici 5), sede milanese di Christie’s, si terrà la X edizione di Una mano per AIL, l’asta di raccolta fondi per finanziare il progetto ‘AIL Accoglie. Vicini concretamente’, che raccoglie tutte le attività di assistenza offerte gratuitamente ai pazienti oncoematologici e alle loro famiglie.

Una mano per AIL quest’anno coinvolge 30 importanti artisti, fotografi, architetti, designer contemporanei che hanno donato una loro opera che ha come tema comune la città di Milano, dove AIL opera da 47 anni.

E proprio Milano sarà il soggetto cui s’ispirano le riflessioni di trenta milanesi illustri (da Giorgio Armani a Giorgio Gaber, da Ferruccio De Bortoli ad Aldo, Giovanni e Giacomo, da Beppe Sala a Massimo Moratti, da Domenico Dolce e Stefano Gabbana alla Gialappa’s Band) che accompagneranno ciascuna opera e che saranno raccolte nel catalogo.

I lavori saranno esposti a Palazzo Clerici, da mercoledì 24 a venerdì 26 maggio, dalle 10.00 alle 19.00.

L’asta sarà battuta da Cristiano De Lorenzo, Managing Director Italy di Christie’s, coadiuvato dagli interventi di Lella Costa.

Una Mano per AILafferma Francesca Tognetti, presidente AIL Milano – compie dieci anni, un traguardo simbolico che attesta la sua capacità di rappresentare un momento di aggregazione creativo e generoso.

Nel corso di questi anni ha saputo evolvere per diventare molto più di un’asta benefica. Molto più di un incontro tra molteplici protagonisti, cittadini e sostenitori della nostra Associazione e di questo siamo orgogliosi”.

Sono centinaia gli artisti di grande valore – continua Francesca Tognetti – che hanno realizzato e donato ad AIL Milano, negli anni, opere preziose, a cui di volta in volta si sono affiancate altrettante personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e della scienza: tutti insieme testimoni sensibili e consapevoli di quanto sia importante essere uniti ed efficaci nella lotta contro i tumori del sangue, con e per AIL Milano. E grazie a loro sono state raccolte importanti risorse con le quali abbiamo realizzato progetti necessari e innovativi per la comunità ematologica del nostro territorio”.

I fondi raccolti grazie a questa X edizione di Una Mano per AIL saranno interamente destinati a incrementare e garantire la totale gratuità dei servizi offerti dal progetto AIL Accoglie. Vicini concretamente, che raccoglie tutte le attività di assistenza rivolte ai pazienti oncoematologici. Dall’ospitalità nelle Case AIL, al servizio di accompagnamento alle terapie, dall’Ambulatorio di supporto psicologico, al progetto di cure palliative precoci e simultanee, dal sostegno economico ai rimborsi delle spese di viaggio per i pazienti più fragili.

Ancora una volta tante mani si uniscono per AIL Milano, mani che si stringono intorno a persone che stanno attraversando un momento molto difficile della loro vita.

La lotta contro i tumori del sangue si vince progettando e agendo insieme.

AIL MILANO, UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ E IMPEGNO

La nostra storia di impegno e solidarietà inizia nel 1976.

Operiamo nel nostro territorio con l’obiettivo di rispondere ai bisogni della comunità ematologica e avviamo nuove progettualità utili ai pazienti e ai Dipartimenti di ematologia.

Supportiamo la ricerca scientifica destinando risorse economiche sempre maggiori a favore di importanti studi clinici, alcuni dei quali stanno dando risultati insperati.

Ci dedichiamo al sostegno di pazienti in situazione di vulnerabilità a causa della malattia e del trasferimento per le cure nella nostra città.

Siamo un’organizzazione di volontariato che individua nella gratuità un elemento fondante della propria azione.

Tutti i servizi sono offerti a titolo gratuito perché la malattia colpisce anche la capacità di produrre reddito e siamo convinti che il nostro modo di agire abbia ripercussioni positive sul benessere dei pazienti e sull’armonia del loro vissuto familiare:

  • ospitiamo gratuitamente i pazienti obbligati a trasferirsi a Milano per seguire le cure nelle 14 Case AIL;
  • offriamo un servizio di accompagnamento alle terapie per coloro che necessitano cure continuative in Day Hospital e che non hanno una rete familiare d’appoggio;
  • diamo un supporto a pazienti e familiare grazie all’attività dell’Ambulatorio di sostegno psicologico;
  • prevediamo un sostegno economico ai pazienti più fragili;
  • creiamo continuità terapeutica di supporto e sollievo in ospedale come al domicilio, grazie al progetto Cure Palliative precoci e simultanee e assistenza domiciliare.

Anno dopo anno, Una Mano per AIL è cresciuta di importanza e visibilità, diventando un atteso appuntamento per collezionisti, appassionati d’arte e sostenitori di AIL.

Tutte le edizioni di Una Mano per AIL hanno potuto contare sul supporto di aziende partner, che hanno permesso di realizzare la manifestazione al netto dei costi.

Oltre cinquecento sono stati gli artisti e le personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza e della musica, che hanno contribuito all’evento con le loro creazioni, esposte e battute all’asta da Christie’s.

Il risultato economico complessivo delle nove edizioni è stato di 1.320.000 euro interamente destinati alle attività di AIL Milano.

Stefano Boeri : Bosco Verticale per AIL, 2023, tecnica mista su carta, cm 29,7×42

30 artisti per AIL

Pittori
Helga Aversa
Alessandro Busci
Stefania Fabrizi
Riccardo Gusmaroli
Marco Lodola
Petrus
Giuseppe Veneziano
Paolo Ventura
Velasco Vitali
Marta Volonté
 
Architetti e designer
Stefano Boeri
Mario Botta
Mario Cucinella
Michele De Lucchi
Antonio Facco
Francesca Lanzavecchia
Fulvia Mendini
Renzo Piano
Franco Raggi
Vitali Studio
 
Fotografi
Filippo Avandero
Marcello Bonfanti
Matteo Curti
Mario De Biasi
Rudy Falomi
Giovanni Hänninen
Irene Kung Valentina Lai
Isabella Magnani
Edoardo Romagnoli
Riflessioni di:
Aldo, Giovanni e Giacomo (attori)
Giovanni Allevi (musicista)
Giorgio Armani (stilista e imprenditore)
Claudio Bisio (attore)
Tito Boeri (economista)
Claudia Borreani (psiconcologa)
Prof. Paolo Corradini (ematologo)
Lella Costa (attrice)
Eleonora Criscuolo (psiconcologa)
Ferruccio De Bortoli (giornalista)
Domenico Dolce (stilista e imprenditore)
Elio (ELST- Musicista)
Jacopo Etro (imprenditore)
Angela Finocchiaro (attrice)
Elio Franzini (rettore Università degli Studi di Milano)
Stefano Gabbana (stilista e imprenditore)
Giorgio Gaber (cantante e attore)
Dalia Gaberscik (imprenditrice)
Giovanni Gastel (fotografo)
Gialappa’s Band (autori radiotelevisivi)
Gino e Michele (scrittori e umoristi)
Gad Lerner (giornalista)
Linus (direttore Radio Deejay)
Michele Mari (scrittore)
Massimo Moratti (imprenditore)
Francesco Onida (ematologo)
Alessandro Robecchi (scrittore)
Gabriele Salvatores (regista)
Nicola Savino (conduttore radiotelevisivo)
Javier Zanetti (dirigente sportivo)
Rudy Zerbi (conduttore radiotelevisivo)


UNA MANO PER AIL
Milano, Christie’s | Palazzo Clerici (via Clerici 5)
Lunedì 29 maggio 2023, ore 19.30
 
ESPOSIZIONE DELLE OPERE
Milano, Christie’s | Palazzo Clerici (via Clerici 5)
da mercoledì 24 a venerdì 26 maggio 2023, dalle 10.00 alle 19.00
 
Per informazioni:
AIL Milano OdV
Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma
Corso Matteotti, 1 – 20121 Milano
Tel 02.76015897 | info@ailmilano.it | www.ailmilano.it
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Marta Pedroli | M. +39 347 4155017 | T. +39 02 36755700 | marta.pedroli@clp1968.it | www.clp1968.it

Le mostre del MUVE da non perdere a Venezia nei prossimi giorni

A Venezia è appena iniziata una nuova grande stagione espositiva che accompagnerà la città da qui a tutta l’estate. Ecco alcune splendide mostre organizzate dalla Fondazione Musei Civici assolutamente da non perdere.
Una proposta molto contemporanea a cui si aggiunge l’imperdibile monografica su Vittore Carpaccio a Palazzo Ducale.

Per richieste di accrediti stampa alle singole sedi è possibile compilare questo link

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Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
www.studioesseci.net

Rovigo, Palazzo Roverella: Renoir ha già superato i 50 mila visitatori, quando mancano ancora 6 settimane alla chiusura

Pierre-Auguste Renoir, Après le bain, 1876. Belvedere, Vienna

Pierre-Auguste Renoir L’alba di un nuovo classicismo

Rovigo, Palazzo Roverella
25 febbraio – 25 giugno 2023

Mostra a cura di Paolo Bolpagni

Nel fine settimana appena concluso, nonostante un tempo non proprio invogliante, “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo”, proposta a Palazzo Roverella da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e il sostegno di Intesa Sanpaolo, ha superato i 50 mila visitatori. Per l’esattezza i biglietti staccati sino al momento della chiusura della biglietteria domenica sera sono stati 51.383.

È un dato che conferma e supera le attese, raggiunto quando mancano ancora 6 settimane alla chiusura.

La mostra, curata da Paolo Bolpagni, ha dimostrato di essere riuscita a centrare un doppio obiettivo: piacere al largo pubblico e soddisfare, allo stesso tempo, anche chi in una grande esposizione cerca elementi di novità, confronti originali, l’andare oltre il già acquisito.

Ottimo anche l’andamento della mostra “territoriale” di Palazzo Roncale, dedicata a “Virgilio Milani e l’Arte del ‘900 in Polesine”, curata da Alessia Vedova. A poco più di un mese e mezzo dal suo inizio (la mostra su Milani è partita il 25 marzo), a visitarla sono già state oltre 7.000 persone, dato che conferma quanto sia ancora radicata, nell’intero Polesine, la popolarità dello scultore. Da sottolineare che l’esposizione ha sollevato l’interesse di diversi dei maggiori esperti nazionali di scultura del Novecento, che hanno preannunciato una visita alla mostra.

Intanto, in queste settimane, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo sta completando la messa a punto del proprio programma espositivo rodigino per il prossimo triennio. Palazzo Roverella viene confermato come sede di grandi eventi espositivi di caratura nazionale se non anche internazionale, mentre Palazzo Roncale rafforzerà il suo ruolo di sede di approfondimento di tematiche territoriali di rilievo. Il programma, dopo i necessari confronti con le istituzioni rodigine, sarà ufficializzato nelle prossime settimane.


Info: www.palazzoroverella.com
tel 0425460093.

Fondazione Cariparo
 
Relazioni con i media:
dott.ssa Alessandra Veronese
Ufficio Comunicazione:
dott. Roberto Fioretto
comunicazione@fondazionecariparo.it
 
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
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simone@studioesseci.net, referente Simone Raddi

Roma, Palazzo Bonaparte: SEMBRA VIVO! Sculture iperraliste dei più grandi artisti contemporanei

Sam Jinks, Untitled (Kneeling Woman), 2015
Silicone, pigmenti, resina, capelli umani
30x72x28 cm, Collezione dell’artista
Image Courtesy: l’artista e Sullivan+Strumpf, Sydney

Per la prima volta in Italia, una stupefacente mostra dedicata alla grande scultura iperrealista internazionale, raccontata attraverso i più importanti artisti contemporanei.

“Sembra vivo!” sarà la frase più pronunciata davanti alle incredibili opere di Maurizio Cattelan, Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e tantissimi altri.

Le opere sono così reali da confondere i visitatori trasportandoli in un mondo al confine tra vero e falso.

Arthemisia, dopo il grande successo delle mostre dedicate a Jago e a Leandro Erlich, ancora una volta propone un progetto nuovo e visionario sulla scena dell’arte contemporanea italiana.

Dal 26 maggio a Palazzo Bonaparte di Roma arriva per la prima volta una mostra dedicata alla scultura iperrealista, in cui sono esposte 43 mega-installazioni dei più grandi artisti contemporanei.
Le sculture sono impressionanti, è difficile distinguere un corpo vero da un’opera d’arte tanto i dettagli sono realistici, fin nei minimi dettagli.

Gli artisti esposti, 29 in tutto, sono i più importanti protagonisti a livello internazionale: da Maurizio Cattelan (presente con opere iconiche quali i piccioni dell’installazione “Ghosts” o la famosa banana, meglio detta “Comedian”) a Ron Muech che espone anche una gigantesca testa di uomo “Dark Place”, fino a George Segal, Carole Feuerman, Duane Hanson e molti altri ancora.

Kazu Hiro, Andy Warhol, 2013
Silicone polimerizzato al platino, capelli umani, resina, supporto cromato, 213x91x91 cm
Collezione dell’artista – Image Courtesy: l’artista

Una mostra che provoca, interroga e riunisce gli artisti che più di tanti altri hanno fatto discutere: cosa ha portato le sculture iperrealiste a creare un cortocircuito nella mente dei visitatori? Sappiamo che non sono reali, eppure quella pelle, i capelli, le barbe, le dita ci dicono il contrario. I corpi nudi ci scandalizzano, gli occhi ci ipnotizzano e quelle dimensioni a volte perfettamente in scala e a volte sbagliate ci confondono: Sembra vivo! Lo è davvero?

La mostra è ideata dall’Institut für Kulturaustausch, Germany, curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario ed è prodotta e organizzata da Arthemisia che, ancora una volta e dopo il grande successo delle mostre dedicate a Jago e a Leandro Erlich, propone progetti nuovi e visionari sulla scena dell’arte contemporanea in Italia.
La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision e partner Mercato Centrale Roma.

Il catalogo è edito da Skira.


Titolo
SEMBRA VIVO!
Sculture iperrealiste dei più grandi artisti contemporanei


Sede
Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso)
00186 – Roma

Date al pubblico
26 maggio – 8 ottobre 2023

Biglietti
Intero
 € 16,00
Ridotto
 € 15,00

Informazioni e prenotazioni
T. + 39 06 87 15 111

Sito
www.mostrepalazzobonaparte.it
www.arthemisia.it

Social e Hashtag ufficiale
@arthemisiaarte
@mostrepalazzobonaparte
#IperrealismoRoma

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it 
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it

Bologna, Museo civico del Risorgimento: “Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888”

G. Riccio, Vittorio Emanuele II, Litografia, 1860 ca.
Bologna, Museo civico del Risorgimento
© Museo Civico del Risorgimento di Bologna

Arriva Vittorio Emanuele!
Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888

A cura di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi

20 maggio – 16 luglio 2023
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5, Bologna

www.museibologna.it/risorgimento

In collaborazione con 8cento APS e Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna

Inaugurazione venerdì 19 maggio 2023 ore 17.30

Il Museo civico del Risorgimento di Bologna prosegue nell’attività di valorizzazione della propria collezione di oggetti di interesse storico-artistico e dell’ingente patrimonio bibliografico e documentario relativo alla storia d’Italia – e di Bologna in particolare – dalla fine del XVIII secolo alla Seconda Guerra Mondiale, dedicando un progetto espositivo a una pagina fortemente significativa della storia della città: la visita di Re di Sardegna Vittorio Emanuele II avvenuta nel 1860 in un clima di gioiosa partecipazione popolare.

La mostra Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888, a cura di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, e promossa in collaborazione con 8cento APS e Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano- Comitato di Bologna, si inaugura venerdì 19 maggio e resterà visibile fino al 16 giugno 2023.

Il 1860 fu un anno decisivo per l’Unità d’Italia: vennero annesse al Regno di Sardegna prima l’Emilia, le Romagne e la Toscana, poi le Marche, l’Umbria e, in seguito alla Spedizione dei Mille, tutta l’Italia meridionale. Ma ancor più dei Plebisciti per l’Annessione e delle imprese di Garibaldi, rimase impressa nella memoria collettiva cittadina la visita di Re Vittorio Emanuele II a Bologna, che si svolse nell’arco di quattro giorni dall’1 al 4 maggio 1860.

I diversi momenti che scandirono la fitta agenda di impegni vennero organizzati accuratamente, secondo un cliché che si andava consolidando, in  modo che ciascuno dei diversi – e a volte contrapposti – segmenti sociali in cui Bologna era suddivisa potesse essere raggiunto, coinvolto, indotto a manifestare il proprio consenso e a riconoscersi così, insieme agli altri, parte di una stessa comunità politica, quella nata dalle lotte per l’Indipendenza: l’Italia di Vittorio Emanuele. L’ingresso trionfale in città insieme al Ministro dell’Interno Luigi Carlo Farini, accolti dal sindaco Luigi Pizzardi e da un vero bagno di folla in una città addobbata a festa, l’incontro con le autorità, il ricevimento dei notabili alla festa da ballo nel Teatro Comunale, la parata militare, l’incontro con i poveri, largamente beneficati per l’occasione, la visita “turistica”, a San Luca e, ovviamente, alla Certosa, un evento specifico dedicato alle donne… a tutti questi eventi venne dato ampio risalto sulla stampa, e, nel tempo, vennero ricordati in incisioni, litografie, dipinti, tesi a perpetuare la memoria delle giornate reali.  

Anche i grandi eventi del 1888 – VIII Centenario dell’Università ed Esposizione Emiliana – si svolsero nel segno di Vittorio Emanuele II, morto esattamente dieci anni prima: l’11 giugno fu inaugurato nella piazza principale della città (dedicata a lui fin dal 1859) un grandioso monumento equestre in bronzo eseguito da Giulio Monteverdi, mentre per le solenni celebrazioni universitarie venne scelto il 12 giugno, giorno in cui Bologna veniva liberata dalle truppe austriache e dal dominio papale.

La stessa Esposizione Emiliana, volta a celebrare il progresso nelle arti, nell’economia, nell’industria, nacque «sotto gli auspici e alla memoria del Padre della Patria» perché, come ebbe a dire Carducci, «gli auspici per l’avvenire» andavano derivati «dalle glorie del passato».

Attraverso oggetti e documenti conservati al Museo del Risorgimento, la mostra ripercorre questi  momenti fondamentali per la storia della città che, anche grazie alla presenza e alla memoria di Vittorio Emanuele II, in quei giorni si collocò al centro della scena nazionale.

Carlo Bossoli (Lugano, 1815 – Torino, 1884), Ingresso in Bologna di S.M. il Re, 1° maggio 1860, Galleria d’Arte Moderna di Torino, conservata al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino
© Fondazione Torino Musei

Tra i pezzi esposti si segnala la bardatura da cavallo appartenuta a Vittorio Emanuele II, che venne spedita alla Marchesa Brigida Fava Ghisilieri Tanari dalle Regie Scuderie di Torino per «servire di modello di quella che coteste Signore hanno in animo di regalare al nostro Augusto ed Amatissimo Sovrano». Il manufatto era stato prodotto dal sellaio torinese Pietro Rigolino. La gualdrappa, in tessuto ricamato con fili d’argento, reca la figura di un leone con elmo alato, una catena spezzata al collo, e stemma Savoia schiacciante una serpe: si tratta di uno dei simboli più noti della Casa Reale. Due fonde da sella finemente decorate, fissate anteriormente all’arcione, servivano per alloggiare le pistole. La bardatura che fu offerta dalle donne dell’Emilia Romagna al Re Vittorio Emanuele nel corso della sua visita nel 1860 – molto più preziosa di questa – è oggi conservata al Gabinetto Storico del Palazzo del Quirinale di Roma.

Sono esposti inoltre componimenti poetici (spesso scritti in dialetto bolognese) e caricature relative alla visita pubblicate nei giornali satirici locali nonché le fatture e altri documenti relativi alla Grande Festa che si svolse al Teatro Comunale il 2 maggio 1860: un evento grandioso, allietato da un abbondante buffet allestito dalla già nota pasticceria Majani, che si protrasse fino alle cinque del mattino e alla quale parteciparono circa 5.000 persone.

Saranno inoltre esposte le fotografie originali dell”inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II svoltasi l’11 giugno 1888, e della celebrazione ufficiale dell’VIII Centenario dell’Università, svoltasi il giorno successivo in Archiginnasio, col discorso tenuto da Giosuè Carducci, e i biglietti di invito alla cerimonia.

Grazie a codici QR, è inoltre possibile accedere al portale www.storiaememoriadibologna.it, con notizie e approfondimenti sugli oggetti esposti e le vicende narrate:
Il Re a Bologna
Monumento a Vittorio Emanuele II
Il Gran Ballo in onore del re d’Italia
Vittorio Emanuele II
Bardatura da cavallo
Fava Ghisilieri Brigida
Il Diavoletto – Giornale fantastico
Guardia Nazionale di Bologna
La ditta di marmisti Davide Venturi & Figlio

Durante il periodo di apertura sono organizzate le seguenti attività di mediazione ed educazione per il pubblico degli adulti e dei bambini, incluse nel biglietto di ingresso al museo:

venerdì 16 giugno e venerdì 7 luglio ore 17.30
visite guidate alla mostra

venerdì 9 giugno ore 15 e 16.30
laboratorio per bambini Desideri passeggeri – Realizza il tuo taccuino di viaggio.

La mostra fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.


Titolo mostra
Arriva Vittorio Emanuele!
Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888

A cura di
Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi

Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento

Periodo di apertura
20 maggio – 16 luglio 2023

Inaugurazione
Venerdì 19 maggio 2023 ore 17.30

Orari di apertura
Martedì e giovedì 9-13
Venerdì 15-19
Sabato, domenica e festivi 10-18
Lunedì chiuso

Biglietti
Intero € 5 | ridotto € 3 | ridotto speciale visitatori > 18 anni e ≤ 25 € 2 | gratuito possessori Card Cultura

Informazioni
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 225583
www.museibologna.it/risorgimento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Ufficio Stampa Settore Musei Civici Bologna
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
via Don Minzoni 14 – 40121 Bologna
Tel. 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it

Milano: ‘Troubled Waters’, la mostra collettiva dei 10 vincitori del ReA! Art Prize 2022

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‘Troubled Waters’

La mostra per presentare al pubblico gli ultimi lavori dei 10 vincitori del ReA! Art Prize 2022.

Giovedì 18 maggio
dalle 18 alle 21

Lampo, Scalo Farini
(Via Valtellina 5)

Nel nuovo spazio espositivo di Lampo, ReA! inaugura il 18 maggio la mostra ‘Troubled Waters’ per presentare al pubblico gli ultimi lavori dei 10 vincitori del ReA! Art Prize 2022.

Gli artisti sono stati selezionati tra i 100 esposti da una giuria esterna durante la III edizione di ReA! Art Fair. La mostra si sviluppa nel nuovo spazio polifunzionale Lampo, nato dalla riqualificazione dello Scalo Farini. 

I dieci giovani artisti hanno pratiche artistiche eterogenee che nell’allestimento della mostra si mescolano, rimanendo però distinte. ‘Troubled Waters’ porterà i visitatori ad entrare in acque torbide e agitate per osservare la realtà dal punto di vista degli artisti, attraverso le opere esposte.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 al 28 maggio, tutti i giorni dalle ore 10 alle 21.

Dal 19 al 28 maggio l’Associazione ReA! Arte apre al pubblico ‘Troubled Waters’, la mostra collettiva dei 10 vincitori del ReA! Art Prize 2022
Gli artisti sono stati selezionati tra i 100 esposti da una giuria composta da Angelo Crespi, Chiara Ventura, Fabio Cavallucci, Hajnalka Somogyi e Robin Mason durante la III edizione di ReA! Art Fair che si è tenuta alla Fabbrica del Vapore dal 13 al 16 ottobre 2022. Durante la fiera gli altri premi assegnati sono stati: un premio in denaro sponsorizzato da Artsted, e due residenze d’artista in collaborazione con ExtrArtist.

La mostra, curata dal team curatoriale di ReA! (Maria Myasnikova, Rita Meschiari, Erica Massaccesi, Paola Shiamtani, Milena Zanetti e Vittoria Martinotti), si sviluppa nel nuovo spazio polifunzionale Lampo, nato dalla riqualificazione urbana dello Scalo Farini.

I dieci giovani artisti hanno origini e background diversi, pratiche artistiche eterogenee che nell’allestimento della mostra si mescolano, rimanendo però distinte. 

In ‘Troubled Waters’ i protagonisti, che si celano dietro le loro opere d’arte, si ritrovano in acque torbide, senza pretendere di uscirne vittoriosi. L’obiettivo è invece quello di portare il pubblico a fondo con loro durante la visita, permettendogli di osservare la realtà dal loro punto di vista attraverso le opere esposte. Le acque tormentate e agitate non devono far paura, perché è solo lì che si è a contatto con il presente e ci si può connettere con una miriade di configurazioni aperte fatte di luoghi, epoche, questioni e significati.

L’esposizione ha visto impegnati anche gli studenti del corso CReA!, progetto formativo per giovani curatori organizzato da ReA! che affianca al percorso teorico anche delle esperienze sul campo. Per questo motivo gli studenti hanno partecipato alla realizzazione del catalogo della mostra scrivendo i testi sulle opere e aiuteranno il team curatoriale durante l’allestimento.

‘Troubled Waters’ inaugura su invito giovedì 18 maggio, dalle ore 18 alle 21. La mostra sarà poi aperta al pubblico fino al 28 maggio 2023, tutti i giorni dalle ore 10 alle 21.
Artisti: Dario Filippis, Gabriel Cautain, Lea Colombier, Michele Bazzoli, Omar Gabr, Qikai Guo, Simla Iceli, Stefano Ferrari, Tarzan Kingofthejungle, Yingming Chen.

Per confermare la presenza al vernissage è richiesta la registrazione al seguente link inserendo il codice REA_INVITE: 
https://bit.ly/41qhatp


L’Associazione ReA Arte

L’Associazione no profit ReA Arte nasce nel 2020 su iniziativa di un gruppo di giovani professioniste under 35 impegnate nel settore dell’arte. Pur con background differenti – dalla formazione curatoriale alla comunicazione culturale al fundraising – le organizzatrici si raccolgono intorno a uno scopo comune: promuovere l’arte e la cultura attraverso il sostegno di artisti emergenti, garantendo loro accessibilità al settore ed eque opportunità. A questo obiettivo si aggiunge quello di avvicinare il pubblico a un mercato dell’arte inclusivo e trasparente.

Intorno a questa mission nasce ReA! Art Fair, arrivata nel 2023 alla quarta edizione. A questa si affianca il dipartimento di formazione ReA! Education & Consulting che propone workshop e servizi di consulenza dedicati agli artisti emergenti e agli operatori di settore con l’obiettivo di trasmettere competenze specifiche per presentarsi e lavorare nel mercato dell’arte contemporanea, in modo strategico ed efficiente. Da questo obiettivo sono nati anche corsi con target specifici come CReA! – corso per futuri curatori e ReA! Kids – dedicato ai bambini.


Scheda tecnica 

Titolo Troubled Waters
Ideata e diretta da Associazione ReA! Arte
Date 19 – 28 maggio 2023 
Opening Giovedì 18 maggio, 18.00 – 21.00 (aperto al pubblico)
Sede Lampo, Scalo Farini, via Valtellina 5, Milano 
Orari aperta tutti i giorni, 10.00 – 21.00
Ingresso Libero (Link per registrarsi: https://bit.ly/41qhatp) 
Catalogo edito da Associazione ReA! Arte
Design e Design copertina: @____ glina____
Info al pubblico info@reafair.com – www.reafair.com 
Facebook | Instagram | LinkedIn: @rea.fair 

Venezia, CREA Cantieri del Contemporaneo: Stefan Krygier. Centro di condensazione della forma

  • A Venezia il 19 maggio 2023 alle ore 18.30 si terrà l’Opening di STEFAN KRYGIER Form Condensation Center – Centro di condensazione della Forma – Ośrodek Kondensacji Formy;
     
  • La mostra, organizzata dal Museo d’arte di Lodz [Muzeum Sztuki w Łodzi], celebra il centesimo compleanno dell’artista collocandosi fra le grandi mostre internazionali, a New York, al Museo di Architettura di Breslavia, al Museo Nazionale di Varsavia, a Veranneman Stichting in Belgio, finora dedicate a Stefan Krygier e al suo lavoro come principale artista d’avanguardia di Lodz;
     
  • La Mostra in concomitanza con la 18^ Edizione di Biennale Architettura viene proposta, insieme ad altre due importatati esposizioni, nella splendida area CREA Cantieri del Contemporaneo nell’Isola della Giudecca

CREA Cantieri del contemporaneo
Isola della Giudecca – Fermata Redentore

Stefan Krygier
Centro di condensazione della forma

19.05 – 30.07.2023

Opening 19.05.2023
ore 18:30

Crea Cantieri del Contemporaneo – Giudecca 211/c, 30133

A Venezia il 19 maggio 2023 alle ore 18.30 da Crea Cantieri del Contemporaneo – Giudecca, si terrà l’Opening di STEFAN KRYGIER Form Condensation Center – Centro di condensazione della Forma. Tre Form Condensation Center o Centri di Condensazione di Forma, che esplorano tre spazi come tre sfere di immaginazioni:
1. connessione con il lavoro,
2. confronto della forma pura con l’ambiente esistente o immaginato,
3. passaggi logici di forma pura.
 
La mostra di Stefan Krygier a Venezia esplora i suoi tre principali filoni artistici esponendo opere ed elaborati come pittore, architetto e professore all’Accademia di Belle Arti di Lodz. Organizzata dal Museo d’arte di Lodz [Muzeum Sztuki w Łodzi], l’esposizione celebra il centesimo compleanno dell’artista ed è fra le più complete finora realizzate sul lavoro di Krygier come principale artista d’avanguardia di Lodz e studente e collaboratore di Władysław Strzemiński. In esposizione composizioni spaziali monumentali fatte di componenti mutevoli (frattali). L’idea innovativa delle composizioni si basa sul concetto di “interazione illimitata” con la diffusione dell’opera che avviene attraverso la sensibilità e l’attività dei “partecipanti accidentali”.
 
L’evento del Lodz Museum of Art coincide quest’anno con la 18a Mostra di Architettura/Biennale di Architettura di Venezia intitolata The Laboratory of the Future. “Lavorando alla mostra – afferma il Curatore Andrzej Biernacki – abbiamo voluto unire Venezia come la città che usa le barche invece delle auto con Łódź [Ing. barca] – la città che ospita progetti culturali eccezionali. Le rive affacciate all’acqua di Venezia e la sua antica Fondamenta dell’Isola della Giudecca costituiscono uno spazio incredibilmente stimolante per ospitare mostre, insieme ai suoi storici cantieri navali e agli studi creativi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia”.


Durante la mostra di Stefan Krygier a Venezia, il museo offre anche, tra gli altri, il tour del curatore “Spazio attivo – L’architettura dell’immaginazione” e il concerto di Zygmunt Krauze, il compositore d’avanguardia più acclamato della Polonia, il creatore della metaplastica come spazio-e- composizioni musicali e autore della teoria dell’unismo in musica. Il concerto si svolgerà a fine giugno nella splendida Fondamenta della Giudecca.
La mostra si conclude con il finissage celebrativo abbinato alla più grande e popolare festa veneziana: La Festa del Redentore, quando viene costruito un Ponte di barche che unisce la Fondamenta delle Zattere alla Chiesa del Redentore alla Giudecca, proprio a pochi metri da dove si tiene l’esibizione e, con tutti gli abitanti nelle barche addobbate, si tiene il famosissimo spettacolo pirotecnico.
 
Il Museo Sztuki di Łodzi in Polonia è uno dei più antichi musei d’arte moderna del mondo e ha attualmente come obiettivo principale la creazione di condizioni che consentano al destinatario contemporaneo di comunicare con il lavoro artistico delle generazioni passate e presenti, e quindi di risvegliare in lui la capacità di vedere, comprendere e sentire autonomamente la realtà circostante. Il museo promuove l’arte come elemento importante della vita sociale capace di rendere più completa e preziosa l’esistenza umana. Il rapporto di grande vicinanza fra l’attività della sede espositiva e i movimenti delle avanguardie artistiche ha sempre caratterizzato la storia del Museo, determinando nella sua attività una particolare enfasi nel promuovere e divulgare i fenomeni artistici progressivi e creando un rapporto di cooperazione e sinergia con i loro creatori.
 
“Centro di condensazione della forma” – è una zona spaziale aperta. In quanto insieme di forme con un carattere specifico, è un punto di riferimento per la corrispondente forma di elementi mobili che possono essere distesi fuori dal centro. Questi elementi possono essere collocati in diverse situazioni sia dall’autore che da altre persone. Gli elementi distribuiti del centro creano il “Sistema di Open Imagination” e “Free Play”. Invece di una zona limitata nelle arti visive, propongo un centro di condensazione della forma, la cui portata non è limitata nel tempo o nello spazio. Gli elementi integranti del centro diventano proprietà di tutti. La zona di azione è in continua espansione e copre sempre più situazioni derivanti dall’attività dei partecipanti al gioco.

BREVE BIOGRAFIA

Stefan Krygier

Stefan Krygier è nato nel 1923 ed è morto esattamente 20 anni fa. È stato professore al PWSSP di Łódź e alla Facoltà di Architettura dell’Università di Tecnologia di Varsavia. Era un pittore e architetto, allievo di Władysław Strzemiński. Inizialmente, Krygier si riferiva al cubismo, in seguito trovò mezzi individuali di espressione artistica. Il segno distintivo delle opere di Krygier è la compenetrazione dei piani nei suoi dipinti: è così che ha avuto l’impressione della quarta dimensione.


INFORMAZIONI:
FORM CONDENSATION CENTER/CENTRO DI CONDENSAZIONE DELLA FORMA – STEFAN KRIEGIER
 
19.05 – 30.07.2023
Crea Cantieri del Contemporaneo – Giudecca
Giudecca 211/c, 30133 VENEZIA
FERMATA VAPORETTO: REDENTORE

Studio associato di Davide Federici – Ufficio stampa e relazioni pubbliche
www.fg-comunicazione.it | + 39 331 5265149 | info@davidefederici.it

New York, Park Avenue Armory: TEFAF New York chiude tra fortissima affluenza, acquisizioni istituzionali e numerose vendite

TEFAF NEW YORK 2023

New York City, Park Avenue Armory

12–16 Maggio 2023

TEFAF New York offre ai propri visitatori un’esperienza fieristica unica grazie alla combinazione di opere moderne e contemporanee di qualità museale che dialogano con oggetti antichi, di gioielleria e di design. Considerata il principale evento per le belle arti, la Fiera ha attirato subito una nutrita folla a Park Avenue Armory nel giorno della sua anteprima (giovedì 11 maggio), ospitando poi decine di migliaia di visitatori nei 5 giorni di apertura al pubblico, tra cui celebrità, collezionisti famosi e le figure di spicco di oltre 90 musei e istituzioni.

L’anteprima VIP ha registrato un aumento del 50% dell’affluenza rispetto al 2022. “Sono sbalordito dagli ospiti che sono venuti alla fiera”, ha commentato un espositore. A partecipare sono stati, tra gli altri, il collezionista Yusaku Maezawa, i curatori Klaus Biesenbach e Hans Ulrich Obrist, e personaggi dello spettacolo come Woody Allen e Soon-Yi, Emily Blunt, Jane Holzer, Scarlett Johansson, Colin Jost, John Krasinski, Don Lemon, Julianne Moore, Sienna Miller, Stanley Tucci, Young Paris. Numerosi anche i giovani collezionisti, a dimostrazione dello stato del mercato e del pubblico variegato attirato da TEFAF New York.

I 91 espositori internazionali hanno concluso la Fiera tra ottime vendite e acquisizioni da parte dei musei. Bernard Goldberg Fine Arts (stand 357) ha venduto una coppia di ricercatissimi murali che l’artista tedesco Winold Reiss dipinse nel 1938 per l’ex ristorante Longchamps dell’Empire State Building — una scoperta entusiasmante che ha portato a un’altrettanto entusiasmante vendita. Anche il Sauterelle Bar di François-Xavier Lalanne presentato da Mennour (stand 314), una delle opere di punta di Creative Spaces di TEFAF, ha trovato un compratore. Almine Rech (stand 322) ha riportato diverse vendite tra cui quella dell’olio su tela di Günther Forg Ohne Titel (2008), dal prezzo richiesto di USD 1,4-1,5 milioni. La galleria ha venduto anche opere di Chloe Wise, Tom Wesselmann e Vaughn Spann. White Cube (stand 355) ha venduto White Semaphores (standing mobile) (1962)  di Alexander Calder per USD 1,1 milioni, oltre a una stampa su carta alla gelatina ai sali d’argento di Larry Clark per USD 10.000.

L’interesse verso le artiste di sesso femminile ha trovato ulteriore conferma negli ultimi giorni di Fiera. Leon Tovar (stand 366) ha venduto alcune sculture di Tecla Tofano e Feliza Bursztyn, oltre ad aver riservato quattro opere a istituzioni di rilievo. Thaddaeus Ropac (stand 344) ha venduto diverse opere appartenenti alla sua monografica su Martha Jungwirth, e Galerie Chastel-Maréchal (stand 310) ha venduto l’incredibile specchio Crete de coq” di Line Vautrin, 1960 circa. Di Donna (stand 334) ha venduto diverse opere della sua monografica su Meret Oppenheim, tra cui una scultura acquistata da un’importante istituzione americana e tre opere su carta.

Autrice di una monografica sui dipinti della serie Variant/Adobe di Josef Albers, la galleria David Zwirner (stand 347) ha venduto diverse opere, molte acquistate da un museo asiatico. AncheUntitled (Man and His Symbols) (2016) di Matt Mullican, collage e inchiostro su carta dal prezzo richiesto di USD 185.000, è andato a un museo: l’opera era presentata da Peter Freeman (stand 306), che ha anche venduto pezzi di Charles Ledray e Mel Bochner.

Applicat-Prazan (stand 339) ha venduto un disegno del 1949 di Dubuffet e anche Composition avec personnage (1948-1950), olio su tela dell’artista olandese Karel Appel. Charles Ede (stand 356) ha stretto contatti con diversi nuovi clienti, tra cui un importante collezionista americano che ha acquistato il panello di un sarcofago policromo egizio, risalente all’ultimo periodo dinastico, dietro la cifra di USD 175.000. The Mayor Gallery (stand 375) ha venduto un dipinto di Verena Loewensberg a un collezionista americano.

Queste le parole dei titolari di Tornabuoni (stand 353): “Siamo felici di annunciare che l’edizione 2023 di TEFAF New York è stata molto proficua per noi. Abbiamo incontrato nuovi collezionisti e venduto opere di Carla Accardi, Paolo Scheggi, Dadamaino, Alberto Biasi e Alighiero Boetti”. La galleria ha concluso vendite sia con collezionisti privati che con istituzioni, aggiungendo che “per Tornabuoni si è trattato senza dubbio di una delle migliori edizioni di TEFAF NY”.

Ariadne Galleries (stand 212) ha riportato clamorose vendite, sia di un’opera contemporanea sia di sculture antiche aventi il prezzo tra i 200.000 e i 400.000 dollari. Tina Kim (stand 354) ha riscosso molto successo, vendendo opere di Park Seo-Bo, Ha Chong-Hyun e Kibong Rhee. La galleria ha inoltre venduto diversi pezzi di Pacita Abad, protagonista della grande retrospettiva itinerante ora in mostra al Walker Art Center di Minneapolis, oltre che di una personale nella sede di Chelsea della galleria.

Gli eventi che hanno accompagnato TEFAF New York a partire da lunedì 15 maggio hanno visto il susseguirsi di numerose conferenze cui hanno preso parte alcuni espositori quali Gallery Hyundai e Mennour; tra i temi dibattuti, l’esposizione e curatela delle opere d’arte, i nuovi standard per i consulenti d’arte, e altri argomenti.

TEFAF Maastricht si terrà al MECC di Maastricht dal 7 al 14 marzo 2024.

Tutte le informazioni principali su TEFAF New York sono disponibili su www.TEFAF.com.

Bank of America

Bank of America è una delle istituzioni finanziarie maggiori del mondo che si rivolge a privati, piccole e medie imprese, e grandi corporation fornendo loro una gamma completa di prodotti e servizi bancari, d’investimento, di gestione patrimoniale, finanziari e di gestione del rischio. La società offre una convenienza impareggiabile negli Stati Uniti, servendo circa 67 milioni di privati e piccole imprese con circa 3900 filiali, 16.000 sportelli automatici e i suoi pluripremiati servizi bancari digitali dagli oltre 56 milioni di utenti verificati. Bank of America è un leader globale nella gestione patrimoniale, nell’attività bancaria per imprese e investimenti, nel trading in un vasto ventaglio di asset class: ha come clienti aziende, governi, istituzioni e privati di tutto il mondo. Bank of America offre un supporto da leader del settore a circa 3 milioni di piccole imprese a gestione famigliare attraverso prodotti e servizi innovativi e di semplice utilizzo. La società affianca i clienti nelle operazioni negli Stati Uniti e nei loro territori, e in circa 35 nazioni del mondo. Le azioni di Bank of America Corporation (NYSE: BAC) sono quotate alla Borsa di New York.

TEFAF

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori di tutto il mondo.

TEFAF New York

TEFAF New York è stata fondata all’inizio del 2016, originariamente sotto forma di due fiere d’arte ospitate ogni anno a Park Avenue Armory: TEFAF New York Fall e TEFAF New York Spring. Oggi TEFAF New York è un unico evento annuale che unisce arte moderna e contemporanea, gioielleria, antichità e design, grazie alla partecipazione di circa 90 dei maggiori galleristi di tutto il mondo. Tom Postma Design, noto per il suo lavoro innovativo per i più importanti musei, gallerie e fiere d’arte, ha progettato per la Fiera un design che interagisce con lo straordinario spazio che la ospita, aggiungendo un tocco al tempo stesso leggero e contemporaneo.

TEFAF Maastricht

TEFAF Maastricht è ampiamente riconosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.


PRESS CONTACTS
 

ITALY
Studio ESSECI
tel. 049663499
Roberta Barbaro | roberta@studioesseci.net    

STATI UNITI
Sharp Think | tefaf@sharpthink.com     

GLOBAL                                                       
Magda Grigorian, Head of Communications, TEFAF | magda.grigorian@tefaf.com
 

LEAD PARTNER OF TEFAF NEW YORK

Venezia, Museo Fortuny: GIOVANNI SOCCOL. Riflessioni notturne

Giovanni Soccol: Ca’ d’Oro, 2021, 200x150cm

05 Maggio 2023 – 02 Ottobre 2023

Venezia, Museo Fortuny – Piano terra

GIOVANNI SOCCOL. Riflessioni notturne

Mostra promossa dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici Veneziani
A cura di Chiara Squarcina

“Giovanni Soccol. Riflessioni notturne”, proposta dal 5 maggio al primo ottobre al piano terra del Museo di Palazzo Fortuny, a cura di Chiara Squarcina, è una installazione composta da un ciclo di dieci opere pittoriche inedite del pittore veneziano.
La tematica del ciclo di dipinti nasce dalla visione di un’architettura veneziana che sorge dall’acqua dove riflettendosi si dissolve.
Soccol ha voluto, infatti, rappresentare il fascino di un’apparizione che può svanire, appartenendo più al sogno che alla realtà.
“Presiede al tutto – è l’analisi della Dirigente Area Attività Museali, Chiara Squarcina – un’analisi dei rapporti geometrici che legano gli elementi compositivi in una visione non prospettica, ma proiettata ortogonalmente alla tela per non alterare la geometria delle forme”.
“Una luce notturna raccorda e unisce tra di loro gli elementi, conferendo alle architetture un’atmosfera metafisica, non nuova nella ricerca dell’artista veneziano in quanto costituisce il fil rouge che sottende la sua ricerca degli ultimi decenni”.
Per questa serie di dipinti Soccol ha scelto dieci architetture-simbolo che si affacciano sul Canal Grande, a partire dalla Dogana de Mar fino alla Chiesa di San Simeone, ognuna delle quali ha suscitato in lui un interesse particolare, risoltosi in un dialogo formale e spirituale.
Le tele, il cui telaio misura cm 200 di altezza per 150 di larghezza, sono tutte dipinte a tecnica mista, ossia base a tempera magra, corpi ad emulsione acqua in olio, velature oleo-resinose, il tutto preparato direttamente nell’atelier dall’artista, seguendo una ricerca sulle metodologie storiche tradizionali di cui Giovanni Soccol ha anche nel dettaglio relazionato nell’ambito del convegno “Tecniche della pittura in Italia tra Ottocento e Novecento”, organizzato dall’Università Ca’ Foscari proprio a Palazzo Fortuny nel 2019.
Soccol è pittore, architetto e scenografo. Si forma artisticamente negli anni Cinquanta sotto la guida di Ilse Bernheimer e Gennaro Favai e poi di Guido Cadorin. Nel 1956 frequenta la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e si laurea in Architettura nel 1967 con relatore Carlo Scarpa. Nel 1974 succede a Mario Deluigi nella cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
La sua prima personale si tiene a Trento, alla Galleria Argentario, nel 1969.
La pittura di Soccol, nel periodo non figurativo, sviluppa una percezione emozionale e impalpabile del mondo, fatta di micro-segni, punti colorati e cromie vibranti che caricano l’opera pittorica di una forte valenza psicologica. Ne sono compiuta espressione le serie delle Visioni e dei Mesi. Segue quindi un accostamento alla figurazione attraverso le Isole e le Basiliche, alla fine degli anni Ottanta. Nella sua produzione successiva, le Petroliere, i Teatri, le Maree e i Labirinti d’invenzione, caratterizzata da immagini di grande potenza onirica, gioca un ruolo primario un tessuto pittorico volto a ottenere effetti di luminosità nel contrasto chiaroscurale delle masse.


Contatti per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
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In collaborazione con
Studio Esseci
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simone@studioesseci.net